Si è svolta, a Reggio, la prima riunione tecnica sulla progettazione del Museo del Mare tra il sindaco Giuseppe Falcomatà, l’assessore ai Lavori pubblici e Grandi opere, Giovanni Muraca, l’architetto Filippo Innocenti dello studio Zaha Hadid Architects di Londra, l’architetto Gianni Artuso dello Studio Artuso Architetti Associati e il dirigente comunale settore Grandi Opere, Programmazione lavori pubblici e Risorse comunitarie, Demetrio Beatino.
«Oggi abbiamo ripreso le attività di carattere tecnico e amministrativo e le connesse analisi sulle procedure che ci porteranno all’approvazione del progetto esecutivo e successivamente alla gara d’appalto», ha spiegato il sindaco Falcomatà al termine dei lavori.
Questo incontro è servito a tracciare un primo indirizzo operativo che, ha sottolineato Falcomatà, «come amministrazione, vogliamo che sia caratterizzato da un’ampia partecipazione da parte del tessuto sociale e culturale cittadino. Siamo orgogliosi del fatto che il governo abbia deciso di inserire il Museo del mare fra i 14 progetti decisivi per lo sviluppo turistico del Paese. È un passaggio cruciale al quale abbiamo lavorato tantissimo insieme al ministro Fransceschini che ringrazio e al presidente Decaro in sede Anci. È una svolta di grandissimo impatto per Reggio Calabria, perché finalmente si ha la consapevolezza che un’infrastruttura come questa non è importante solo in chiave locale, per la città e il Mezzogiorno, ma è destinata a incidere positivamente sull’intero sistema Paese. Una struttura che è già museo di se stessa e che ospiterà al suo interno bar, ristoranti, un acquario, una mostra permanente e una mostra itinerante».
Di giornata fondamentale, ha, infine, parlato l’assessore Muraca, evidenziando l’importanza «di un percorso che punta sulla condivisione delle scelte strategiche e degli indirizzi operativi. L’amministrazione, in questo senso, ha già avviato una prima preliminare fase di ascolto degli attori sociali e degli interlocutori del mondo produttivo coinvolti nello sviluppo di questa grande opera. Auspichiamo ora che l’intero cronoprogramma possa svolgersi in modo proficuo e spedito». (rrc)