Il commissario dell’Asp di Reggio Calabria, Gianluigi Scaffidi, sblocchi la situazione di stallo in merito alla mancata pubblicazione della graduatoria, anche provvisoria, per la copertura delle Zone Carenti di Assistenza Primaria I e II semestre 2018. È questo l’appello che Pasquale Imbalzano, già consigliere del Comune di Reggio, ha rivolto al commissario, che ha definito la situazione «inconcepibile e comunque ingiustificabile».
«Per affrontare – ha aggiunto – con auspicabili probabilità di successo l’attuale grave situazione pandemica da Covid 19, e per contribuire a ridurre i tempi di vaccinazione della popolazione, che rischiano ancora di essere drammaticamente biblici, oggi più che mai il ruolo dei medici di famiglia, soprattutto in Calabria e nel Reggino, è divenuto quasi decisivo e comunque strategico. La categoria dei medici di medicina generale, in servizio in questi ultimi anni, si è progressivamente ridotta perché una intera generazione di professionisti ha raggiunto i limiti di età, ed è andata in quiescenza, sguarnendo i ruoli e determinando una situazione ormai insostenibile in termini di qualità di servizi resi».
«Ci auguriamo – ha proseguito Imbalzano – che l’arrivo del nuovo Commissario all’Asp 5 Gianluigi Scaffidi, ben conosciuto per la sua competenza, il suo rigore ed il suo dinamismo, possa finalmente sbloccare una situazione che paradossalmente neanche l’intervento dell’Ordine dei Medici è riuscito a smuovere in questi mesi. Una vicenda ormai incancrenita, nonostante la delicata attuale situazione pandemica, che vede il territorio provinciale registrare quotidianamente un numero assai elevato di casi positivi».
«I cittadini, in generale – ha detto ancora – ed ai medici direttamente interessati, che pure non riescono a conoscere gli evidenti oscuri motivi che, a tutt’oggi, hanno impedito la pubblicazione della graduatoria provvisoria dello stesso bando 2018, fanno appello al nuovo commissario perché attivi le necessarie procedure amministrative per superare l’attuale incredibile stallo, dettato chissà da quali ragioni, comunque ingiustificabili, ed il conseguente urgente conferimento degli incarichi ai medici aventi diritto».
«Basta – ha concluso – con il rinvio sine die dell’istruttoria di atti amministrativi doverosi e da adottarsi tempestivamente, anche in eventuale autotutela, dal momento che questa situazione paradossale non solo ha già prodotto gravi danni al diritto alla salute dei cittadini reggini, ma anche agli interessi legittimi di tanti professionisti, da tempo in attesa di mettersi al servizio delle nostre comunità». (rrc)