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Mugnai, D’Ettore (CI): Armonizzare indennità amministrazione

Mugnai, D'Ettore (CI): Armonizzare indennità amministrazione

I deputati di Coraggio ItaliaStefano MugnaiFelice Maurizio D’Ettore, hanno presentato una interrogazione al ministro Orlando, chiedendo «come intenda agire per venire incontro alle richieste degli Ispettori del Lavoro ed attuare pertanto la tanto richiesta armonizzazione delle indennità di amministrazione, dal momento che all’Inl e alle agenzie si applica il contratto collettivo di lavoro delle funzioni centrali».

«Lo scorso 18 marzo – hanno ricordato – fu indetta una Giornata di mobilitazione dai dipendenti dell’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) e dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal), promossa da varie sigle sindacali con l’obiettivo di manifestare contro l’esclusione del personale dei due enti dall’armonizzazione delle indennità di amministrazione. Previsto nella Finanziaria 2022 e riconosciuto ai dipendenti dei ministeri, l’adeguamento è stato, invece, negato al personale dell’Ispettorato e delle altre agenzie strumentali. Esclusione giudicata però illegittima da lavoratori e sindacati».

«Nel frattempo – hanno aggiunto – sempre a fine marzo sono usciti numeri drammatici per il mondo del lavoro: le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di febbraio sono state 121.994 in aumento del 47,6% rispetto alle 82.634 del primo bimestre del 2021 e del 26,4% rispetto alle 96.549 del periodo gennaio-febbraio 2020. Di queste, 114 hanno avuto esito mortale, in aumento del 9,6%, 10 in più rispetto alle 104 registrate nel primo bimestre del 2021 e sei in più rispetto alle 108 del periodo gennaio-febbraio 2020. Questi dati hanno certificato l’urgenza di fare controlli costanti sulle aziende al fine di evitare episodi drammatici ed anche mortali e quindi l’esigenza che “i controllori” (gli Ispettori) siano numericamente in grado come organico a livello nazionale e locale di verificare realmente».

«Già nei mesi scorsi anche nella Regione Toscana, avevamo appreso dal sindacato Cgil locale, che già a gennaio, furono 4.111 le denunce sul lavoro, 1.300 in più dello stesso mese 2021, e già allora ci furono due morti. I dati ci dicono che sono solo 216 gli ispettori tecnici a livello nazionale, di cui 3 a Firenze , uno a Prato, 1 a Pistoia, 1 a Livorno, 1 a Pisa, 2 a Siena, 1 su Grosseto e 1 a Arezzo. Con questi numeri, per prendere il solo esempio della Toscana, non si può pensare di combattere una battaglia contro gli infortuni sui luoghi di lavoro».

«Sin dallo scorso dicembre 2021 – hanno proseguito – in Aula durante un’apposita informativa del Ministro Orlando, come Coraggio Italia avevamo detto con chiarezza cosa occorreva subito fare per ostacolare infortuni sul lavoro: serviva e serve subito un accordo, un patto con le imprese, con tutte le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro, che devono trovare una soluzione su valori condivisi, che il Governo possa poi trasfondere in normative che abbiano immediata applicazione».

«Perchè poi le normative però funzionino occorre che siano applicate e quindi che ci siano verifiche concrete», hanno concluso. (rp)

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