REGGIO CALABRIA – Una doppia occasione per visitare il Museo archeologico

Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria continua a registrare grande affluenza di pubblico. Solo nella giornata odierna sono stati staccati ben 1464 biglietti, che confermano il trend di crescita del Museo in attesa della stagione estiva.

Il lungo ponte del 2 giugno regalerà un doppio ingresso gratuito al MArRC. Per la Festa della Repubblica, infatti, su iniziativa del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, sarà possibile accedere liberamente in tutti i musei e le aree archeologiche statali. Un’opportunità che sarà riproposta il 4 giugno con il tradizionale appuntamento della Domenica al Museo.

«Abbiamo deciso di estendere la gratuità ad altre giornate dell’anno – ha dichiarato il Ministro Sangiuliano – : l’8 marzo per tutte le donne, poi il 25 aprile, il 2 giugno e il 4 novembre per ricordare tre avvenimenti importanti della storia italiana. Queste giornate contribuiscono ad aumentare la consapevolezza del valore inestimabile dei luoghi della cultura statali che sono le fondamenta della nostra identità. Grazie a tutto il personale che consente le aperture».

I visitatori potranno ammirare il ricco percorso del MArRC, sviluppato sui quattro livelli in ordine cronologico e tematico, che si conclude con la sala dei magnifici Bronzi di Riace e di Portielo. Circa 200 vetrine con migliaia di reperti esposti, dalla preistoria alla tarda età imperiale. Tutti i visitatori potranno interagire con i canali social del Museo attraverso gli hashtag #MArRC, #museitaliani, #2giugnoalmuseo e #domenicalmuseo.

«Il MArRC attente con trepidazione i visitatori per il prossimo weekend – commenta il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. I numeri di questi ultimi mesi, con un aumento a tre cifre in percentuale rispetto allo scorso anno, confermano la “voglia di cultura” già espressa dal Ministro, ma anche il pieno inserimento del nostro territorio nei flussi turistici. I Bronzi di Riace e di Porticello restano una grande opportunità per far scoprire lo straordinario patrimonio culturale della Calabria e dell’area dello Stretto».

In attesa dell’inaugurazione della nuova grande mostra “Per gli dei e per gli uomini. Musica e danza nell’antichità”, in Piazza Paolo Orsi si potrà ancora visitare l’esposizione “Sullo scaffale dello speziale. Vasi da farmacia nella Calabria del Settecento”, curata dal direttore Malacrino insieme alle archeologhe Mariangela Preta e Maria Domenica Lo Faro. Ad essa di aggiungono la mostra “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini”, anch’essa curata dal direttore del MArRC con splendide fotografie di Luigi Spina, e la piccola sezione “Depositi in Mostra”, curata dal direttore Malacrino e dal funzionario archeologo Daniela Costanzo.

Ricordiamo che sabato 3 giugno saranno in vigore le consuete tariffe di ingresso. Al museo si accede senza prenotazione, con orario continuato dalle 9:00 alle 20:00 (ultimo ingresso 19:30), lunedì chiuso. L’ingresso è sempre gratuito per i ragazzi fino a 18 anni. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Il Rotary valorizza il patrimonio arboreo del lungomare Falcomatà

La valorizzazione del patrimonio arboreo di pregio monumentale del Lungomare Italo Falcomatà è stata al centro dell’iniziativa promossa a Reggio Calabria dal Rotary Club Reggio Calabria Nord.

Una partecipata cerimonia, alla presenza del Sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace, dell’Assessora comunale Angela Martino, del Presidente del Rotary Giovanni Maria Porcelli, ha segnato l’apposizione della targa illustrativa che richiama le specie arboree del parco botanico del Lungomare. La targa, la prima di 12 che saranno installate lungo tutte gli spazi verdi del Lungomare, contiene anche un QR code, che potrà consentire degli approfondimenti relativi alla tipologia degli alberi, oggetto di studio da parte di esperti, ma anche meraviglia naturale in grado di creare uno scenario unico sul Lungomare Falcomatà, certamente uno degli scorci più suggestivi in termini di biodiversità ed integrazione tra natura ed architettura.

