A San Giovanni in Fiore, l’Assessorato Comunale alla Cultura, guidato da Milena Lopez ha promosso ed organizzato una serie di iniziative culturali, volte alla valorizzazione e promozione delle proprie tradizioni e del proprio patrimonio culturale ed ambientale.
Si parte oggi, presso il Centro Studi Gioachimiti, con le Bibliattivi – Olimpiadi del libro 2019 giunte alla quarta edizione, organizzato dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con la Casa Editrice Coccolebooks.
Gli studenti, infatti, dell’Istituto Comprendivo “D. Alighieri”, dell’Istituto Comprensivo “F.lli Bandiera” e dell’Istituto Comprensivo “G. da Fiore”, presentare i loro lavori – cartelloni, fumetti, video, ecc. – agli autori dei libri letti nel corso dell’anno scolastico. I lavori saranno presentati nell’ambito di un concorso di idee, il cui vincitore riceverà una fornitura di nuovi libri che andrà ad accrescere il patrimonio librario del proprio Istituto Scolastico. Nel corso della giornata di oggi, i ragazzi incontreranno Dino Ticli, mentre il 13 e il 14 maggio Anselmo Roveda, e il 16 e il 17 maggio Daniela Valente.
Venerdì 3 maggio, invece, presso il Cinema Teatro, prenderà il via la terza edizione della Rassegna Teatrale Comunale con la commedia Così fan tutte della Compagnia Teatrale I Barba. La rassegna, inoltre, comprende altri quattro spettacoli, che andranno in scena tutti i venerdì di maggio.
Sabato 4 maggio, con I grani antichi – tra salute e marketing territoriale si conclude il progetto culturale Tradizioni rurali ed atmosfere Medievali, finanziato dalla Regione Calabria tra gli eventi storicizzati 2018.
«Con l’iniziativa “I grani antichi – tra salute e marketing territoriale”, – ha dichiarato l’Assessore Lopez – portata avanti in collaborazione con l’Istituto Alberghiero Leonardo da Vinci, intendiamo promuovere il recupero dei grani antichi, che rappresentano, in un sistema alimentare in cui aumentano le intolleranze, elementi di salubrità del cibo. I grani antichi, infatti,sono più sani perché non hanno bisogno di concimi, contengono meno glutine e sono assai più digeribili. Con queste caratteristiche, attraverso il loro utilizzo nella produzione delle nostre eccellenze culinarie come la “pitta ‘mpigliata”, per esempio, si potrebbe creare una economia di nicchia che renderebbe ancora più attrattivo il nostro territorio».
«In poche parole – ha concluso l’Assessore Lopez – dando valore ai prodotti genuini e tradizionali della terra si possono portare in tavola piatti rappresentativi della nostra identità, più sani e genuini, che potrebbe far nascere una microeconomia dell’arte culinaria sana ed autentica. Per questo motivo ed in questa visione il nostro progetto parla di gusto, di storia, di recupero, di unione e valorizzazione del territorio. Ci auguriamo pertanto che sia apprezzato ed assai partecipato dai nostri concittadini». (rcs)