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REGGIO – Falcomatà al Foyer del Cilea: «Reggio città dei diritti»

Nella giornata di ieri, a Reggio, nel foyer del Teatro “Francesco Cilea”, è andato in scena lo spettacolo Il principe azzurro non esiste, opera  diretta da Gabriella Cutrupi per la regia di Giovanni Battista Gangemi e promossa dalla Commissione Pari Opportunità della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Presenti, alla manifestazione, il sindaco Giuseppe Falcomatàvicesindaco di Palazzo Alvaro, Riccardo Mauro, e l’Assessore comunale Irene Calabrò, testimonianza concreta del sostegno che gli enti dirimpettai di Piazza Italia stanno dando al Pride in programma per la giornata di sabato.

«La nostra amministrazione – ha dichiarato il sindaco Falcomatà in apertura della performance teatrale – mette al centro le persone in quanto tali, a prescindere dagli orientamenti sessuali, religiosi, politici e senza, soprattutto, fare distinzioni di razza, ammesso che possa esisterne una diversa da quella umana».

«Questo – ha proseguito il sindaco Falcomatà – non è solo un semplice spettacolo teatrale in vista dell’avvicinamento della marcia del Pride, è un ulteriore tassello del puzzle di idea di città che stiamo costruendo e sulla quale stiamo lavorando. Una città che mette al centro le persone in quanto tali, fuori da etichette e schemi, applicando i principi della Costituzione italiana». 

«Il nostro compito – ha spiegato il sindaco Falcomatà – è quello di dare un’anima a questa città, farla essere rappresentativa nel campo dei diritti sapendo di poter aggiungere senza limitare o togliere niente agli altri».

In questo senso, l’inquilino di Palazzo Alvaro e Palazzo San Giorgio ha sottolineato la scelta precisa delle sue amministrazioni: «Abbiamo anticipato alcune delle riforme legislative nazionali che c’hanno messo mesi e mesi prima d’essere approvate. Ricordo l’istituzione del Registro delle unioni civili o quello per il Testamento biologico. Abbiamo puntato sull’affermazione di questi principi in momenti in cui poteva essere più facile dire “non ce la facciamo”».

Così, il sindaco si è soffermato sui concetti di «Reggio città dei diritti» e «Reggio città dell’accoglienza e dell’integrazione», rimarcando un’altra decisione fortemente caratterizzante delle sue giunte: «Grazie anche al sostegno del vicesindaco Mauro, la Città metropolitana ha approvato una mozione che prende posizione rispetto a quella follia che è la legge Pillon».

Sottolineando, poi, il lavoro dell’Assessore comunale Irene Calabrò, il primo cittadino è tornato a parlare dell’opera teatrale “Il principe azzurro non esiste” dicendo che «noi diamo un’identità precisa alle cose e metterci dentro un aspetto culturale non è affatto marginale, ma è forse la forza motrice principale».

«Tutte le battaglie – ha concluso Falcomatà – si vincono se si combattono nella piena convinzione e consapevolezza del senso culturale che c’è dietro quelle lotte. Un tempo, sugli spazi del teatro “Cilea”, era incisa una frase: L’arte rivela ai cuori ciò che nessuna scienza rivela alle menti. Credo sia la sintesi migliore di quello che stiamo facendo oggi. E siccome noi siamo fatti di testa e soprattutto di cuore, in politica dobbiamo affermare il sentimento sul risentimento. Sono certo che questo sia il significato logico della nostra presenza qui ed al Pride di sabato prossimo». (rrc)

 

 

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