Cannizzaro (FI): Quattromila tirocinanti calabresi avranno un contratto

«Dopo anni e anni di tormentato e contorto percorso, da oggi i tirocinanti calabresi potranno scrivere una nuova pagina del loro iter lavorativo, ottenendo finalmente un contratto, per la prima volta nella storia. Un grande risultato per migliaia di famiglie calabresi, una risposta concreta alle istanze di oltre 4mila lavoratori Tis, che è maturata passo dopo passo in questi mesi, grazie al gioco di squadra di Forza Italia sull’asse Regione–Parlamento–Governo».

A dirlo è Francesco Cannizzaro, vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera e Responsabile azzurro per il Sud, primo firmatario di un emendamento destinato a tutta la platea calabrese di tirocinanti di inclusione sociale (cosiddetti Tis).

«Le Commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera dei deputati hanno appena approvato un emendamento – spiega il parlamentare reggino – a firma mia e dei colleghi di Forza Italia Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo, e poi sottoscritto da tutti i Gruppi parlamentari, che offre finalmente la possibilità di poter essere contrattualizzati a tutti i TIS che lavorano da anni presso le varie Amministrazioni locali della regione Calabria. Si tratta di una norma ad hoc, fondamentale per il prosieguo dell’attività lavorativa di queste figure, dopo circa 6 anni di lavoro in una condizione di precarietà assoluta e quasi di “invisibilità”. Essa infatti permette ad un bacino che oggi conta circa 4000 calabresi di poter finalmente regolarizzare la propria posizione e sottoscrivere un contratto con la Pubblica Amministrazione, in deroga ai vincoli assunzionali oggi vigenti per i Comuni. Le modalità ed i criteri di attuazione di questa disposizione sono affidati ad un decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione. Fare questo passo è stato possibile solo grazie al lavoro preparatorio con le strutture del Governo portato avanti dal Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, all’impegno del Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, che ha dato sin da subito parere favorevole a questo emendamento, ed alla vicinanza del Vice Premier, Antonio Tajani, senza il cui prezioso contributo, soprattutto in questi ultimi decisivi giorni, non avremmo ottenuto questo risultato».

«È l’inizio di un nuovo percorso. Si tratta quindi di un primo grande passo verso la stabilizzazione di questo personale, da troppo tempo a servizio dello Stato senza alcun tipo di riconoscimento e senza contributi. L’emendamento porterà finalmente i tis da questa condizione ad un reale status lavorativo. Per il futuro – conclude Francesco Cannizzaro – l’impegno è quello di reperire quante più risorse possibili, volte ad un concorso di spesa con la Regione Calabria per offrire piena dignità all’intero bacino di tirocinanti».(rrm)

Baldino (M5S): Valditara intervenga per impedire chiusura istituto professionale di Longobucco

La deputata del M5S, Vittoria Baldino, ha depositato una interpellanza, chiedendo al ministro Valditara di adottare le «opportune iniziative per scongiurare la soppressione della classe prima dell’Ipsia di Longobucco, garantendo il diritto all’istruzione degli studenti longobucchesi oggi coinvolti in un isolamento di fatto della loro comunità, scongiurando al tempo stesso lo spopolamento del centro abitato, già soggetto al fenomeno del calo demografico, oppure l’abbandono scolastico determinante un’ulteriore diminuzione degli studenti».

«Nei giorni scorsi è arrivata una comunicazione – ha spiegato – ai genitori degli alunni iscritti alla classe prima dell’Ipsia di Longobucco perché iscrivano i propri figli presso altre istituzioni scolastiche della provincia. Una comunicazione da addebitarsi ad una nota ricevuta dall’istituto professionale longobucchese dall’ufficio scolastico provinciale di Cosenza che non avrebbe concesso l’autorizzazione per la classe prima per l’anno scolastico 2023/2024 in ragione dell’esigua quantità degli studenti iscritti».

Diverse le ragioni che motivano la richiesta al ministero.

