Sorical è soggetto unico del sistema integrato acque calabresi. È quanto è emerso nel corso della conferenza stampa in Cittadella regionale in occasione di un incontro con i sindaci.
«Appena mi sono insediato – ha spiegato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto – ho trovato la società regionale che si occupa degli acquedotti e degli adduttori in liquidazione; in una situazione bloccata per via del fondo tedesco che impediva l’acquisizione delle quote della multinazionale francese da parte della Regione. In pochi mesi abbiamo fatto quello che in dieci anni hanno cercato di fare tutti senza riuscirci: acquisito le quote vincendo le resistenze tedesche, posto fuori dalla liquidazione Sorical, affidato a Sorical il compito di essere il soggetto unico del sistema integrato delle acque calabresi».
«Oggi – ha aggiunto – siamo con i sindaci a raccolta perché loro e i Comuni che rappresentano sono fondamentali per fare in modo che la nostra regione che è ricchissima di acqua possa averla in tutte le case, perché è assurdo che si patisca la siccità quando ce n’è in abbondanza».
«Ciò che facciamo noi come Regione necessita del contributo dei Comuni e ciò che i Comuni fanno necessita di una Regione che si assuma le proprie responsabilità anche quelle che in passato non si era assunta», ha concluso Occhiuto.
Giovanni Paolo Marati, direttore generale Sorical, ha sottolineato come «bisogna fare squadra, c’è un cambio di paradigma perché la Sorical diventa un braccio operativo dei Comuni, una partecipata, quindi deve esserci un vero lavoro di squadra per farla decollare. Oggi finalmente abbiamo una gestione unica affidata a un soggetto gestore unico».
«Ci stiamo allineando e stiamo diventando come altre regioni che hanno fatto questo percorso una ventina di anni fa”. Il soggetto gestore “dovrà cercare di risolvere – ha detto Marati – i tanti problemi del settore, dovuti anche a una scarsa attitudine all’investimento nel servizio idrico integrato. Mi auguro di dare un contributo per far partire il servizio idrico integrato nella regione Calabria che è stata negli ultimi decenni il fanalino di coda del Centrosud».
«Saper affrontare in modo opportuno tutte le progettazioni e le realizzazioni degli interventi – ha proseguito – e quindi incrementare il livello di investimenti sul territorio che attualmente è molto basso. La media europea ha superato gli 80 euro abitante annui, la gestione in economia del sud del paese è al di sotto dei 10 euro per abitante annui. Questa situazione è insostenibile perché significa che il livello del servizio continua a deteriorarsi invece che migliorare».
«Siccome mi pare che la Regione Calabria abbia il dovere di garantire alle generazioni future un servizio migliore – ha concluso – è necessario iniziare a fare investimenti per migliorare lo stato delle infrastrutture, ridurre le perdite e migliorare il livello del servizio per i cittadini».
Nel cronoprogramma presentato, si legge di investimenti per migliorare la qualità del servizio da parte della Regione, oltre che un assoluto protagonismo dei Comuni e tariffe sostenibili da parte di ArriCal. Insomma, quella presentata è una «nuova Sorical» capace di garantire acqua di qualità e mare pulito alla Calabria.
Importante, poi, l’ottimizzazione delle risorse idriche calabresi attraverso uso plurimo degli invasi calabresi per mitigare – si legge nel dossier – gli effetti dei cambiamenti climatici sulla disponibilità di risorsa; superare le criticità sulla continuità del servizio razionalizzando la distribuzione delle risorse; ridurre le perdite idriche, assicurare acqua di buona qualità. Previsto, anche, l’ottimizzazione del servizio dei driver. Sul lato del recupero energetico, si pensa di razionalizzare l’uso dell’idroelettrico, efficientare gli impianti engivori con l’obiettivo di ridurre i costi in tariffa.
Per quanto riguarda i processi depurativi, si punta a una gestione efficiente ed efficace dei 539 depuratori presenti in Calabria, eliminare gli scarichi in ambiente e tutelare l’ambiente e il mare, «motori dell’economia calabrese».
Nel documento, il piano dei finanziamenti pubblici prevede, per il Piano Invadi, 3 interventi per 41,9 milioni di euro complessivi (Regione), FSC Patto per la Calabria, per l’ingegnerizzazione delle reti idriche con un finanziamento di 12,7 milioni da parte di Sorical. Per il Progetto Bandiera, a spese della Regione, per 29,5 milioni, è previsto il completamento della centrale idroelettrica Menta. Per il rischio idrogeologico, da parte di Sorical saranno stanziati 3,8 milioni e, infine, AP Min Salute Regione Calabria, 3,2 milioni da Sorical per due interventi nei nuovi ospedali.
Il piano è diviso in due fasi: la prima partirà a gennaio 2023, con il subentro di Sorical nell’attività di lettura/ fatturazione / riscossione, per poi proseguire, nel secondo semestre del 2023, con la ricognizione, due diligence, il trasferimento degli asset e gestioni operative del segmento idrico. La Fase 2.2., sempre dal secondo semestre del 2023, prevede ricognizione, due diligence, il trasferimento degli asset e gestioni operative segmenti fognatura e depurazione. (rcz)