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Riapre l’Ospedale Chidichimo di Trebisacce

Riapre l'Ospedale Chidichimo di Trebisacce

È con la riattivazione del Reparto di Medicina e il riordino e l’attivazione dei servizi ospedalieri – deliberato dal direttore generale dell’Asp di CS – che riapre l’Ospedale Chidichimo di Trebisacce.

Lo ha reso noto la consigliera regionale Pasqualina Straface, parlando di un «evento storico» per il territorio.

Un risultato, per la Straface, «che si deve all’impegno, all’abnegazione e all’attenzione del Commissario e Presidente della Giunta Regionale Roberto Occhiuto».

«Con il potenziamento delle risorse umane e strumentali e la conseguente disponibilità dei necessari servizi di supporto – ha proseguito la consigliera regionale – si sono ripristinate le condizioni per garantire la riattivazione del Reparto di Medicina Generale, che disporrà di 21 posti letto ordinari, 4 posti letto in Day Hospital ed ulteriori 4 in DH multidisciplinare».

Afferiscono al Reparto di Medicina Generale, gli ambulatori presenti di Ematologia, Gastroenterologia con Endoscopia Digestiva, Geriatria e Diabetologia e l’ambulatorio di Ecocolordoppler ed il DH multidisciplinare.

I servizi di Radiologia, Cardiologia, Anestesia, il Laboratorio Analisi, l’ambulatorio di Chirurgia Generale, saranno a supporto dell’erogazione di prestazioni e consulenze interne al reparto di Medicina e del Pronto soccorso.

Il servizio di Telecardiologia, gestito dalla UOC Cardiologia di Castrovillari, sarà attivato anche nel reparto di Medicina, nelle more della piena operatività a regime del servizio di Cardiologia.

L’attivazione dei rimanenti reparti/servizi è subordinata al completamento dei lavori di ristrutturazione delle sale operatorie.

«La riapertura dei reparti di medicina all’ospedale di Trebisacce è un fatto positivo», ha commentato il deputato di Fdi Alfredo Antoniozzi, sottolineando come «dopo anni di incuria si dà concretezza alle disposizioni della giustizia amministrativa».

«Ora bisogna correre con le ristrutturazioni per riaprire gli altri reparti – ha sottolineato –. Lo Jonio ha bisogno della giusta attenzione e la sanità pubblica deve essere il faro delle attività politiche e istituzionali». (rcs)

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