«Da un lato – ha rimarcato Baldino – va considerato che l’istituto professionale è situato in un comune montano, dall’altro che la classe prima risulta composta tra gli altri da due studenti con forte disabilità motoria. Da sé questi due elementi sono ragione di deroga alla normativa che fissa il numero minimo di studenti per classe. Ma a tanto va aggiunto l’isolamento in cui nelle ultime settimane e senza prospettive di tempo è sprofondata la comunità longobucchese per effetto del crollo del viadotto Ortiano 2, sulla Sila mare, e per l’estrema pericolosità dell’unica strada alternativa ora percorribile».

«La chiusura della classe potrebbe determinare ulteriore causa di spopolamento di uno dei più antichi centri calabresi o ragione di abbandono scolastico – ha concluso –.  Questo in una regione che già segna un tasso di abbandono scolastico ben oltre la media nazionale. Serve pertanto un intervento ministeriale che garantisca il diritto costituzionale all’istruzione». (rp)

Cannizzaro (FI): Ponte sullo Stretto non più un sogno

Il deputato di Fi, Francesco Cannizzaro, dopo l’approvazione in Senato del Dl Ponte, ha ribadito come «il Ponte è finalmente legge” E, con esso, anche tutti i nostri emendamenti mirati a migliori ricadute sul nostro territorio».

«Grazie a Forza Italia ed al CentroDestra – ha aggiunto – il Ponte sullo Stretto, fortemente voluto dal Presidente Berlusconi, presto sarà realtà. Voglio ringraziare il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che hanno fatto propria questa battaglia e combattendo insieme a noi per raggiungere questo traguardo importante. È una grande conquista per tutto il Paese, ma soprattutto per Calabria e Sicilia!».

«Dopo vent’anni – ha aggiunto il parlamentare reggino – siamo riusciti a sconfiggere il partito dei no, i veti ideologici, i pregiudizi, la paura, il disfattismo. La costruzione di quest’opera strategica porterà anche investimenti nella rete stradale, autostradale, ferroviaria, portando l’alta velocità e l’alta capacità. Il Ponte porta in dote tanto altro, dunque, con importanti ricadute sul territorio anche in termini di servizi. Con miei due emendamenti al Decreto, infatti, sono state previste iniziative in favore delle realtà locali, giustamente preoccupate dagli impatti di un’opera grandiosa, ma altamente impattante».

«Anzitutto, la realizzazione del Piano integrato di trasporto – ha detto ancora – con l’obiettivo di adeguare il sistema del trasporto pubblico locale nell’area dello Stretto (sia terrestre che marittimo) alle esigenze di mobilità delle aree rivierasche, tanto durante la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria, quanto successivamente. In secondo luogo, l’adeguamento di porti ed infrastrutture portuali, sia esistenti sia di nuova realizzazione, alla nascente configurazione che deriverà dalla costruzione del Ponte. I porti saranno quindi tutti potenziati, in particolare quello di Villa San Giovanni, con l’approdo a sud, e quello di Tremestieri, che insieme rappresenteranno la svolta per la portualità dello Stretto».

«Finalmente, il Sud, e di conseguenza l’Italia, saranno dotati di una infrastruttura indispensabile ed efficiente e diventeranno l’hub per eccellenza del Mediterraneo, con Calabria e Sicilia protagoniste di uno sviluppo economico e sociale senza precedenti. È una vittoria soprattutto di Forza Italia e del Presidente Berlusconi – ha concluso – ma anche di tutto il CentroDestra, dei cittadini del Mezzogiorno, di chi ci ha creduto sempre. Avanti tutta!». (rp)

Baldino (M5S): Riportare Longobucco fuori dall’isolamento non è un’urgenza

La deputata del M5S, Vittoria Baldino, ha rilevato come «riportare Longobucco fuori dall’isolamento non è un’urgenza di questa maggioranza».

Dichiarazioni che arrivano dopo il no della Camera all’odg a prima firma di Baldino al decreto sul ponte sullo Stretto che impegnava il governo “a prevedere con urgenza, anche con un decreto legge ad hoc alla messa in sicurezza” della zona del crollo del viadotto del Comune di Longobucco e ad ogni altra azione volta a togliere i cittadini dall’isolamento.  Tra gli impegni anche quello di stipulare una convenzione con Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, Anas e regione Calabria per mettere in sicurezza le infrastrutture calabresi.

