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REGGIO – Le Muse hanno ricordato Gaetano Arconti, giovane degli anni ’50 che ha amato la Calabria

Le Muse hanno ricordato Gaetano Arconti, giovane degli anni '50 che ha amato la Calabria

L’Associazione Culturale Le Muse di Reggio Calabria, ha dedicato il suo ultimo incontro a Gaetano Arconti, giovane degli anni ’50 che ha amato la Calabria.

Il presidente Muse, prof. Giuseppe Livoti, in apertura di manifestazione ha ribadito come «è atto dovuto dei sodalizi culturali ogni tanto dedicare degli incontri a chi nel recente passato ha amato la Calabria e lo ha fatto con la sua attività che nonostante la non presenza fisica fa rimanere il segno, il percorso di un tracciato».

La dott.ssa Antonia Rita Arconti, Funz. Curatore Beni Culturali Sovrintendenza Capitolina Roma e figlia del calabrese illustre ha ricordato la  figura del padre nato nella provincia di Reggio Calabria, a Saline di Montebello Jonico nel 1935, all’età di circa tre anni viene portato dalla famiglia a Gallico, frazione della stessa Reggio, dove ha vissuto fino al 1972, data del definitivo trasferimento a Roma. Di umili origini – il padre Giovanni era contadino, la madre Filippa casalinga dedita alla crescita dei sei figli – dimostra già da piccolo una curiosità intellettuale vivace e vorace, nutrita, da ragazzo, grazie alla presenza in paese della colta comunità di gesuiti insediatasi nel Santuario locale di Santa Maria delle Grazie e dagli stimoli culturali offerti dal parroco illuminato della chiesa di San Biagio, Don Fortugno.

Diplomatosi geometra, si sposa a 23 anni divenendo genitore, poco dopo, del primo dei suoi 4 figli. Tralascia gli studi universitari per dedicarsi al lavoro, prima come geometra con i “cantieri scuola” poi, dal 1960, in ferrovia dove entra, tramite concorso, come conduttore addetto ai controlli sui treni viaggiatori. Da quel momento abbraccia l’attività sindacale ottenendo presto ampio consenso e facendosi notare all’interno del Saufi (Sindacato Autonomo Unificato Ferrovieri Italiani) a partire dalla sede di Villa San Giovanni dove presta servizio. Per voto dei ferrovieri, nel 1971 ottiene, a soli 37 anni, l’importante incarico che rappresenterà la svolta della sua vita: entra, come consigliere, nel Consiglio di Amministrazione dell’Ente Ferrovie dello Stato, mantenendo tale carica fino al 1980, quando, dopo la riforma delle F.S, viene cancellata la figura del rappresentante eletto dai ferrovieri.

Per via del nuovo lavoro, nel 1972, con la famiglia ci trasferimmo con la mamma e i miei tre fratelli a Roma ed ancora, conclude la figlia ho in mente il giorno della partenza con la macchina del tempo una 850 Fiat, macchina tipica della famiglia italiana. Il dott. Mario Miniaci – Presidente della Fondazione NC che oggi continua l’attività di Arconti tramite aiuti e progetti , ha evidenziato che Gaetano Arconti è stato un sindacalista della Cisl attivo nel settore trasporti dove ha ricoperto importanti incarichi di responsabilità di rilievo nazionale, quali, tra tutti, membro del Consiglio di Amministrazione delle Ferrovie dello Stato e Segretario Generale della Fit Cisl. Terminato l’impegno nel sindacato, ha assunto diversi ruoli fino alla designazione quale Presidente della Fondazione Bnc (Banca Nazionale delle Comunicazioni) a seguito della creazione delle Fondazioni Bancarie con la riforma Amato delle Banche di Diritto Pubblico.

All’interno della Fondazione, ha favorito i progetti orientati al sociale, alla cultura, al recupero di beni artistici e archeologici, all’ambito medico e alla ricerca nel campo dei trasporti. La sfera di azione della Fondazione BNC (ora Fondazione NC) si è estesa sotto Arconti sia al contesto nazionale sia a quello specifico della sua Calabria, tra l’altro con progetti eticamente mirati alla promozione della cultura della legalità. Alcune risorse nel tempo li abbiamo destinate anche in progetti a favore di paesi in via di sviluppo (Madagascar ed Ecuador) o ancora la creazione l’ambulatorio di medicina solidale che è attiva a Reggio Calabria proprio per suo volere.

