Sono passati 3 mesi dalla Seconda Marcia Mondiale Per la Pace e la Nonviolenza, e ad Arghillà, a Piazza dell’Integrazione, è stata posata la targa ricordo dell’evento.
Una piccola iniziativa che suggella l’impegno profuso, dove il Comitato di Quartiere di Arghillà e il Coordinamento del Dialogo interreligioso hanno accolto una piccola rappresentanza delle Associazioni aderenti, per l’apposizione della targa in ricordo della tappa, sulla quale si legge In cammino per i diritti sociali, per la giustizia sociale e ambientale.
Non c’è pace senza giustizia sociale e la cura per le zone e i soggetti svantaggiati deve essere l’obiettivo di un’azione comune e costante, di una vera e attiva presenza, come insegna l’esempio del grande intellettuale Umberto Zanotti Bianco che, andando ad Africo, nel cuore dell’Aspromonte, agli inizi del Novecento, lì piantò la sua tenda e operò per la “perduta gente”.
La targa apposta è, infatti, un piccolo e significativo simbolo di questa volontà e degli obiettivi di quanti si sono riconosciuti in questo progetto e vogliono ancora segnare con la loro azione il futuro che possiamo costruire insieme.
Il Comitato Promotore della Seconda Marcia Mondiale chiede di attuare rapidamente il Trattato di proibizione delle armi nucleari, per liberare le risorse destinate alla distruzione e porle al servizio di bisogni umani primari; rifondare le Nazioni Unite con la partecipazione della società civile, democratizzarne il Consiglio di Sicurezza da trasformare in Consiglio Mondiale per la Pace, e creare un Consiglio di Sicurezza Ambientale ed Economica; costruire sul pianeta le condizioni d uno sviluppo veramente sostenibile; superare ogni forma di discriminazione; adottare la Nonviolenza come nuova cultura, e la Nonviolenza attiva quale metodo d’azione. (rrc)