Stamattina alle 11 il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà presenterà la nuova Giunta comunale.
Il nuovo esecutivo ha avuto un varo molto travagliato per i contrasti che si sono accesi tra il Pd e il sindaco Falcomatà, intenzionato a non rispettare le “quote” precedentemente concordate, all’indomani della sua rielezione.
Un conflitto interno alla sinistra che ha logorato ancor di più l’amministrazione comunale, nel cosiddetto “terzo tempo” annunciato dallo stesso Falcomatà all’incirca due mesi fa, appena reinsediato a Palazzo San Giorgio. Doveva essere questione di giorni, ne sono passati quasi 60. E non è detto che la nuova Giunta non faccia storcere il muso a parecchi consiglieri, un tempo fedelissimi al sindaco.
La verità è che Reggio sta vivendo un drammatico e triste momento della sua storia: appare una città abbandonata a se stessa e senza un progetto di rilancio. Il sindaco, per le verità, l’altro ieri ha riaperto il tapis roulant, annunciando la ripresa dei lavori per l’ascensore, alla fine del tappeto mobile che dovrebbe condurre al prossimo Museo della Visitazione, ma per qualche strana ragione già ieri la struttura non era più aperta. E altre iniziative sono state annunciate da Falcomatà che si sta giocando le ultime carte per il suo futuro politico. La sensazione è che sia una mano di poker con un bluff malamente mascherato. I cittadini di Reggio sperano non sia così: se il sindaco non se ne fosse accorto glielo diciamo noi: i reggini stavolta sono davvero incazzati, la città ha bisogno di una svolta. E probabilmente non basterà soltanto una nuova Giunta. (s)