«Abbiamo accolto con grande gioia l’iniziativa promossa dal Rotary – hanno affermato Versace e Martino a margine della cerimonia – le targhe posizionate sul Lungomare saranno un nuovo strumento a disposizione di turisti e cittadini, che avranno modo di orientarsi tra le bellezze naturali che sono le vere protagoniste del nostro Lungomare. Ringraziamo pertanto il presidente Porcelli e con esso tutti i soci del Rotary reggino che hanno voluto dare continuità a quella splendida iniziativa, avviata ormai qualche decennio fa, delle targhette identificative apposte sugli alberi che ne indicavano la specie e le caratteristiche. Un modo certamente significativo di dare lustro ad un patrimonio arboreo monumentale che arricchisce di bellezza e di aria pulita il nostro Lungomare». (rrc)

REGGIO CALABRIA – L’impegno delle Muse per i borghi grecanici

L’associazione culturale Le Muse “Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria continua i suoi appuntamenti con cadenza settimanale e lo ha fatto, questa settimana, presso la Sala d’Arte riunendo prestigiose personalità e noti personaggi per parlare di “Calabria: incanto e meraviglia” tra arte, cultura, società e natura.
Il presidente prof. Giuseppe Livoti, ha ricordato in apertura di manifestazione come il tema della rivalutazione dei territori ed in particolare della nostra Calabria è stato ampiamente trattato durante l’intero anno sociale e non si poteva non concludere invitando rappresentanti di luoghi ricchi di storia, tradizioni e patrimonio umano spesso bistrattati da -luoghi comuni e frasi fatte-. Da questo è nata una certa continuità con l’incontro dello scorso mese di aprile ha ribadito Livoti, che ci ha condotto così a continuare la conversazione effettuata allargando la presenza ad altrettanti comuni ed in particolare Condofuri ed Africo.

Una narrazione, dunque, che coniuga passato e presente come più volte è stato ribadito nel corso della serata con la lettura da parte di Clara Condello, Sonia Impalà e Santina Milardi di testi di Corrado Alvaro, Leonida Repaci e Zanotti Bianco che hanno raccontato in versi e testi le peculiarità di luoghi in cui noi tutti ci identifichiamo. Io narrante e visivo della serata è stata la mostra della nota artista Antonella Minasi pittrice che dipinge e «trasmette la natura fugace del momento presente», esplora, trasmettendo impressioni fugaci. Pennellate veloci, estemporanee, istintive muovono prospettive aeree e squarci sensoriali dove ritrovare, ricercare e focalizzare l’appartenenza. Un cammino pittorico che procede da 20 anni attraverso itinerari di una memoria ritrovata, quella naturale; un itinerario religioso con iconografie sacre per approdare a restituzioni in cui il dato scenico e le figure in primo piano vivono di un cromatismo tonante e luminoso. Aspromonte, il suo paesaggio, le coste i mari, il paesaggio umano, il rapporto sul dato di natura, le culture, la società.

Leo Autelitano – Presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte partendo dalle opere esposte della Minasi si è soffermato sul concetto del bello decantato e sui ruoli operativi che occorre gestire in Calabria: fra i progetti qualificanti messi in campo, vi sono quelli della valorizzazione della tutela della biodiversità con la reintroduzione del -nibbio reale- (uccello rapace della famiglia degli Accipitridi) scomparso in Aspromonte. Ampio spazio è stato dato al mondo delle scuole dice Autelitano, promuovendo il parco con vari concorsi ed ancora il riconoscimento Unesco per la valorizzazione dei geositi ed ancora la creazione del Museo del Geo Parco utile per scoprire la formazione storica dell’Aspromonte con la ricostruzione dei siti per gli appassionati della materia. Infine utili e necessarie le attività di collegamento per portare i turisti creando con finanziamenti ministeriali la strada che dalla Vallata delle Grandi Pietre conduce a Pietra Kappa per fare visite straordinarie ed autentiche.

Domenico Modaffari – Sindaco del Comune di Africo ha conversato sul ruolo storico, artistico e antropologico del noto borgo: oltre l’aspetto infrastrutturale, l’intervento dell’amministrazione è rivolto al borgo antico di Africo e della frazione di Casalnuovo. Abbiamo elaborato una scheda nel Contratto Istituzionale di Sviluppo accolto dal Ministero per il Sud per recuperare un’area di Casalnuovo ed il recupero dell’antica chiesa. Qui vi è un asilo infantile fatto edificare da Zanotti Bianco: ebbene in questa parte del territorio verranno realizzati percorsi ciclovie e trekking. Abbiamo creato un bando per far si che si creasse nuova imprenditoria, autoimpiego, artigianato, agricoltura e da questo nascerà la riproposta del nostro – pane nero – descritto anche da Zanotti Bianco, pane di altissima qualità nutraceutica, vegano che potrebbe rappresentare l’avvio di un nuovo percorso da consegnare con la sua produzione ai giovani.

