A Rende, si è concluso con successo il progetto di inclusione sociale Pratiche di integrazione e sviluppo sostenibile finanziato dalla regione attraverso i fondi Por.
«Per più di un anno – ha spiegato il sindaco di Rende, Marcello Manna – si sono tenuti al centro storico corsi di formazione professionale rivolti a migranti e a cittadini italiani in condizioni di disagio sociale e occupazionale, con l’intento prioritario di favorire il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro, ma anche di agire attivamente per costruire occasioni di lavoro comune, agevolare forme di incontro fra diverse culture e facilitare la conoscenza reciproca».
Nel progetto promosso dall’Assessorato all’immigrazione, gli allievi coinvolti hanno partecipato al corso di liuteria imparando a realizzare strumenti a corda, oltre al corso di restauro di mosaici che ha alternato attività d’aula, di cantiere e di stage conclusosi con la realizzazione di un mosaico all’interno dei giardini di palazzo Vercillo Martino.
Ampio spazio è stato, poi, dato alla mediazione culturale e all’insegnamento della lingua italiana, principali strumenti di integrazione, oltre a un corso di formazione per l’inserimento lavorativo e conseguente creazione di start-up d’impresa.
«Abbiamo voluto fortemente realizzare questo progetto – ha spiegato l’assessore Annamaria Artese – che si configura come un’azione di sistema perché aspira ad intervenire in modo trasformativo nello sviluppo dell’economia solidale, nella redistribuzione della popolazione sul territorio della città, nel sistema del welfare e nella cultura locale attraverso la qualificazione professionale dei migranti e dei soggetti svantaggiati uniti in un percorso comune di formazione e di auto-formazione. Il Comune di Rende ha orientato tutti i suoi sforzi verso lo sviluppo di servizi integrati all’interno di una logica di rete e di collaborazione con gli enti, associazioni produttive e culturali, associazioni di categoria, allo scopo di superare l’episodicità e la frammentarietà degli interventi in ambito di inclusività e abbattimento del gap sociale».
Confartigianato Imprese Cosenza, l’Ust Cisl di Cosenza, l’Associazione Anolf, la Cooperativa sociale Medicare e il Comune di Rende hanno stipulato un protocollo d’intesa e costituito una rete territoriale per lo sviluppo di un’economia solidale allo scopo di coordinare, favorire e assistere iniziative per l’occupabilità delle persone formate e la nascita di imprese sociali e cooperative finalizzate alla valorizzazione economica e culturale del territorio.
«Auspichiamo – ha concluso Manna – che da qui possa nascere una opportunità di sviluppo concreta attraverso la quale non solo creare lavoro, ma valorizzare le maestranze del nostro territorio in maniera sostenibile». (rcs)