Sia durante l’attività nel Consiglio di Amministrazione sia in veste di Presidente della Fondazione, si è sempre prodigato affinché la Calabria fosse oggetto di progetti mirati per favorirne sviluppo, servizi sociali ed uscita dalla cultura della criminalità. Importante durante il primo consiglio di Amministrazione l’apertura della questione sulla necessità della creazione di un tunnel sotterraneo dove far passare i binari ferroviari che a Reggio Calabria tagliavano bruscamente la città dal suo mare, ponendo le basi per la successiva realizzazione della via Marina.  In quella consiliatura sostiene pure la costruzione delle Officine grandi Riparazioni (Ogr) di Saline ioniche. Nel 1983, un’altra importante svolta: gli viene affidato l’incarico dalla Cisl di costruire l’accorpamento di tutti i settori dei trasporti (ferrovie, porti, aeroporti, navi, strade, autostrade e servizi ausiliari), da cui è nata la Fit Cisl, di cui Arconti è Segretario Generale per molti anni a partire dal 1984.

Chiusa l’esperienza sindacale, rientra in azienda come assistente dell’Amministratore Delegato delle FS, facendo parte da quel momento di commissioni di studio riguardanti la riorganizzazione dell’azienda. Nel 1993 diventa Presidente della Fondazione BNC dove, tra le altre innumerevoli iniziative, propone la costituzione di un istituto di Studi, Ricerche e Formazione dei Trasporti (ISFORT) ancora oggi pienamente attivo. E l’attuale presidente il dott. Marco Romani – Amministratore Delicato di Isfort S.P.A si è soffermato sulla figura visionaria di Arconti, tanto da avere inventato dal nulla, un sistema di rilevazione ancora oggi applicato denominato Audiomob ovvero un prodotto che si presta ad utili applicazioni sia nelle dimensioni nazionali/regionali che in quelle locali che restituisce un quadro particolareggiato degli spostamenti degli individui (lunghezza e tempo di percorrenza, origine e destinazione, motivazione, sistematicità, mezzo di trasporto utilizzato, ecc.) e dei fattori critici che incrementano o deprimono l’uso dei diversi modi di trasporto. 

Il patrimonio informativo che ne deriva, insieme alla possibilità di attivare – con la medesima rilevazione – survey modulari su specifiche esigenze locali (conoscenza/percezione/valutazione di misure volte al miglioramento della mobilità urbana), fanno dell’Audimob uno strumento prezioso di supporto al policy maker della mobilità locale, soprattutto per chi vuole correttamente porsi il problema di come leggere e soddisfare bisogni ed esigenze degli utenti.

Importante per il dott. Lino Caserta, direttore Ace – Medicina Solidale l’avere istituito un Ambulatorio di Medicina Solidale come l’Ace che oggi a Pellaro ed a Arghillà permette ed ha permesso la prevenzione e la salvaguardia della salute creando così dei veri e propri parchi diffusi del benessere, una alleanza con ambiente, oppure avendomi anche dato la possibilità a suo tempo di fare degli studi epidemiologici per i problemi al fegato. Studi finanziati a suo tempo che ha avuto nel 2005 esiti scientifici internazionali importantissimi ha detto fermamente Caserta.

Per il dott. Santo Gioffrè, medico e scrittore, Arconti ha nutrito una grande passione per la speculazione, spaziando dalla filosofia alla scienza, dalla storia alla politica, dimostrandosi grande conversatore in grado di affascinare quanti lo hanno conosciuto e affiancato, parenti, amici, colleghi, il pubblico dei suoi comizi, capace di mantenere sempre un atteggiamento umile, equilibrato e condito da autoironia.

«Un giovane degli anni ’50 – ha concluso mons. Denisi – giovane uomo del popolo che amava gli ultimi e che trovava nella religione e della Chiesa uno spirito nuovo ed uno stile di vita autentico così come appreso a suo tempo nella chiesa di San Biagio di Gallico luogo autentico di formazione». (rrc)

 

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