Filippo Paino – Sindaco di Condofuri da poche settimane sin da subito ha espresso il volere con questa nuova amministrazione. Di fare diventare la cittadina, cuore dell’area grecanica con turismo, valorizzazione territorio e valorizzazione risorse umane. Importante dice Paino è il recupero del Castello che la famiglia Ruffo, acquistò il feudo nel 1624 mantenendone il possesso sino al 1806, anno in cui ebbe fine l’età feudale. Vengono ricordati in questo luogo, numerosi fatti d’arme che si verificarono durante il ‘600, tre baglivi della famiglia Ruffo (A. Rebuffo, F. Polistena, G. Sangallo). Del castello oggi non rimangono che pochi resti: le mura di perimetro, una torre e quella che un tempo doveva essere una cappella in cui i circa 300 abitanti del castello si recavano a pregare. Inoltre come presidente del Gal Paino, ha ricordato come presto partirà il progetto per fare diventare Gallicianò di Condofuri – borgo del folklore promuovendone la sua identità etnografica.

Antonella Minasi, artista originaria di Melicucco si è soffermata sul bello di natura che la sua pittura ha sempre rappresentato e solo chi abita e anima questi luoghi può capire. Io, dice l’artista, sono rimasta qui e vivo di arte, poiché ci credo e viaggio con le mie tele in mostre ed expo internazionali facendo una promozione del grande capitale paesaggistico che da sempre ci appartiene. (rrc)

Mettere in atto tecniche di sopravvivenza nella “Missione Aspromonte”

Sabato 3 giugno, alle 9, sui sentieri percorsi dai paracadutisti della Nembo durante la battaglia dello Zillastro, partirà la “Missione Aspromonte” uno specifico stage di perfezionamento che nasce con l’obiettivo di qualificare operatori di settore e non, per affrontare e superare le criticità sempre più avverse della montagna. Un addestramento pratico finalizzato ad acquisire le conoscenze di base su come agire in situazioni di emergenza nell’ambiente aspromontano per soccorrere un infortunato e, in casi estremi, di tentare di salvare una vita mettendo in atto tecniche di sicurezza, manovre di primo soccorso, rianimazione cardio polmonare con anche l’impiego del defibrillatore.

Grazie a esercitazioni residenziali in bosco e laboratori didattici a cielo aperto (outdoor education), sarà quindi possibile mettere in pratica “specifiche tecniche di sopravvivenza” attraverso un mirato apprendimento esperienziale esclusivo sviluppato gratuitamente da UniReggio e destinato non solo agli studenti dei corsi Oss, Guardie ecologiche, Osss, ma rivolto anche a tutti coloro che frequentano l’ambiente montano come lavoratori, abitanti delle frazioni montane, guide, escursionisti, istruttori, sportivi, camminatori, bikers, ecc. che, per qualsivoglia ragione, possono trovarsi a dover fronteggiare una emergenza sanitaria lungo i sentieri nei paesi più isolati.

UniReggio affida a Cosimo Sframeli il comando della Missione Aspromonte sullo Zillastro e l’addestramento alla sopravvivenza in montagna, a Antonino Falcomatà l’inquadramento geografico e promozione dell’area, mentre al corpo docenti dei corsi Oss e Osss le manovre di primo soccorso e gestione delle emergenze.

«Poche regole utili e intelligenti possono salvare una vita – dice il presidente Paolo Ferrara – È proprio grazie alle esperienze dei corsi Oss, Osss e Guardie ecologiche, UniReggio ha sviluppato gratuitamente un processo metodologico innovativo che illustra, attraverso pratiche di educazione all’aperto, conoscenze di base e procedure di sicurezza per affrontare e agire in situazioni di emergenza in Aspromonte, utili per soccorrere un infortunato e tentare, in casi estremi, di salvare una vita mettendo in atto manovre di primo soccorso». (rrc)

REGGIO CALABRIA – I consiglieri di centrodestra preoccupati per la strada di Concessa

«Nonostante le varie segnalazioni indirizzate al sindaco f.f., agli Amministratori, agli Uffici competenti e dopo aver portato l’argomento persino in Commissione, con apposita richiesta posta all’ordine del giorno, ci troviamo a dover nuovamente porre l’attenzione sullo stato di totale abbandono della strada che dal bivio di Concessa sale verso l’abitato di Santa Lucia e poi verso i Comuni di Fiumara e San Roberto». A dirlo sono i Consiglieri del gruppo di Forza Italia al Comune di Reggio Calabria.