«Quando parlo di isolamento – attacca Baldino – mi riferisco al fatto che dopo il crollo della Sila Mare sono state miracolosamente riaperte al traffico e rese transitabili delle strade prima chiuse, perché a rischio frana. Il prezzo per uscire dall’isolamento è rischiare la vita ogni qualvolta si percorre una strada per uscire dal paese. Quando parlo di isolamento mi riferisco al fatto che stiamo parlando di comunità non servite da servizi essenziali come ospedali e scuole».

«A tal proposito oltre il danno la beffa – ha aggiunto – durante la protesta dei cittadini è giunta una nota dal ministero dell’istruzione e del merito sancenti la chiusura di una delle due scuole di secondo grado che servivano la città. Mentre una comunità restava isolata il ministero invitava le famiglie, tra cui quella di due studenti disabili, ad iscrivere i figli presso altre scuole della provincia. Oggi ci venite a dire che non c’è nessuna urgenza per ripristinare l’opera e togliere Longobucco dall’isolamento?».

«Avete provato a vivere in un paese da cui non si può uscire? – ha chiesto –. Dove si vi prende un infarto siete morti perché l’ambulanza non potrà mai arrivare in tempo? In Calabria se hai un figlio disabile sei lasciato da solo: perché lo Stato non ti aiuta e ti chiude anche la scuola. Non voglio essere complice dell’ennesima presa in giro della politica che in trent’anni ha usato la Calabria solo come urna elettorale per portare nelle istituzioni persone che il nome Longobucco non lo sanno neanche pronunciare» conclude con forza Baldino rimandando così indietro l’invito del governo a riformulare l’ordine del giorno. Riformulazione che voleva fermarsi a monitorare gli esiti della commissione tecnica sulle cause del cedimento e sulla base di tali esiti valutare l’opportunità di promuovere un ripristino dell’opera. (rp)

 

La Camera dice sì al Ponte sullo Stretto

Il Dl Ponte ha raccolto la fiducia della Camera dei Deputati, con 206 voti a favore, 124 contrari e 5 astensioni.

Per domani, infine, è previsto il voto finale sul provvedimento che definisce l’assetto della società Stretto di Messina e riavvia le attività di programmazione e progettazione.

Sulla fiducia è intervenuto il WWF, sottolineando come «la fiducia a Montecitorio sul cosiddetto Decreto Ponte non risolve i nodi di un’opera dai fortissimi impatti ambientali ed economici: mancano all’appello il Piano Economico Finanziario per dimostrare la redditività e l’utilità del ponte sullo Stretto di Messina oltre che la valutazione di impatto ambientale per attestare la sostenibilità dell’intervento».

«Una decina di anni fa – ha ricordato il Wwf – con il decreto-legge 179/2012, il Governo Monti aveva introdotto a difesa della finanza pubblica disposizioni per garantire una particolare tutela nella verifica di sostenibilità del piano economico-finanziario del progetto definitivo elaborato dal General Contractor Eurolink. Entro il primo marzo 2013, come richiesto dal DL n. 179/2012, la Stretto di Messina SpA e il GC Eurolink, avrebbero dovuto stipulare un atto aggiuntivo al contratto che consentisse alla SdM SpA di poter presentare al Cipe uno stralcio del progetto, gli elaborati tecnici ed i necessari pareri e autorizzazioni, con i piani economico-finanziari, accompagnati da un’analisi dell’intervento che attestasse la sostenibilità dell’investimento. Ma il GC Eurolink non fece fronte a queste richieste, creando i presupposti per la caducazione del contratto».

«Oggi – ha continuato Wwf – il Governo in carica accetta, a scatola chiusa e senza fare alcuna seria verifica della sostenibilità economico-finanziaria dell’opera, un costo prudenziale del ponte stimato in 14,6 miliardi di euro (fonte DEF) il 367% in più di quanto previsto a suo tempo nell’offerta economica (3,9 miliardi di euro) presentata dal GC Eurolink in occasione della gara nel 2003».

