Antonino Minicuci, consigliere comunale e già candidato a sindaco di Reggio Calabria, ha ribadito «l’assoluta necessità per l’amministrazione comunale di dotarsi della Commissione Speciale permanente per il controllo della ragioneria».
«Ricordo che si tratta di un obbligo pr il Comune– ha detto Minicuci – secondo quanto stabilito dall’art. 18 del regolamento comunale, all’istituzione e formazione delle commissioni consiliari. Tale commissione è prevista dallo statuto dell’ente all’art. 42, ultimo comma. Si approva una norma fondamentale per il Comune ai fini della trasparenza ma non la si applica, fatto paradossale».
«La presidenza di questa Commissione Speciale – ha detto ancora –spetta alla minoranza, peccato però che l’amministrazione Falcomatà non ha mai provveduto ad istituirla impedendoci così di svolgere un lavoro di verifica essenziale. A nome di tutta l’opposizione, non posso che nascondere la preoccupazione. Non vorremmo che il sindaco Giuseppe Falcomatà e l’Amministrazione rifuggano dai loro obblighi per la volontà di nascondere (all’opposizione e a tutti i cittadini) la verità sulla situazione economico-finanziaria e sui conti del Comune».
«Questo tipo di commissione – ha spiegato Minicuci – ha il compito fondamentale di verificare la trasparenza di tutti gli appalti, le fatture emesse e ricevute dall’amministrazione comunale, se tutti i documenti riferibili alla gestione finanziaria dell’ente sono in regola e se tutte le fatture per servizi svolti, ad esempio nel servizio nettezza urbana, siano stati controllati correttamente da chi è preposto a farlo».
«Così facendo – ha sottolineato con amarezza Minicuci – Palazzo San Giorgio amministra, senza la dovuta trasparenza, nei confronti dei cittadini. Per queste ragioni ho deciso di presentare una proposta di iniziativa consiliare, così da stimolare l’amministrazione a tenere un consiglio comunale sui temi in oggetto. Bisognerà chiarire, una volta per tutto e alla luce del sole, per quale motivo non si vuole istituire con la Commissione Speciale permanente per il controllo della ragioneria». (rrc)