Il deputato de L’Alternativa c’è, Francesco Sapia, ha chiesto lumi all’ex presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, e al commissario ad acta Guido Longo, in merito al fatto che «non risultano spesi quasi 82 dei 115 milioni di euro stanziati dal governo per l’emergenza Covid e nemmeno i 50 milioni del Por già dirottati sulla medesima».
«Emersi di recente, questi prevedibili elementi danno due indicazioni nette. La prima – ha spiegato il parlamentare – è che si è conclusa l’era dello spettacolo mediatico in salsa salviniana, sicché bisogna dimenticare l’esibizionismo su Facebook, rimboccarsi le maniche e ricostruire i reparti amministrativi della Regione Calabria, a partire dal dipartimento Tutela della Salute, già smembrato da Mario Oliverio da presidente della giunta regionale».
«Quei soldi, parliamo di una cifra da capogiro – ha evidenziato il deputato – non sono serviti a rinforzare il fragile sistema sanitario della Calabria e sono stati accantonati. Pertanto, anche i vari dirigenti responsabili vanno cambiati senza indugi».
«La seconda – ha spiegato il deputato di L’Alternativa C’è – è che la Calabria deve avere al più presto un nuovo commissario alla Sanità e nuovi sub-commissari, visti i fatti, che non ammettono giustificazioni».
«Il quadro – conclude Sapia – è fin troppo chiaro e grave. Non c’è più tempo da perdere. I ministri della Salute e dell’Economia non possono ignorare ancora la necessità e l’urgenza di sostituire il commissario alla Sanità. Longo potrà sempre godersi la sua pensione». (rp)