Il Wwf ha ricordato, poi, che «la Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale Via e Vas dette il suo parere n. 1185 il 15/3/2013 sulla verifica di ottemperanza del progetto definitivo del 2011 elaborato da Eurolink rilevando che su 27 prescrizioni solo 6 risultavano ottemperate, 18 solo parzialmente ottemperate e 1 non ottemperata (2 non competevano al ministero dell’Ambiente). La Commissione tecnica dette una Valutazione di Incidenza (valutazione degli effetti diretti o indiretti sui siti della Rete Natura 2000, tutelati dall’Europa) negativa sugli habitat prioritari del Sito di Interesse Comunitario ITA03008 Capo Peloro – Laghi di Ganzirri e sull’avifauna appartenente a specie di interesse conservazionistico comunitario della Zona di Protezione Speciale IT IT9350300 Costa Viola e della ZPS ITA030042 Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennamare e Area Marina dello Stretto. Quindi, manca ancora una via esaustiva sul progetto definitivo e difficilmente potrà essere eluso il fatto che tutto lo Stretto di Messina sia ricompreso in aree tutelate dall’Europa». (rrm)

 

Stazione Sibari, Orrico e Scutellà (M5S): Ripristinare servizio ristoro

Le deputate del M5S, Anna Laura Orrico ed Elisa Scutellà, hanno chiesto di ripristinare il servizio ristoro della Stazione di Sibari in tempi accettabili.

«Una problematica, questa, – hanno detto – sollevata da cittadini e associazioni, che abbiamo deciso di segnalare ad Rfi in modo da ottenere risposte adeguate alle esigenze della comunità. Dalla interlocuzione informale avviata è emerso come lo scalo ferroviario di Sibari rientrando nel Piano Integrato Stazioni (PIS) di Rfi sarà oggetto di un intervento di riqualificazione architettonica, impiantistica e strutturale. Circostanza certamente positiva che però comporterà un’ulteriore dilatazione dei tempi d’attesa per il ripristino del servizio».

«Lo scalo – prosegue la nota –, da cui parte anche l’importante collegamento “Freccia Argento” Sibari-Bolzano, serve un territorio popoloso ricco di attività economiche ed imprenditoriali, ed è baricentrico rispetto a tutta una serie di attrazioni turistiche di richiamo nazionale ed internazionale, prima fra le quali il Museo ed il Parco archeologico di Sibari».

«Tutte condizioni che – hanno concluso Orrico e Scutellà – ci hanno portato non solo a sollecitare ad Rfi massimo impegno nel ridurre le tempistiche di intervento quanto a chiedere un incontro per confrontarci sulla problematica e trovare soluzioni idonee alle necessità dei cittadini della Sibaritide, pronte a collaborare fattivamente per quelle che sono le nostre prerogative». (rp)

Decreto Ponte, passa emendamento di Cannizzaro (FI) su infrastrutturazione portuale

È stato approvato, in Commissione Bilancio, un altro emendamento presentato dal deputato di Fi, Francesco Cannizzaro, sul Decreto Ponte. Nello specifico, si tratta di un emendamento  sulla infrastrutturazione portuale nell’Area dello Stretto.

«Abbiamo messo a segno un altro colpo – ha detto Cannizzaro – nel grande quadro del Decreto Ponte. Con l’emendamento 4.17 approvato oggi, l’Autorità di Sistema portuale dello Stretto potrà individuare i progetti prioritari necessari all’adeguamento delle infrastrutture locali, avviando un percorso di rifunzionalizzazione, anche al fine di renderle più coerenti e funzionali con la nuova configurazione che sarà determinata dalla costruzione del Ponte. In sostanza, è un’iniziativa che dà un grande vantaggio ai territori dell’Area dello Stretto».

«Assieme all’altro mio emendamento sul Piano Integrato dei Trasporti Locali – ha continuato – approvato settimana scorsa, adesso la realizzazione della grande opera dovrà combinarsi anche con i progetti necessari all’adeguamento delle infrastrutture portuali, sia quelle di nuova costruzione sia quelle già esistenti, per conformarle alla configurazione che verrà determinata dall’esistenza del Ponte. Da adesso, dunque, sarà demandato all’Autorità di Sistema portuale dello Stretto il compito di sviluppare ed eseguire anche progetti di miglioramento dei Porti di Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Messina, affinché siano in grado di assicurare una maggiore funzionalità».

