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REGGIO – Al via fase di co-progettazione di “Fermenti in Comune”

Reggio Calabria

Al via la fase di co-progettazione di Fermenti in Comune, il progetto promosso da Anci e finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale sui fronti delle politiche giovanili e del rilancio del territorio, a cui ha aderito il Comune di Reggio Calabria, guidato da Giuseppe Falcomatà.

Un’azione a cui l’amministrazione comunale ha aderito con grande convinzione, nella consapevolezza che dall’attuale fase di crisi generata dalla grave emergenza pandemica, si possa uscire anche grazie ad una decisa accelerazione sul terreno del protagonismo e dell’impegno civile.

Di questo si è detta convinta l’assessore alle Politiche giovanili, Giuggi Palmenta, evidenziando che «il bando Fermenti in Comune rappresenta per la nostra città un’opportunità di grande rilievo, perché ci consente di rafforzare quell’indirizzo programmatico, fortemente voluto dall’amministrazione Falcomatà, che guarda in modo specifico allo sviluppo locale attraverso azioni positive, innovazione e progettualità giovanile».

«Siamo fermamente convinti – ha proseguito l’assessore Palmenta – che la fase di ripartenza post Covid, in particolare nel nostro territorio, debba avere nella partecipazione e nel rilancio di un forte sentimento identitario, i suoi principali motori».

L’apertura delle buste è avvenuta la scorsa settimana e a breve prenderà il via la fase di coprogettazione che vedrà lo sviluppo del progetto vero e proprio. Fermenti in Comune offre uno spazio davvero ampio e articolato di intervento, «abbracciando temi strategici per lo sviluppo – ha sottolineato l’assessore – racchiusi in cinque sfide cruciali quali l’uguaglianza per tutti i generi, con proposte che puntino all’eliminazione delle discriminazioni, della violenza e delle pratiche dannose e che abbiano come focus il riconoscimento di pari diritti per tutti; l’inclusione e la partecipazione, con azioni mirate alla piena inclusione e partecipazione dei giovani nel tessuto sociale, economico e culturale del paese in tutti i livelli territoriali; la formazione e la cultura, con progetti che mirino alla realizzazione di sviluppo e crescita delle competenze dei giovani e che investano l’intero perimetro della vita collettiva; l’ambiente e il territorio, con idee per la tutela dell’ambiente in tutte le sue sfaccettature; l’autonomia, il welfare, il benessere e la salute, con iniziative per migliorare le condizioni di vita che abbiano come focus l’autonomia economica e sostanziale per i giovani, investendo gli ambiti di benessere e salute». (rrc)

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