Il 13 ottobre prove di evacuazione della Prociv in tutte le scuole della Calabria

Il 13 ottobre è in programma una prova di evacuazione in tutti gli istituti scolastici della Calabria. Lo ha reso noto la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, spiegando come la Regione, aderendo alla Settimana nazionale della Protezione Civile, «vuole lanciare la campagna di sensibilizzazione Più + consapevolezza, Meno – rischi, promossa dall’assessorato all’istruzione, dalla Protezione civile regionale, d’intesa con l’Uufficio scolastico regionale».

«La Calabria – ha sottolineato Princi – è ad alto rischio sismico ed idrologico, occorre, quindi, supportare le scuole in iniziative di sensibilizzazione, di formazione degli studenti e del personale docente, circa l’acquisizione di comportamenti consapevoli volti alla riduzione del rischio dei disastri naturali».

La vicepresidente invita, pertanto, tutti gli istituti della regione a programmare per giorno 13 le prove di evacuazione e comunica che «il personale della Protezione civile è disponibile a supportare le istituzioni scolastiche interessate, che potranno manifestare la volontà di adesione registrandosi tramite apposito format già inoltrato a tutte le scuole calabresi».

«A conclusione della prova di evacuazione – ha spiegato –, nella stessa mattinata, le scuole sono invitate a promuovere incontri tematici che portino ad accrescere, negli studenti, la responsabilità e la consapevolezza sulle situazioni di rischio presenti nel proprio territorio, favorendo nel contempo la cultura dell’auto-protezione, della resilienza e della responsabilità».

«Per sensibilizzare meglio gli studenti su tali tematiche – ha proseguito –, tutti gli istituti calabresi sono stati omaggiati di apposito volume divulgativo nel quale viene specificato il ruolo della protezione civile in Italia; è corredato inoltre da importanti spunti didattici elaborati proprio per i docenti. Il testo è stato curato dal dottor Agostino Miozzo, già direttore generale del dipartimento di Protezione civile nazionale, e dal professor Mauro Dolce».

«Si vuol continuare lungo il solco della sensibilizzazione e della formazione – ha detto ancora la vicepresidente – già tracciato lo scorso anno con il mondo scolastico calabrese, che ha visto coinvolti oltre trecento docenti in lezioni frontali e in attività anche pratico laboratoriali, tenute dal direttore della Protezione civile regionale, Domenico Costarella e da Agostino Miozzo».

«É un lavoro di squadra fortemente orientato sulla conoscenza quale base della consapevolezza e, quindi – ha sottolineato – sulla prevenzione che deve necessariamente partire dalla scuola. Ringrazio tutto il mondo scolastico dalla direttrice generale Antonella Iunti, ai dirigenti scolastici e ai docenti per la fattiva e proficua collaborazione, il direttore generale Costarella, il prof Miozzo e tutto il Dipartimento della Protezione civile regionale per l’efficacia degli interventi a tutela della scuola e della Calabria tutta». (rcz)

Dialetti, la Calabria fa il pieno a “Salva la tua lingua”

Importante affermazione per le scuole e le Pro Loco calabresi nell’ambito del premio letterario nazionale, dedicati ai dialetti, “Salva la tua lingua locale” di cui ieri si è celebrata la cerimonia di consegna, nella sala Baldini a Roma.

Giunto all’ottava edizione, il premio è stato istituito dall’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia (Unpli Aps) e da Ali Lazio in collaborazione con l’Associazione Scuola strumento di Pace (EIP); la sezione “Scuola” è promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Nel corso delle otto edizioni dedicate agli istituti scolastici, tre sono saltate a causa della pandemia, hanno partecipato, complessivamente, 397 istituti e sono pervenute 535 opere; l’edizione 2022 ha registrato l’adesione di 65 istituti, 80 i componimenti presentati. La sezione “Scuola” è articolata in tre sezioni (Poesia, Prosa e Musica) tutte a tema libero ed è riservata gli studenti delle scuole primarie, secondarie di I e di II grado; la partecipazione è possibile in forma individuale o di gruppo.

Grande risultato per la Calabria. Nella sezione “Prosa” l’Ic Montalto Uffugo – Lattarico – Rota Greca – S. Benedetto Ullano (Cs) si è classificato al secondo posto ex aequo con il componimento ’Na jurnata di mie’(dialetto lattarico) di Gianmarco Scalzo e Marco Scigliano – Classe 2° E. (Dirigente Scolastica Prof.ssa Teresa Mancini – Prof.ssa referente Sandra Ventura).

Sempre nella sezione “Prosa” è stata assegnata la seguente menzione speciale: I.C. Rocca di Neto – Rocca di Neto (KR) Classi 1° A – 1° B – 1° C per il componimento in prosa ‘Na gaddrina i lussu’ (dialetto rocchitano) (Dirigente scolastica Prof.ssa Maria Fontana Ardito – Prof.ssa referente Rossella Savina Dattolo).