«Interventi che, tra l’altro – ha aggiunto – potranno essere identificati come d’interesse nazionale prioritario e strategico e quindi, come tali, beneficiare di appositi finanziamenti e procedure di semplificazione. In virtù di tutto ciò, l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto potrà essere autorizzata a procedere anche in deroga alle procedure ordinarie, per un’attuazione più rapida».

«Il beneficio più immediato – ha concluso –sarà per esempio per i cosiddetti approdi a Sud, a Villa San Giovanni, con la velocizzazione delle procedure di progettazione e realizzazione dello spostamento del porto traghetti nella nuova localizzazione a sud degli invasi; stesso dicasi per le nuove attività intraprese per il Porto di Reggio Calabria e per la rifunzionalizzazione del Porto di Saline Joniche». (rp)

Caso Reggina, Cannizzaro (FI) chiede più attenzione al Governo

«Con questa interpellanza abbiamo inteso mettere al centro del dibattito parlamentare un tema attuale, di cui la Reggina oggi è un esempio emblematico, ossia il rapporto tra la Giustizia Sportiva e Giustizia Ordinaria. E, attenzione, adesso questo problema riguarda la Reggina, ma nel futuro magari immediato potrebbe riguardare altre società del nostro Paese. Riteniamo e auspichiamo, pertanto, una soluzione che possa armonizzare l’Ordinamento sportivo con quello statale. L’obiettivo è duplice: non fare fallire le aziende e non far fallire lo Sport»

Parole del Deputato reggino Francesco Cannizzaro, Vice Capogruppo di Forza Italia alla Camera, intervenuto in Aula Montecitorio per illustrare pubblicamente i contenuti dell’interpellanza urgente rivolta al Governo, depositata nei giorni scorsi. L’atto di sindacato ispettivo, che porta la firma pure di un altro deputato del territorio, Giovanni Arruzzolo, era rivolto in particolare ai Ministri di Giustizia, Sport ed Imprese.

A rispondere in Aula per conto del Governo è stato il Sen. Claudio Durigon, Sottosegretario al Lavoro ed alle Politiche sociali. «Mi sento di ringraziare il Governo – afferma l’On. Cannizzaro – non solo per l’attenzione data alla vicenda, ma soprattutto perché nelle risposte ho colto un’apertura sulla possibilità di avviare un iter legislativo che vada a colmare le lacune legislative tra i due sistemi. Comprendendo quindi che ci possa essere un vulnus, sono felice che il Governo voglia porre una riflessione sul caso. Lo dobbiamo alla Reggina in questo preciso momento, ma più in generale al Calcio italiano, che deve dimostrarsi al passo con i tempi duri vissuti dal nostro tessuto economico ed imprenditoriale». «Il fine di questa interpellanza era di mettere al centro del dibattito parlamentare e governativo un tema attuale, ossia il rapporto tra la Giustizia sportiva e quella ordinaria, e lo abbiamo raggiunto. Perché sono emersi, stanno emergendo ed emergeranno ancora, casi che meritano una profonda riflessione. Nel caso specifico della Reggina, si ha un’applicazione della disciplina della crisi d’impresa, che però trova degli impedimenti nell’altro ordinamento. Nel merito, la Società amaranto non è stata autorizzata dal Tribunale di Reggio Calabria a poter adempiere ad alcuni pagamenti, perché ritenuti non necessari alla continuità aziendale. Per l’ordinamento sportivo questo invece costituisce un illecito che penalizza la società. È qui il paradosso. Bisogna tener conto della continuità aziendale – rimarca ancora il Deputato di Reggio Calabria – che va senza dubbio preservata, come ha perfettamente compreso e sostenuto oggi in Aula il Governo. Anche perché, d’altro canto, la Figc ha tutto l’interesse di far partecipare ai campionati le società di calcio che riescano a dimostrare bilanci sani e possibilità di programmazione. Le soluzioni che noi chiediamo, infatti, sono tese a supportare le aziende in difficoltà per aiutarle a risanarsi, evitando quindi casi di insolvenza. È auspicabile, dunque, che il diritto sportivo si adegui affinché si arrivi alla risoluzione di stati di crisi, tenendo conto dei giudizi presi anche dal Tribunale ordinario, senza andare in contrasto tra discipline».

