Oggi pomeriggio, a Portigliola, alle 18.30, al Teatro Greco Romano, in scena la pirotecnica commedia Aulularia di Plauto.
Lo spettacolo, che rientra nell’ambito del Festival del Teatro Classico “Tra Mito e Storia”, è con Massimo Venturiello, Massimo Boncompagni, Simone Càstano, Fabrizio Careddu e Ludovico Röhl per la regia di Cristiano Roccamo.
Aulularia è una delle commedie che più ha influenzato il teatro seicentesco e il cinema moderno, un’opera straordinaria alla quale devono moltissimo L’Avaro di Molière e il film di Totò 47 morto che parla.
È la storia di Euclione, anziano ateniese che trova una pentola d’oro dalla quale non vuole più separarsi per timore che qualcuno gliela possa sottrarre proprio nelle stesse ore in cui il ricco Megadoro gli chiede in sposa la figlia Fedria. L’affare tra i due anziani sembra cosa fatta, se non fosse che il destino beffardo e la forza dell’amore si mettono di traverso rispetto all’accordo dei due, inserendo a forza nell’equazione il nipote di Megadoro, Liconide, segretamente innamorato di Fedria all’insaputa dello zio.
L’Aulularia messa in scena dalla rilettura di Roccamo, che gode dei costumi di Gloria Fabbri e della scenografia di Matteo Soltanto, è un omaggio alla storia della commedia occidentale, in cui gli uomini interpretano anche anche i personaggi femminili e in cui all’Euclione plautino si mescoleranno i caratteri dello Shylock di Shakespeare, dell’Arpagone di Molière, del Fazio dell’Ariosto e di tanti altri avari del mondo antico.
Una messa in scena senza tempo nella quale si muoveranno intrecci comici e il cinismo tipico della moderna “stand up comedy” che assicureranno al pubblico il più sano dei divertimenti. (rrc)