Il segretario del Partito Democratico Calabria, Nicola Irto, ha definito il progetto Tech4You (Technologies for climate change adaptation and quality of life improvement) dell’Università della Calabria, «una speranza per la Calabria e segno dell’eccellenza della nostra Università».
Il progetto di ecosistema dell’innovazione di Calabria e Basilicata è risultato vincitore del bando del ministero dell’Università e della ricerca, su fondi del Pnrr, con un punteggio altissimo. Si tratta del secondo migliore in Italia davanti, tra gli altri, a Lombardia, Toscana, Piemonte, Lazio, Veneto. Per realizzarlo, il ministero ha assegnato 119 milioni di euro sui 120 massimi concedibili. Tech4You impegnerà oltre 850 docenti e ricercatori e prevede il reclutamento di nuovo personale: 163 ricercatori a tempo determinato e 113 posti di dottorato industriale.
Si tratta, per Irto, di «un esempio virtuoso di utilizzo dei fondi del Pnrr che esalta le eccellenze della Calabria e dimostra come, con competenza e professionalità, sia possibile programmare un futuro diverso per la nostra terra».
«Il progetto rappresenta una perfetta sintesi tra mondo dell’Università, delle Istituzioni e dell’innovazione – ha detto ancora Nicola Irto – che devono incrociarsi sempre di più per far fronte alle sfide del futuro, a partire da quella rappresentata dal cambio, preoccupante, degli scenari climatici».
«Tech4You – ha spiegato – va proprio in questa direzione e consentirà di sviluppare tecnologie per gestire i rischi naturali, per ridurre il consumo energetico e salvare la biodiversità, per una filiera alimentare e forestale sostenibile, e per la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale».
«Un plauso, dunque, a tutti gli attori che hanno consentito di realizzare questo progetto fondamentale sia per la Basilicata che per la Calabria. La politica – ha proseguito Irto – deve valorizzare esperienze come questa e creare le condizioni perché si moltiplichino in maniera tale da far rendere al massimo le tante professionalità eccezionale che operano sul nostro territorio. Sono questi i percorsi che potranno consentire di realizzare condizioni concrete di sviluppo e bloccare la fuga verso il nord del Paese o verso l’Europa dei nostri giovani».
«Una filiera efficiente e ben collegata, tra politica, Amministrazioni e Università – ha concluso – è un obiettivo da realizzare nell’immediato anche per sfruttare nel miglior modo possibile le risorse messe in campo con il Pnrr che la Calabria non può permettersi di sciupare». (rcz)