«Questo tratto di strada, pur essendo parte della SP, rientra nella piena competenza del Comune di Reggio Calabria in quanto ricadente nello stesso territorio urbano, cosi come discusso in una Commissione Consiliare appositamente convocata e richiesta dal Consigliere Vizzari. La condizione in cui è lasciata quest’importante arteria, oltre a rappresentare un freno allo sviluppo di questo territorio – denunciano i consiglieri azzurri – rappresenta anche un grande pericolo per l’incolumità di chi, quotidianamente, è costretto ad attraversarla. In particolar modo nel tratto compreso tra il bivio Santa Lucia ed il centro abitato di San Pietro di Fiumara, il restringimento della carreggiata dovuto alle sterpaglie, le buche divenute ormai veri e propri crateri, le pozze d’acqua che ristagnano per giorni e giorni dopo le piogge, il cedimento di tratti di sede stradale verso valle, pongono l’incolumità degli automobilisti a serio rischio. Oltre, ovviamente, a rendere inaccessibili alcune abitazioni ai residenti. C’è da considerare inoltre che nelle aree di cui parliamo insistono dei siti di interesse turistico come Borgo Croce e Telesia Museum a San Roberto, che attraggono visitatori provenienti anche da fuori Provincia, che rimangono sconvolti dalla situazione in cui versa il collegamento a questi luoghi. È una situazione inaccettabile. Urge pertanto che l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria assuma i provvedimenti necessari per mettere in sicurezza il collegamento stradale così da garantire la sicurezza nella circolazione e scongiurare situazioni ben peggiori a quelle che stiamo denunciando». (rrc)

REGGIO CALABRIA – Dal 5 giugno tornano gli appuntamenti del Rhegium Julii

Tornano gli appuntamenti del Rhegium Julii. Giovedì 01 giugno, alle ore 10.30, presso la Biblioteca Gilda Trisolini di Palazzo Alvaro, alla presenza del sindaco ff della Città metropolitana di Reggio Calabria avv. Carmelo Versace, del magnifico Rettore dell’Università Mediterranea prof. Giuseppe Zimbalatti, del sindaco di Campo Calabro dott. Sandro Repaci, del sindaco di Bagnara, del sindaco di Santo Stefano d’Aspromonte e delle associazioni che supportano la manifestazione (Circolo tennis Rocco Polimeni, Comune di Reggio Calabria, Rotary club Reggio Calabria, Lions club Villa San Giovanni, Fai), si terrà la conferenza stampa di presentazione dei programmi d’intrattenimento estivi di giugno A las siete de la tarde (Alle sette della sera) e di luglio, agosto e settembre, i Caffè letterari.

A los siete de la tarde parteciperanno Gioacchino Criaco (il 5 giugno), Santo Gioffrè (12 giugno), Giuseppe Caridi (19 giugno) e Pietro Massimo Busetta (26 giugno). Gli appuntamenti dei Caffè letterari sono con Elena Kostioukovitch (3 luglio), Valentina Clemente (10 luglio), Roberto Napoletano (17 luglio), Viviano Verbaro (24 luglio), Giuseppe Soriero (31 luglio), Antonello Provenzale (7 agosto), Annarosa Macrì (14 agosto), Roberto Pazzi (21 agosto), Premio nazionale Rhegium julii (28 agosto) e Rosario Lo Bello (4 settembre). (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Sopralluogo della maggioranza nell’area dell’ex Isa

Sopralluogo nell’area dell’ex Isa, nei giorni scorsi, per dare il via alla progettazione del recupero conservativo di ciò che rimane degli immobili ad uso industriale dell’ex fabbrica, grazie al finanziamento Pnrr “Piani Integrati” della Città metropolitana: una progettazione che dovrà attendere l’esito delle prove per l’adeguamento sismico e il successivo adeguamento strutturale, atteso che il bene è vincolato e datato.