«Ci tengo – precisa Francesco Cannizzaro – a ringraziare anche in quest’Aula il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Gabriele Gravina che, con equilibrio, saggezza e grande lungimiranza, guida la Figc facendoci sentire orgogliosi del calcio italiano, che non ha nulla da invidiare agli altri sistemi europei e mondiali. E lo ringrazio per le attenzioni che riserva a tutti i club del Paese, ponendosi sempre come interlocutore istituzionale, soprattutto con quelli in difficoltà». «Siamo all’inizio di una nuova fase. Presto – conclude il deputato reggino – assieme agli altri colleghi ci confronteremo con gli uffici legislativi preposti, per intraprendere questo percorso di armonizzazione di cui il Calcio italiano e l’Economia nazionale hanno bisogno». (rp)

Decreto Ponte, Cannizzaro (FI): Approvato mio emendamento per adeguamento tpl

Il deputato di Fi, Francesco Cannizzaro, ha reso noto che è stato approvato un suo emendamento al Decreto Ponte, «che risponde all’esigenza di adeguare il sistema di trasporto pubblico locale nell’Area dello Stretto alle esigenze di mobilità delle due sponde; ciò non soltanto durante la costruzione della grande opera, ma anche successivamente, una volta che sarà realizzata».

«Considerato il grande numero di pendolari reggini e messinesi ed utenti in generale giornalmente coinvolti nel transito tra Calabria e Sicilia, questa esigenza di adeguamento trasportistico era stata prospettata sia dalla Regione Calabria che dal Comune di Villa San Giovanni. Pertanto, ponendo l’attenzione anche e soprattutto alla mobilità dei pendolari del territorio di Reggio, Villa San Giovanni e Messina – ha spiegato il deputato reggino – abbiamo rilevato l’esigenza di assicurare un sistema integrato di mobilità urbana, di natura prettamente pubblica e di tipo collettivo. Questa esigenza oggi è diventata ufficialmente parte fondante del Decreto Legge, poiché il testo che abbiamo presentato ha superato l’esame ed è stato approvato in Commissione»

«Grazie al Piano integrato previsto dall’emendamento, dunque – ha proseguito – le esigenze trasportistiche di entrambe le sponde dello Stretto saranno gestite in forma coordinata tra Regione Calabria e Regione Sicilia (d’intesa con gli enti locali interessati) e, aspetto forse ancor più importante, con l’approvazione di questo testo, il Progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto dovrà tener conto di tali esigenze trasportistiche locali, in quanto il Piano è inquadrato nell’ambito delle opere e delle attività complementari».

«Vorrei, quindi – ha concluso – rassicurare in particolare i miei concittadini del territorio reggino e gli amici del dirimpettaio territorio messinese: la costruzione del Ponte non sarà qualcosa di avulso dal contesto giornaliero o prioritario rispetto alle esigenze quotidiane dei pendolari – conclude Francesco Cannizzaro – piuttosto, già in fase di realizzativa, alla costruzione della grande opera sarà affiancato un adeguato sistema di trasporto pubblico locale». (rp)

Sila-Mare, Baldino (M5S): Vergognoso il crollo di una strada inaugurata appena pochi anni fa

La deputata del M5S, Vittoria Baldino, è intervenuta in merito al crollo della Sila – Mare, sottolineando come «questo è lo stato vergognoso in cui versa la Calabria». Proprio per questo, ha annunciato la parlamentare, presenterà una interrogazione.

La Sila-Mare «è una strada in cantiere dagli anni ’90 – ha spiegato – che vuole collegare Longobucco con i comuni marini. Una strada in costruzione da oltre trent’anni e il tratto percorribile è di soli 11 km sui 25 totali e con una spesa che finora supera i 100 milioni di euro. Oggi parte di quella strada, aperta al pubblico nel 2015, è miseramente crollata sotto il peso di un giorno di pioggia».

«Solo la fortuna ha reso possibile – ha concluso – che non ci fossero danni a persone o cose. Forse prima di progettare il futuro servirebbero più accortezza e lungimiranza». (rp)