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PILLOLE DI PREVIDENZA / Ugo Bianco: Assistenza agli anziani, debutta la prestazione universale

PILLOLE DI PREVIDENZA / Ugo Bianco: Assistenza agli anziani, debutta la prestazione universale

di UGO BIANCOA partire dal 2 gennaio 2025, l’Inps ha introdotto in via sperimentale la “Prestazione Universale”. Una misura economica dedicata agli ultraottantenni con bisogni assistenziali gravissimi. Istituita con l’articolo 34 del decreto legislativo 29/2024, integra l’indennità di accompagnamento (Quota fissa), con una somma di 850 euro mensili (Quota integrativa), allo scopo di coprire i costi per servizi di assistenza.

Queste spese includono, ad esempio, la remunerazione del lavoro di cura ed assistenza prestato da lavoratori domestici, con mansioni di assistenza alla persona ai sensi dell’articolo 51 del decreto legislativo n. 81/2015. Possono comprendere anche le prestazioni assistenziali fornite da imprese e professionisti qualificati nel settore dell’assistenza sociale non residenziale. L’intero sostegno ammonta a 1.382 euro mensili. L’attuazione sarà valida per tutto il biennio 2025-2026, con un controllo costante da parte dell’Istituto per monitorare eventuali scostamenti tra il numero di domande presentate e le risorse disponibili.

Quali sono le condizioni di accesso?

Per usufruirne, la persona anziana, non autosufficiente, deve soddisfare le seguenti condizioni: avere compiuto almeno 80 anni; essere in stato di bisogno assistenziale gravissimo, valutato dall’Inps, sulla base delle informazioni sanitarie disponibili nei propri archivi e delle indicazioni date dalla commissione tecnico-scientifica di cui al D.M. n. 155/2024; possedere un Isee socio-sanitario ordinario non superiore a 6.000 euro ed in corso di validità; essere titolari dell’indennità di accompagnamento (articolo 1, comma 1, legge 18/1980).

Con il messaggio n. 4490 del 30 dicembre 2024, l’Inps chiarisce che il criterio di valutazione del punto 2 tengono conto di due requisiti: Sanitario, consistente nella “Valutazione della Disabilità Gravissima”, stabilita su precisi parametri tecnici, previste dall’articolo 3 comma 2 del decreto interministeriale 26 settembre 2016, così descritti: persone in coma, stato vegetativo (SV) o stato di minima coscienza (SMC) e con un punteggio nella scala Glasgow Coma Scale (GCS) < =10;  soggetti che necessitano di ventilazione meccanica assistita o non invasiva continuativa (24/7); pazienti con demenza grave o gravissima con punteggio sulla scala Clinical Dementia Rating Scale (CDRS) > = 4; individui con lesioni fra C0 e C5, di qualsiasi natura, classificate come grado A o B sulla scala ASIA Impairment Scale (AIS); Nel caso di esiti asimmetrici, entrambe le lateralità devono essere valutate con lesioni di grado A o B; soggetti con patologie neurologiche o muscolari che presentano un bilancio muscolare complessivo < = 1 ai 4 arti secondo la scala Medical Research Council (MRC), oppure con punteggio di disabilità > = 9 sulla scala Expanded Disability Status Scale (EDSS) o in stadio 5 della scala Hoehn e Yahr mod; persone con grave deficit visivi totale o con un residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuali correzioni o con residuo perimetrico binoculare inferiore al 10 % e ipocusia, a prescindere dall’epoca di insorgenza, pari o superiore a 90 decibel HTL di media fra le frequenze 500, 1000, 2000 hertz nell’orecchio migliore;  individui con spettro autistico livello 3 secondo il DSM-5; diagnosi di ritardo mentale grave o profondo secondo la classificazione DSM-5, con QI < = 34 e punteggio < = 8 sulla scala Lapmer (Level of Activity in Profound/Severe Mental Retardation;  qualsiasi altra situazione in cui è necessaria l’assistenza continua ed il monitoraggio 24 ore su 24, sette giorni su sette, per bisogni complessi derivanti dalle gravi condizioni psicofisiche. 

In ogni caso deve considerarsi “persona con disabilità gravissima” chi necessita di assistenza continua 24 ore su 24, a volte prestata anche da più persone contemporaneamente, l’interruzione della quale, anche per un periodo molto breve, può portare a complicazioni gravi o anche alla morte. Ai fini della valutazione si deve fare riferimento alla documentazione a disposizione dell’interessato in relazione alla tipologia di supporto in corso di erogazione da parte delle strutture pubbliche, come individuata e classificata nelle citate indicazioni della commissione tecnico-scientifica. 

Sociale: Ai fini della valutazione del requisito sociale si deve considerare la situazione familiare e assistenziale della persona con disabilità, seguendo lo schema, a forma di questionario, contenuto nel messaggio citato. Il punteggio complessivo non deve essere inferiore a 8. 

Ai fini del riconoscimento del livello di bisogno assistenziale gravissimo, devono, pertanto, risultare soddisfatti entrambi i requisiti, ossia la sussistenza della disabilità di livello gravissimo e la sussistenza di un bisogno assistenziale con valore almeno di 8. 

Come avviene l’accertamento della prestazione? 

L’accertamento è a cura del Centro Medico Legale Inps sulla base delle informazioni sanitarie contenute nei propri archivi, oltre alla documentazione allegata alla domanda, secondo le modalità previste dall’art. 29-ter del decreto-legge 16 luglio 2020 n. 76, modificato dalla legge 11 settembre 2020 n. 120. 

Come viene comunicato l’esito della richiesta?

Il Centro Medico Legale, qualora la documentazione fornita risultasse insufficiente, richiede al cittadino un’integrazione necessaria per la verifica sanitaria. Successivamente, il verbale viene inviato insieme a una lettera che informa sull’esito della valutazione: il riconoscimento o meno del bisogno assistenziale gravissimo e l’accoglimento o il rigetto della domanda. In caso di esito positivo, il beneficiario riceve anche la lettera di liquidazione della prestazione.

Come si presenta la domanda?

La domanda deve essere presentata esclusivamente online a partire dal primo giorno del mese in cui si compie l’età di 80 anni, come previsto dalla normativa. È necessario accedere al portale INPS, nella sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” sul sito ufficiale www.inps.it. Il percorso da seguire è: “Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Vedi tutti”.

Dopo essersi autenticati con una delle identità digitali riconosciute (Spid livello 2 o superiore, Cie 3.0, Cns o eIDAS), occorre selezionare “Decreto Anziani – Prestazione Universale (art. 34 e ss. Dlgs 29/2024)”. In alternativa, è possibile avvalersi del supporto degli Istituti di patronato.

La domanda può essere presentata nel periodo di sperimentazione, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, e, in caso di accoglimento, la prestazione sarà erogata a partire dal mese di presentazione fino alla fine del periodo di sperimentazione, purché siano rispettati tutti i requisiti richiesti. (ub)

[Ugo Bianco è Presidente dell’Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Calabria]

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