Questo pomeriggio, a Reggio, alle 16.00, all’Aula A3 del Dipartimento di Architettura, il seminario L’architettura dei mondi ultra-terreni della Divina Commedia.
Dopo i saluti di Marcello Zimbone, Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Ottavio Amaro, direttore generale dell’Università Mediterranea e di Adolfo Santini, direttore del Dipartimento di Architettura e Territorio, introduce Ettore Rocca, prof. di Estetica.
Relaziona Vincenzo Vespri, Università di Firenze.
Cercare di capire come Dante immaginava il mondo ultraterreno può aiutare a capire meglio sia la Divina Commedia, sia la cosmologia medievale. Per ciò che concerne l’Inferno, saranno considerate la disputa tra Manetti e Vellutello sulla sostenibilità architettonica dell’Inferno e le celeberrime lezioni di un giovane Galileo Galilei sull’argomento. Si sottolineerà come questa discussione letteraria abbia sicuramente contribuito alla teoria dei gravi successivamente formulata dallo stesso Galilei.
Dopo una veloce trattazione del Purgatorio, sarà esaminata la costruzione architettonica del Paradiso, molto più intrigante delle altre, che sembra richiedere de facto l’uso di geometrie non euclidee.