La proroga del Decreto Calabria è legge. La Camera, infatti, ha dato il via libera al provvedimento che consente, per un anno, il prolungamento della norma per la sanità calabrese fino al 31 dicembre 2024.
Nel dettaglio, vengono prorogati i contratti del personale Agenas a supporto della struttura commissariale, la possibilità di far ricorso ad Azienda Zero e alla Stazione unica appaltante per gli appalti, c’è lo stop al blocco delle procedure esecutive nei confronti degli enti del servizio sanitario calabrese, circa 58 milioni di euro per l’edilizia sanitaria e poi la norma sui vertici aziendali.
Come spiegato dal commissario ad acta e presidente della Regione, Roberto Occhiuto, con la proroga «saranno salvaguardate le unità di personale con contratto di lavoro flessibile in servizio alla data di entrata in vigore della legge e si stabilisce, come già accaduto in passato, una nuova scadenza per la conferma dei commissari straordinari a 60 giorni dalla data di entrata in vigore della norma di proroga».
«Con l’approvazione del medesimo emendamento – ha spiegato ancora – vengono inoltre sbloccati 58 milioni di euro di risorse ex articolo 20 della legge 11 marzo 1988, che saranno quindi immediatamesntr disponibili. I fondi saranno 19,4 milioni di euro per il 2024 e di 38,6 milioni di euro per il 2025, e saranno destinati, ad esempio, al finanziamento delle varianti progettuali relativi ai lavori per la realizzazione degli ospedali della Sibaritide, di Vibo Valentia, di Catanzaro e di Gioia Tauro».
Una proroga indispensabile «che ci permetterà – ha detto ancora Occhiuto – nel prossimo anno di continuare ad agire in modo preciso e spedito avendo come unico obiettivo quello di ristrutturare dalle fondamenta la sanità della Calabria per garantire alle nostre comunità servizi all’altezza e il diritto alla cura».