È stata una cavalcata imperiale quella del Catanzaro che ha saputo portare a termine un progetto ambizioso (e realizzabile, come si è visto): il ritorno alla serie cadetta dopo 17 anni di serie C, dopo i fasti, lontani, della serie A di Ceravolo. Seguita da quasi 9 mila tifosi a Salerno, allo Stadio Arechi la squadra ha conquistato con cinque giornate di anticipo il titolo, con 16 punti di distacco dagli altri. Grandi festeggiamenti in città e soddisfazione piena per i tifosi che ci hanno creduto sin dall’inizio del campionato.
Orgoglio di tutta la Calabria: il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso (catanzarese doc) ha parlato di «un risultato prestigioso per tutta la Calabria sportiva». Secondo Mancuso, «“I meriti vanno alla proprietà, alla famiglia Noto, che in questi sei anni ha investito sui colori giallorossi per riportare il Catanzaro ed i suoi appassionati tifosi dove meritano. Solidità economica e competenze manageriali hanno consentito al club giallorosso di crescere, anno dopo anno, in campo e fuori, avvalendosi anche delle molteplici iniziative solidali che hanno permesso di ricreare quell’empatia mancata per troppo tempo tra la città ed i suoi tifosi».
Determinante – ha detto Mancuso – « in questo percorso di crescita coronato con un campionato entusiasmante, il lavoro fatto da dirigenza e staff tecnico. A mister Vivarini ed ai suoi calciatori le mie più sincere congratulazioni, per aver centrato, attraverso un gioco brillante ed uno spirito di squadra incredibile, l’obiettivo che avevano in mente sin dall’inizio della stagione. E per aver riportato la gente allo stadio, quei tifosi che sono parte integrante di questo successo. Quella Catanzaro sportiva che presto avrà lo stadio ‘Nicola Ceravolo’ riqualificato e a norma, per giocare le partite casalinghe nel prossimo campionato di serie B, grazie all’impegno finanziario assicurato dalla Regione». (rcz)