La presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha voluto porgere i suoi auguri agli studenti calabresi che, da oggi, tornano a Scuola.
«Oggi finalmente ritornate a occupare i vostri spazi vitali – ha dichiarato la presidente – tornano il tempo e lo spazio della scuola: il luogo in cui si orientano e si incrociano stili, culture, società, attraverso cui le nuove generazioni socializzano con le ipotesi di un futuro possibile».
«Un luogo – ha aggiunto – in cui accadono trasformazioni fertili, nel quale anche i più piccoli apprendono pratiche in grado di incidere sulla realtà sociale e sulle sue diseguaglianze, è lì che si creano coscienze critiche e cittadini competenti. Tutto il mondo che vive di scuola e nella scuola sta offrendo il meglio di sé per arrivare, oggi, a riaprire i cancelli in presenza e in sicurezza: dirigenti, docenti e tutto il personale tecnico e amministrativo insieme, e senza sosta, ha lavorato per arrivare a questo primo giorno che quasi 300mila studenti calabresi attendevano con gioia».
«“La cultura è una cosa meravigliosa come il mangiare ma chi mangia da solo è una bestia, bisogna mangiare insieme alle persone che amiamo e così bisogna coltivarsi insieme alle persone che amiamo”, scriveva Don Lorenzo Milani in una delle sue bellissime lettere – ha proseguito la Santelli –. Ecco: insieme e uniti tornate in classe, tra compagni, perché è lì che le cose accadono ma siate audaci con la vostra intelligenza».
«Distanziatevi, adoperate la mascherina, lavatevi spesso le mani, rispettate le regole per affrontare questo lungo momento difficile – si è raccomandata la presidente della Giunta regionale –. Resistono ancora alcuni problemi logistici e strutturali – ha ammesso la Santelli – ma sono certa che la creatività degli studenti, supportata dalla competenza dei docenti, aiuterà a superare ogni problema, perchè la scuola calabrese ha grandi eccellenze».
«Noi, intanto – ha aggiunto – restiamo impegnati a innovare la tecnologia potenziando laboratori per i sistemi di videoconferenza, con didattiche inclusive e aprendo ad una Comunità educante che si apra al territorio con suggestioni provenienti dal mondo delle arti, della musica e dello spettacolo e anche dalle botteghe che sono pagine di storia vivente».
«Iniziamo tutti oggi, di nuovo – ha concluso – a raccontarci cos’è successo in classe, ritorniamo tutti insieme oggi a frequentare il nostro futuro: buon nuovo inizio, allora, e buon cammino». (rrm)