Una nutrita delegazione dell’Associazione Donne e Diritti di San Giovanni in Fiore coordinata dalla Presidente Stefania Fratto, è stata ricevuta, nella tarda mattinata di ieri, in seguito ad un sit in attuato davanti alla Cittadella di Catanzaro, dove le donne erano arrivate avendo affittato un pullman, dalla Dirigente Generale del Dipartimento tutela della Salute ingegnere Iole Fantozzi e dal Dirigente di Settore ingegnere Pasquale Gidaro.
La Fratto ha fatto presente che con il DCA 183 del 19 dicembre 2019, in seguito integrato, il Commissario Cotticelli aveva stabilito che venissero acquistati 21 mammografi di cui 11 per l’Asp di Cosenza e, tra questi, 1 per l’Ospedale di San Giovanni in Fiore. Stefania Fratto ha ricordato che l’ultimo screening mammografico a San Giovanni in Fiore è stato effettuato con il mammografo mobile dell’Asp grazie alla forte iniziativa delle donne del paese che si sono mobilitate.
I Dirigenti del Dipartimento hanno fatto presente che solo il 29 luglio scorso il Ministero della salute ha espresso parere favorevole alla proposta del fabbisogno delle tecnologie sanitarie per il triennio 2018/20 della Calabria ed in queste settimane sono in conttatto con la Consip per avviare le procedure per l’acquisto delle apparecchiature medicali.
L’Associazione Donne e Diritti e le 58 Associazioni che aderiscono a Comunità Competente chiedono al Presidente Occhiuto, al Subcommissario Esposito e alla Dirigente Generale Fantozzi di ” stare sul pezzo” per non far morire i calabresi di ” burocrazia” perché 86 milioni e 488 mila euro disponibili da oltre 5 anni( 10/7/17 ) per acquistare RMN/TAC/Angiografi/PetTac e Mammografi per la sanità calabrese non possono attendere oltre. (rcz)