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PILLOLE DI PREVIDENZA / Ugo Bianco: I ciechi civili

PILLOLE DI PREVIDENZA / Ugo Bianco: I ciechi civili

di UGO BIANCOLa tutela dei cittadini affetti da cecità totale e parziale rappresenta per l’Inps una fondamentale attività di sostegno economico alla disabilità. Secondo il rapporto Istat “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari in Italia e nell’Unione Europea” del 2019 le gravi patologie visive colpiscono mediamente il 2,1% della popolazione UE dai 15 anni in poi. Dai 65 anni si arriva al 5,6%, mentre dai 75 anni in su è 8,7%. In Italia la platea dei non vedenti gravi rispecchia l’andamento dell’Europa.

Dai 15 anni è 1,9% della popolazione, mentre si sale al 5 % per gli over 65. Chi ha più dei 75 anni si attesta all’8% sul totale. Per quanto riguarda la limitazione moderata della vista siamo al 16,7% dopo i 15 anni, al 28,80% per gli ultra 65enni ed il 33,9% per gli over 75. Dalla lettura di questi dati si comprende una sensibile diffusione del problema in tutta la popolazione. Motivo per cui la ricerca sanitaria è da sempre impegnata nello studio di nuove tecniche, capaci di minimizzare le difficoltà di deambulazione. In ogni caso di deficit visivo deve riferirsi a cause congenite o sopravvenute, non generate da guerra o da infortunio sul lavoro o servizio. La legge 138 del 3 aprile 2001 ha stabilito quali sono le varie categorie di ciechi civili: 

   Per accedere alle prestazioni economiche commisurate al grado di cecità occorre possedere il riconoscimento sanitario dalla competente commissione medica, oltre ai requisiti amministrativi richiesti dalla normativa vigente. A tal fine, il minorato deve inoltrare domanda on line mediante il sito internet dell’Inps, previo rilascio del certificato (Mod. C) a cura del medico certificatore.

Quali sono i benefici economici? 

La pensione ai ciechi assoluti

Il riconoscimento della “cecità assoluta” prevede     l’erogazione di una prestazione economica dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. L’importo mensile è di € 339,48 per i ciechi non ricoverati è di € 313,91 per quelli ricoverati. Spetta per 13 mensilità ai soggetti di maggiore età, a condizione che il reddito personale annuale sia inferiori ai limiti stabiliti. Per il 2023 è pari a € 17.920,00 lorde. Inoltre, necessita essere italiano, cittadino UE con l’iscrizione all’anagrafe del comune di residenza o extracomunitario con il permesso di soggiorno di almeno un anno (art. 41 TU immigrazione). Per tutti la residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.

La pensione ai ciechi civili parziali (c.d. ventesimisti)

Anche per il riconoscimento della “cecità parziale” è prevista l’erogazione di una prestazione economica. La decorrenza, anche in questo caso, è dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. L’importo erogato è di € 313,91, liquidato ai soggetti di maggiore età, a condizione che il reddito personale sia inferiori ai limiti stabiliti annualmente. Per il 2023 è pari a € 17.920,00 lorde. Ovviamente essere italiano, cittadino UE con l’iscrizione all’anagrafe del comune di residenza o extracomunitario con il permesso di soggiorno di almeno un anno (art. 41 TU immigrazione). Tutti con la residenza stabile e abituale sul territorio nazionale. (ub)

[Ugo Bianco è presidente dell’Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Calabria]

 

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