A visionare i capannoni dell’Immacolata i progettisti aggiudicatari della gara Invitalia, la società che dovrà eseguire prove e saggi sulle strutture, il responsabile ing. Ida Albanese, l’esperto Pnrr arch. Francesco Carpinelli e il tecnico comunale Giuseppe Sergi, con anche il sindaco Giusy Caminiti, il vicesindaco Ada Pavone e diversi rappresentati della maggioranza consiliare. La mattinata ha interessato anche Forte Beleno, l’altro sito oggetto di finanziamento Pui Pnrr, per il quale sono state attivate tutte le procedure e le interlocuzioni.

Due milioni e duecentomila euro è il finanziamento ottenuto, che dovrà portare alla restituzione alla città di un manufatto industriale che è atteso come segno tangibile di rigenerazione urbana, spazio e luogo di un’agorà che a Villa San Giovanni manca: questa è stata l’idea complessiva rappresentata ai progettisti, prima ancora che gli stessi potessero vedere i manufatti. Al centro del progetto sicuramente l’ex ciminiera, segno identificativo dell’area e del quartiere.

Questo intervento conservativo, tutto ancora da progettare, peraltro, dovrà essere armonizzato con un altro finanziamento, da poco più di un milione di euro, ottenuto a valere su un Pnrr per la demolizione della palazzina che ospitava gli uffici della fabbrica e la costruzione ex novo di un asilo nido comunale. Nei prossimi giorni, con decreto sindacale, si darà il via all’iter procedurale per la realizzazione dell’intervento nei tempi brevi richiesti dal Pnrr.

L’amministrazione comunale, nel confrontarsi con i progettisti al fine di trasferire un primo indirizzo rispetto all’area ex Isa, ha chiesto agli stessi di voler partecipare ad un incontro cui saranno invitati associazioni, movimenti, comitati e cittadini, al fine di recepire dalla viva voce della comunità aspettative ed esigenze che l’amministrazione vuole valutare prima di dare il suo ‘imprimatur’ all’opera. La richiesta è stata accolta favorevolmente dai progettisti e dopo il 10 giugno ci si incontrerà in sala Caracciolo, a Palazzo San Giovanni, per un confronto con la comunità.

«Quest’amministrazione, dal primo giorno – dicono sindaco, giunta e gruppo consiliare Città in movimento – ha assicurato che i capannoni industriali dell’ex Isa riqualificati saranno a servizio delle associazioni e dei villesi, perché in Città mancano luoghi di aggregazione e incontro, un salone polifunzionale, spazi per attività ed iniziative. Con la città l’amministrazione condividerà l’idea progettuale, come nello spirito di questa coalizione, sempre nel rispetto dei vincoli del finanziamento. Il nostro obiettivo, anche nel disegnare e realizzare le opere pubbliche, è dare indirizzo affinché ogni luogo diventi agorà e si armonizzi con il contesto attuale, valorizzando ciò che resta della memoria storica di questo paese». (rcc)

REGGIO CALABRIA – Torna il Festival “Miti Contemporanei”

Torna “Miti Contemporanei”, con un’iniziativa dedicata ai più piccoli: dall’1 all’11 giugno, il festival promosso da “Scena Nuda” aprirà la sua dodicesima edizione con il progetto teatrale “Donne nel tempo”, a cura di Teresa Timpano. Si tratta di tre performance, ospitate nell’area dell’Arco Vitrioli, alla Villa Comunale di Reggio Calabria, incentrate sulla vita di tre donne che hanno segnato profondamente la storia contemporanea.

Si parte con Rosa Parks, interpretata da Cristina Greco: il suo gesto, il rifiuto di cedere il posto in autobus ad un uomo bianco, ne fece un simbolo del Movimento per i diritti civili dei cittadini afro-americani d’America. La sua anima attivista, il suo percorso, saranno al centro della performance, che tratteggerà una delle figure più importanti della lotta nell’epoca della segregazione razziale.

Una donna che ha precorso i tempi sarà la seconda protagonista del festival: Caterina Tufarelli Palumbo – il cui ruolo sarà ricoperto da Sofia Lazzaro – la prima sindaca d’Italia, eletta a San Sosti (in provincia di Cosenza) nel 1946, a soli 24 anni.

