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Secondo giorno di proteste di Coldiretti al Brennero: Le testimonianze degli agricoltori calabresi

Secondo giorno di proteste di Coldiretti al Brennero: Le testimonianze degli agricoltori calabresi

«Non si tratta solo del Brennero: è da poco arrivata una nave cargo dall’Egitto, ma i flussi sono quotidiani e pesanti. Questo provoca il collasso dei prezzi e mette in difficoltà le imprese nazionali. Soprattutto quando si tratta di prodotti extra Ue coltivati, anche in questo caso, con prodotti che da noi non sono permessi». È la testimonianza di Giuseppe Talarico, produttore di patate in Calabria, presente alla protesta nel Brennero di Coldiretti – e a cui è presente anche la delegazione calabrese – contro il falso Made in Italy e la concorrenza sleale.

Le testimonianze degli agricoltori calabresi raccolti nel secondo giorno di protesta, che sperimentano sulla propria pelle le gravi difficoltà, «fa dire che non ci sono più alibi e non si può rimanere indifferenti – ha detto Coldiretti – di fronte ad un fenomeno che, oltre a danneggiare la nostra economia, è una vera truffa ai danni di ignari consumatori convinti di acquistare italiano ed invece finiscono con il consumare prodotti diversi e sicuramente non all’altezza dei nostri elevati standard qualitativi».

Francesco Bilardi, anche lui agricoltore calabrese, che produce frutta tropicale in Calabria e che quasi è incredulo davanti al tir carico di avocado che, provenienti dal sud Africa, hanno varcato il Brennero provenienti dalla Moldavia., ha spiegato come i «prodotti spesso raccolti ancora a maturazione incompleta, che percorrono migliaia e migliaia di chilometri e trattati senza dover sottostare alle legittime e rigide normative nazionali: tutt’altra cosa rispetto alla nostra frutta, fresca e curata».

Un cerealicoltore calabrese ha denunciato «i prezzi in caduta libera del grano che mettono a rischio il futuro della coltivazione, perché le nostre imprese si trovano a dover sostenere costi insostenibili di produzione. Vanno intensificati gli accordi di filiera che premiano la qualità e va dato corso a quanto già stabilito per legge, ovvero che i prezzi non possono scendere mai sotto i costi di produzione».

«Stiamo vedendo di tutto – ha riferito Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria – e allora coraggio Italia e coraggio Calabria! Continueremo con maggiore impegno e convinzione a seguire questa direttrice per creare sviluppo e lavoro abbiamo una  ricchezza sia in termini di qualità che di varietà della nostra agricoltura».

«Non siamo e non saremo mai complici – ha aggiunto – della svalutazione della nostra migliore produzione di qualità in campo agricolo ed agroalimentare e conseguentemente dell’inganno ai consumatori attirati da prodotti a basso costo, frutto della concorrenza sleale, con possibili rischi per la salute».

«Dinanzi a quella che è una vera invasione di prodotti stranieri – ha concluso – vogliamo il rispetto del principio di reciprocità: le regole imposte ai produttori europei devono valere anche per chi vuole vendere nel mercato Ue». (rrm)

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