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Mosorrofa e Morigerati, due comunità unite da San Demetrio

Mosorrofa e Morigerati, due comunità unite da San Demetrio

Mosorrofa e Morigerati sono due comunità unite da San Demetrio. Lo scorso 25 agosto, infatti, la Comunità Parrocchiale di San Demetrio di Mosorrofa, guidata dal parrocco Domenico Labella, con l’organizzazione dell’Azione Cattolica, si è recata a Morigerati che, quel giorno, festeggiava il patrono, San Demetrio.

Ad attenderli nella piazza principale di Morigerati il sindaco Guido Florenzano, il vice parroco don Marco Nardozza e una folta rappresentanza della popolazione del luogo. L’occasione della visita è la celebrazione della festa patronale che in questo luogo si svolge in agosto per consentire a tutti gli emigranti del posto di partecipare. Il Giornale del Cilento titolando Gemellaggio religioso tra Morigerati e Mosorrofa scriveva: «A Morigerati San Demetrio è un guerriero con l’armatura e la lancia. A Mosorrofa di Reggio Calabria, invece, il santo è a Cavallo. Nell’iconografia due diverse raffigurazioni, ma nella fede un’unica e intensa devozione per il Martire di Tessalonica, patrono di entrambe le comunità».

 È stato un gemellaggio molto riuscito. Sono stati due giorni molto intensi di preghiera ma anche di conoscenza dei luoghi. Molto arricchente la visita al museo Etnografico che ha messo in evidenza come si svolgeva la vita a Morigerati, gli usi, i costumi e, soprattutto, i lavori che consentivano alla popolazione di vivere bene. L’escursione alle grotte del Bussento ha impreziosito il gemellaggio; panorami di rara bellezza grotte, cascatelle, muschi pendenti e la rara novità del mulino con ruota orizzontale, una vera meraviglia.  Il culmine religioso è stata, il 26 agosto, la solenne concelebrazione Eucaristica presieduta da don Mimmo Labella, durante la quale le due comunità si sono fuse in un unico corpo nel Corpo di Cristo. Molto toccante l’omelia di don Mimmo che ripercorrendo le gesta di San Demetrio ha lasciato i presenti con una domanda che ognuno deve rivolgere a se stesso: quanto mi sento Santo? Quanto la mia vita è specchio della santità a cui mi invita il Megalomartire di Tessalonica? Alla fine della celebrazione Pasquale Andidero, presidente di Azione Cattolica, in rappresentanza della comunità mosorrofana ha porto il saluto e a consegnato dei segni di fratellanza.

In primis, a don Antonino Savino, parroco di Morigerati, colui che ha avviato l’iter per questo gemellaggio, assente per motivi di salute e a seguire al sindaco Guido Florenzano, a don Marco Nardozza, viceparroco,  e a don Fernando Barra, sacerdote nativo di Morigerati, devoto e studioso di San Demetrio,  sono stati donati due volumetti uno “San Demetrio di Tessalonica tra storia e leggenda” scritto dal mosorrofano Demetrio Pellicanò e l’altro “I mie ottantanni di vita” del Canonico Antonino Caridi parroco a Mosorrofa per 52 anni dal 1911 al 1962, che ne ripercorre tutta la storia in quegli anni. Poi ha consegnato alla Chiesa di Morigerati e al Comune due tegole lavorate con impressa l’immagine di San Demetrio, realizzate dall’artista per passione Crucitti Carmela, meglio nota come Cacà.

Il viceparroco don Marco ha consegnato a don Mimmo e a Pasquale il volumetto “Memorie della vita e del culto di San Demetrio di Tessalonica” del Padre Gioacchino Taglialatela che la parrocchia di Morigerati ha ristampato nel 50° anniversario dell’arrivo in parrocchia della reliquia di San Demetrio, un femore, donato dalla Chiesa di San Lorenzo in Campo. Dopo la celebrazione si è svolta per le vie del paese la processione sotto un caldo asfissiante. Era presente tutto il paese, la banda musicale, dei ceri votivi molto particolari, le autorità civili e il tutto accompagnato anche dai canti della popolazione, anche la delegazione mosorrofana ha avuto modo di intonare il proprio Inno a San Demetrio ed anche in questo c’è stata la fusione delle due comunità. Il Santo è stato portato a spalle sia dai morigeratesi che dai mosorrofani e prima di entrare in chiesa anche dai due sacerdoti don Marco e don Mimmo.

Nel pomeriggio, dopo una foto di gruppo sotto la statua di San Demetrio e i saluti con la meravigliosa e ospitale gente del posto, la delegazione mosorrofana ha ripreso il cammino del ritorno. Sul pullman si respirava già un’aria di nostalgia per le meravigliose e arricchenti ore trascorse a Morigerati e qualcuno azzardava “dobbiamo ritornare”. Certo è che le due comunità hanno deciso di incontrarsi ancora e Mosorrofa sta già aspettando con gioia la visita dei morigeratesi. 

Con San Demetrio e per San Demetrio si è reso gloria a Dio per il dono della vita e della fratellanza. In San Demetrio le due comunità si sono riscoperte un solo popolo. (rrc)

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