Il massmediologo e giornalista Klaus Davi torna a criticare, duramente, la Giunta comunale di Reggio Calabria, guidata da Giuseppe Falcomatà, accusandola di «terrorismo psicologico verso piccola e media impresa, commercianti e artigiani».
«Lo sanno bene – ha dichiarato Davi – gli operatori del mercato delle Botteghelle che ieri, in molte televisioni, hanno raccontato essere stati multati e stalkerizzati ingiustamente dalle truppe inviate da Falcomata in persona , proprio da lui e dai suoi assessori-vampiri. Un ampio resoconto della vicenda è stato raccontato dalle tv locali. Questa sarà la giunta del terrore psicologico e della vendetta sociale contro i commercianti, gli imprenditori, gli artigiani. Perché loro odiano l’impresa e vogliono che i cittadini ‘finanzino il Comune con la raccolta fondi’ come ha detto il vicesindaco Tonino Perna, l’ultimo rimasuglio del cattocomunismo più vetero».
«E chi se non la Pmi dovrà finanziare il comune? – ha aggiunto –. Ci domandiamo e domandiamo a Tonino Perna se la beneficienza che lui chiederà ai cittadini di Reggio riguarderà solo le casse del Comune? Il Parco Ecolandia sarà compreso o escluso da queste forme di beneficienza? È una domanda legittima che gli rivolgiamo – vista la sua
strampalata dichiarazione – perché sul destino che dovrebbero avere questi soldi non è stato chiaro e sarebbe opportuno che lo facesse al più presto. Falcomatà non dice una parola sui soldi che aveva promesso in campagna elettorale. Non una. Tira in ballo l’Anci – l’Associazione dei comuni – per manipolare e sviare – arte in cui è maestro – sapendo bene che è una balla, perché l’Anci non ha una lira e non potrà aiutarli».
«Secondo una nostra stima – ha proseguito il massmediologo – con il confinamento che ci sarà a breve il 40% – è solo questione di ore –
degli esercizi di Reggio chiuderà definitivamente . Il 40% ! Migliaia di
famiglie pagheranno il prezzo delle bugie del sindaco e del suo vice sindaco e della sua giunta di ‘velini’ etero diretti dai vari Sebastiano Romeo e Nino de Gaetano, i due veri pupari di questa giunta. Falcomatà non ha detto una sola parola su questa condanna a morte del commercio. Tutte le balle profuse durante la campagna elettorale si sono sciolte come neve al sole. Intanto, fa terrorismo psicologico contro i mercatini delle Botteghelle e rivela la sua vera faccia anti mercato, anti impresa, anti commercianti».
«I soldi promessi sono spariti – ha ribadito Davi – Avete più sentito nominare il ministro del Tesoro tirato in ballo in campagna elettorale? Se ne guarda bene, il furbo Falcomatà. Il suo silenzio è una condanna a morte per le attività commerciali di Reggio. Ma lui se ne frega e intanto terrorizza con i suoi pretoriani i mercatini rionali. Rivelando la sua fera faccia feroce». (rrc)