Una giornata storica a Paola, con la visita dell’Ufficio di presidente del Consiglio regionale della Calabria, al Santuario Regionale di San Francesco di Paola.
La delegazione regionale, composta dal presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini e dal consigliere regionale Graziano Di Natale, insieme al sindaco di Paola, Roberto Perrotta, sono stati accolti da Padre Francesco M. Trebisonda, che ha ribadito che «la giornata odierna porta in seno uno speciale primato: non credo, infatti, che in un passato recente o remoto della vita di questo Santuario Regionale i membri dell’Ufficio di Presidenza del
Dopo il saluto, i citati si sono recati presso la cappella del Santo per una preghiera comunitaria. I convenuti hanno poi potuto ammirare la Biblioteca antica del Santuario dove si sono susseguiti gli interventi in un dibattito cordiale e proficuo.
Il Padre Provinciale Trebisonda ha informato la delegazione del fatto che i Frati Minimi sono sempre presenti sul luogo da oltre 600 anni «come prolungamento delle braccia di s. Francesco.
«Infatti, nello spirito del “più calabrese dei Santi”, la nostra missione – ha detto – è quella di prestare un servizio umile e disinteressato non solo alla gente di Calabria ma anche a migliaia di turisti e pellegrini provenienti sia dal territorio nazionale ma anche dall’estero».
Il Padre Provinciale ha poi ringraziato l’on. Graziano di Natale, promotore dell’iniziativa, facendo riferimento alla passata legislatura che tanto aveva dato nei riguardi del Santuario.
«A nome mio e dei Frati – ha sottolineato Padre Trebisonda – vorrei rivolgere un ringraziamento speciale all’on. Graziano Di Natale che tanto si è prodigato per l’ottima riuscita del nostro evento che si mette in continuità con il passato politico di questa Regione e soprattutto con i Governi Regionali precedenti che hanno sempre guardato S. Francesco e il Santuario di Paola con particolari occhi di predilezione».
«In collaborazione con la Regione Calabria – ha aggiunto – tanto in passato è stato fatto qui in Santuario e tanto ancora bisogna fare, per potenziare questa eccellenza calabrese a cui inevitabilmente guarda tutto il mondo».
Il Padre Provinciale, sempre attento al sociale, ha tenuto ad evidenziare le diverse povertà del nostro territorio appellandosi alla delegazione di “mettersi in ascolto” dei più bisognosi, di eliminare le forme di assistenzialismo sterile e di “prendere a cuore la dignità dei poveri”.
«In questo momento – ne sono sicuro – tutta la regione – ha dichiarato il Correttore Provinciale dei Minini – guarda al Santuario di Paola. Da diversi giorni, i mass media, internet e i giornali, hanno dato notizia del nostro incontro. Tutti attendono una parola che sia risolutiva ad un adeguato rilancio turistico ed economico della Calabria: penso per es. all’opera da realizzare sullo Stretto di Messina, le strade sicure, le strutture ricettive, gli ospedali. Ma tutti attendono anche un “umanesimo più solidale” per questa terra, investita spesso da luci e da ombre e per la quale si sono spesi tanti uomini di buona volontà. Non posso non ricordare uomini e luoghi legati inscindibilmente a questo Santuario: in primis, la mamma di S. Francesco, Vienna da Fuscaldo; poi a seguire, s. Nicola Saggio da Longobardi, la Beata Elena Aiello e il ven. P. Bernardo Clausi di s. Sisto dei Valdesi».
«Chi viene al Santuario di Paola, carissimi amici – ha proseguito – rimane sempre sorpreso perché oltre allo spirito di Francesco che aleggia ancora in mezzo a noi trova anche una “Calabria in miniatura”: arte e natura, fede e devozione, tradizioni e storia, cultura e leggende. Assieme a voi, dal luogo più sacro della Regione intendo lanciare un messaggio di speranza perché la Calabria di Francesco – che è pure la nostra – non è solo corruzione ma è anche l’acqua limpida del suo torrente che lava e disseta; la nostra terra non è solo ‘ndrangheta ma è anche la charitas di Francesco che purifica e rinnova».
«La nostra Calabria – ha aggiunto – non è solo degrado e povertà ma è rappresentata anche dai monti di Francesco che ci avvolgono e ci lusingano; la nostra terra non è solo disoccupazione e assistenzialismo ma è anche il silenzio mistico di una grotta, da cui Francesco ogni giorno ci interroga; non siamo solo disagio giovanile ma anche il mare azzurro di Francesco che alimenta in noi il desiderio di Dio».
«Il Santuario Regionale di Paola – ha concluso Padre Trebisonda – vuole continuare a promuovere il vero volto della Calabria ed essere degna immagine dell’indole bella di tutti i calabresi. L’emergenza sanitaria legata al covid-19 sta aprendo dinanzi a noi una nuova epoca fatta di tanti scenari: progredendo di bene in meglio e con l’aiuto di s. Francesco, aiutateci a dare un volto nuovo alla nostra terra, madre feconda di santi e di uomini nuovi».
Il Presidente Tallini ha riferito che la strada dell’Ufficio di Presidenza è sempre attento alle dinamiche sociali della Regione Calabria e che per quanto riguarda il Santuario continuerà ad impegnarsi per promuovere e valorizzare il luogo «quale sito di straordinaria bellezza culturale e architettonica, fonte di spiritualità per tutti i calabresi e non solo».
Si sono susseguiti, poi, altri interventi, tra cui quello del consigliere Di Natale, che ha sottolineato «l’importanza culturale del nostro Santuario, quale patrimonio universale artistico-culturale e fonte di spiritualità per chi ricerca fede e risposte divine».
La delegazione ha poi visitato i luoghi sacri del Santuario e vissuto un momento di pranzo conviviale. (gsp)