Infine, la storia di Mileva Maríc Einstein – interpretata da Miriam Chilà – prima donna ad aver studiato fisica al politecnico di Zurigo e moglie di Albert Einstein, con il quale, secondo alcuni studiosi, avrebbe collaborato, per la stesura dei lavori sulla teoria della relatività.

Tre protagoniste contemporanee da far conoscere alle nuove generazioni, come portatrici di messaggi pedagogicamente costruttivi per i bambini (il target a cui si rivolgono le performance va dai 5 agli 11 anni). Gli spettacoli – ad ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria attraverso questo link – avranno inizio alle ore 18 e saranno così suddivisi: 1, 4, 6, 7, 11 giugno Rosa Parks; 2, 3, 5, 10, 11 giugno Caterina Tufarelli Palumbo; 8, 9, 10 giugno Mileva Maríc Einstein. Alla fine di ciascuna performance, della durata di 40 minuti, i piccoli spettatori potranno interagire con l’attrice e soddisfare le loro curiosità sulle storie appena ascoltate e sui personaggi.

“Donne nel tempo” è un progetto co-finanziato dal MiC Ministero Cultura; co-finanziato con risorse Psc Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso ”Produzione teatrale” della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”; realizzato con il sostegno del Comune di Reggio Calabria. (rrc)

GERACE (RC) – Ordine dei medici, importante corso di aggiornamento sul Covid

Si continua ancora a parlare di covid, ma questa volta dal punto di vista della prevenzione. Ed il corso di aggiornamento su “Prevenzione vaccinale e assistenza ai malati affetti da Sars-Cov-2”, organizzato dall’Ordine dei Medici della provincia di Reggio Calabria e svoltosi nella sala “Chiesa di San Francesco d’Assisi” di Gerace, ha, infatti, evidenziato la necessità di non abbassare la guardia rispetto a quella che è stata una vera e propria pandemia che ha messo in ginocchio il mondo intero.

«È importante ricordare che il covid, anche se meno pericoloso rispetto al passato, non è stato completamente debellato – ha evidenziato nel corso del suo intervento il presidente dell’Ordine, dottore Pasquale Veneziano – occorre sempre porre molta attenzione sulla prevenzione vaccinale e nel seguire tutti quei pazienti che, a distanza di tempo continuano ad avere delle sequele che debbono essere curate ancora per molto tempo. La presenza dell’Ordine dei Medici a Gerace rappresenta un ringraziamento a tutti coloro che proprio in questi luoghi e quindi in tutta la fascia ionica hanno operato con grande professionalità e spirito di sacrificio».

All’incontro erano presenti, oltre ai tantissimi medici che operano in zona, diversi studenti del Liceo Scientifico di Locri, proprio perché, come ha rimarcato lo stesso Presidente, «il messaggio di prevenzione vada diffuso anche ai ragazzi delle varie scuole».

Il presidente Veneziano ha inoltre ricordato come l’ospedale di Locri da qualche mese è diventato molto più sicuro perché al suo interno è stato istituito un vero e proprio servizio di Polizia, attivo 12 ore al giorno. «Questa decisione rende più sicura l’attività dei medici che, come si sa, lavorano in una situazione ad alto rischio, basta solo ricordare i numerosi episodi di violenza accaduti di recente. Diamo merito, quindi, alla direzione sanitaria per essersi impegnata a trovare una soluzione a questo grave problema».

Tornando al Corso di aggiornamento, il presidente Veneziano ha poi ricordato la divisione di Pneumologia dell’ospedale di Locri, diretta dal dottore Domenico Calabrò, che nel periodo del covid si è distinta riuscendo a fronteggiare la pandemia in tutto il territorio della ionica, tanto che la dottoressa Anna Maria Stanganelli, garante regionale della Salute, ha voluto dare un riconoscimento all’Ordine e, quindi, indirettamente a tutti coloro che hanno prestato servizio in quel periodo.

È stata poi la volta del direttore Soc di Pneumologia P.o. di Locri, dottore Domenico Calabrò, il quale ha ricordato non soltanto l’intensa collaborazione con l’Ordine dei medici nei quasi tre anni di pandemia ma anche con le diverse strutture italiane di pneumologia, allestendo, tra l’altro, nell’ospedale di Melito Porto Salvo, un reparto dedicato interamente alle problematiche conseguenti al covid.

«Abbiamo assistito i malati usando gli antivirali e con risultati davvero eccezionali – afferma il dottore Calabrò – perché agiscono all’interno del virus bloccando la replicazione, facendo si che tutti i pazienti a rischio di progressione di malattia potessero migliorare sensibilmente, allontanando i pericoli maggiori». Rispetto al Corso di aggiornamento, per il dottore Domenico Calabrò è stato molto utile perché tutti i medici coinvolti nell’assistenza a questo tipo di pazienti, nell’illustrare la propria esperienza acquisita durante la pandemia, «sono adesso pronti ad affrontare qualsiasi evenienza rispetto al covid».

Per il dottore Antonino Zema, libero professionista in Neurochirurgia e componente della Commissione regionale per la formazione e l’aggiornamento, la speranza è che non si verifichi mai più, in modo così eclatante, un problema di salute così grave.

«Nonostante la fine ufficiale della pandemia, certificata dalla Oms, occorre rispettare quelle regole basiche del vivere sociale, senza dimenticare quanto successo. Chiudiamo con il passato ma con un bagaglio d’esperienza enorme, una esperienza dal punto di vista medico-scientifica che servirà per curare altre patologie, compresi i tumori».

Infine la riflessione del vicepresidente dell’Ordine dei medici, dottore Giuseppe Zampogna, sintetica ma molto efficace.

«Questo convegno è utile per gli insegnamenti acquisiti nel corso della pandemia e dagli errori, quindi come concetto di “risk management”, possiamo prepararci ad eventuali insorgenze di future pandemie con l’augurio che non si manifestino». (rrc)

CITTANOVA (RC) – Per la cultura della biodiversità, verrà piantato l’albero di Falcone

In occasione della Giornata Internazionale per la Biodiversità, proclamata dalle Nazioni Unite per ricordare l’adozione nel 1992 dell’importante Convenzione per la Diversità Biologica, l’associazione Pro loco Pro Cittanova è lieta di annunciare una iniziativa di sensibilizzazione, prevista a Cittanova (Rc) per martedì 30 maggio 2023 ore 11:00, per celebrare la cultura della biodiversità.

L’evento, denominato “Un albero per il futuro” sposa il Progetto nazionale di educazione alla legalità ambientale promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e vede la messa a dimora dell’Albero di Falcone, una talea del Ficus macrophillacolumnarismagnoleides messa a disposizione dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità.
La manifestazione, con il patrocinio del Comune di Cittanova, vede il coinvolgimento dell’Unpli e la collaborazione delle associazioni Save your globe e Lyriks con il progetto Kepos il giardino delle meraviglie.

L’iniziativa è aperta alla cittadinanza e alle scuole e vede la partecipazione attiva dei bambini della Scuola dell’infanzia Paritaria “Padre Vincenzo Idà” che animeranno ila piantumazione con un’esibizione canora e con delle illustrazioni sul tema. Interverranno il Ten. Col. Giuseppe Micalizzi, Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Reggio Calabria; Francesco Cosentino, Sindaco di Cittanova; Filippo Capellupo, Presidente Unpli Calabria; Giovanna Denise Mammone, Presidente Pro loco Pro Cittanova; Rosario Previtera, Presidente Save your globe; Nino Cannatà, promotore per Lyriks del progetto Kepos – il Giardino delle Meraviglie. L’iniziativa concorre a sensibilizzare la cittadinanza e soprattutto i più giovani sull’importanza dell’impegno sociale e della salvaguardia ambientale nonché a diffondere gli obiettivi di Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, mettendo in atto l’Obiettivo 15: Vita sulla Terra che si occupa di proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità.

Il progetto nazionale di educazione alla legalità ambientale promosso dal Ministero della Transizione Ecologica punta alla realizzazione di un grande bosco diffuso formato dalle giovani piante messe a dimora e sarà visibile su un’apposita piattaforma web che monitorerà la crescita e lo stoccaggio di CO2.

È previsto inoltre un momento di interazione fra i relatori e i più giovani allo scopo di coinvolgere sull’importanza della biodiversità per scongiurare l’impatto che la mancanza di tutela della natura può avere sul clima, la sicurezza alimentare e sulla salute umana, con un focus sulle azioni che ogni giorno permettono di conservare, ripristinare e condividere equamente la natura e la miriade di benefici che la biodiversità fornisce agli esseri viventi. (rrc)