Altre importanti soddisfazioni sono arrivate dalla sezione “Poesia”, con le seguenti menzioni speciali:

• I.C. ‘G. Guzzo’ – Tiriolo (CZ) Matteo Torchia – Classe 2° A per il componimento poetico ‘A casa vacante’ (dialetto pietrese) (Dirigente Scolastica Maria Rosaria Maiorano – Prof.ssa referente Pina Giuliana Lucia);

• I.C. Taverna – Taverna (CZ) Classe 3° F per il componimento poetico ‘Intra u funnu du mare blu’ (dialetto pentonese) (Dirigente scolastica Prof.ssa Maria Rosaria Sganga – Prof.ssa referente Rossella Tallerico).

Premiate per la diffusione del Premio e il coinvolgimento degli Istituti scolastici, le seguenti sei Pro Loco Unpli cui è stata attribuita una “Menzione”: Pro Loco Badolato (CZ); Pro Loco di Pentone (CZ); Pro Loco Grimaldi (CS); Pro Loco Belmonte Calabro (CS); Pro Loco “Neaithos” – Rocca di Neto (KR); Pro Loco San Pietro Apostolo (CZ).

«Parlare in dialetto significa preservare l’identità dei nostri territori e mantenere il contatto con le proprie radici, tramandando un ampio patrimonio immateriale. Ecco perché far conoscere alle nuove generazioni il dialetto, indurle a parlarlo, a scriverlo (certamente la parte più difficile) è assai importante. Partecipando al Premio le scuole si fanno carico anche di questa importante missione, salvaguardando un bagaglio culturale, troppo spesso esclusivamente affidato alla meritoria opera dei nonni» ha affermato, aprendo la cerimonia, il presidente dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, Antonino La Spina.

«La Calabria tutta oggi si è colorata di felicità, di quella gioia che solo la cultura sa generare. Gli istituti scolastici e le Pro Loco hanno rappresentato in maniera esemplare la nostra splendida regione, fatta di storia, cultura e tradizioni secolari. La cultura è come la vita, è bella!» ha affermato Giovanni Fabiano, presidente del Comitato provinciale Unpli di Crotone, durante la consegna dei premi.

«La Calabria non ha fatto mancare la propria esperienza e i ragazzi hanno fatto un lavoro eccezionale. Siamo felici perché abbiamo raggiunto degli obiettivi importanti e speriamo che col tempo possano essere sempre più prestigiosi. È il giusto premio per l’impegno profuso dalle scuole, dai dirigenti, dalla insegnanti e dai ragazzi e per la grande attività di supporto svolta dalle Pro Loco» ha commentato il presidente di Unpli Calabria, Filippo Capellupo.

Si aggiudica la sezione “Poesia” l’IISS ‘G. Lombardo Radice’ – Bojano (Campobasso) con l’opera ‘Le mie radici – borghi molisani’ (dialetto bojanese) di Rossella Di Lollo, Fabiola Gianfrancesco, Martina Rucci (Classe 2° A ITE). Dirigente scolastico Prof.ssa Anna Paolella – Prof.ssa referente Italia Martusciello. Il primo premio per la sezione “Prosa” va all’I.C. ‘Marianna Dionigi’ – Lanuvio (Roma) ’St’anni ‘ntornino piu’ (dialetto locale civitano) di Anna Ripanucci – Classe 3° A. Dirigente scolastico Prof.ssa Laura Lamanna – Prof.ssa referente Sonia Scorziello.

Nella sezione “Musica”, invece, si è imposto l’ ”I.C. ‘Rita Levi Montalcini’ – S. Giorgio del Sannio (Benevento)” con il brano ’Jesce, jannarè’(dialetto sannita) a cura delle classi 1° scuola secondaria I grado Dirigente scolastico Prof.ssa Anna Polito – Prof. referente Mario Del Grosso.

Le opere sono state valutate da una giuria di specialisti, coordinata dall’EIP Italia. Di seguito i componenti per l’anno 2022/23: Elio Pecora (Presidente); Anna Paola Tantucci, Presidente E.I.P (Coordinatore); Francesco Rovida; Catia Fierli; Teresa Lombardo; Luigi Matteo; Guido Tracanna; Anna Paudice; Pasquale Menchise; Maria Costanza Cipullo. (rrm)

La vicepresidente Princi: Bando biblioteche e archivi esteso anche a scuole e università

La vicepresidente della Regione, Giusi Princi, ha reso noto che «anche le scuole e le università calabresi potranno accedere ai contributi regionali per potenziare le biblioteche scolastiche ed universitarie».

«Gentilissimi Rettori e Dirigenti scolastici –si legge nella la nota – ho il piacere di informarvi che il Dipartimento Istruzione e Cultura della Regione Calabria, con una dotazione finanziaria pari a € 4.600.000 ha approvato l’Avviso, finalizzato all’attuazione dell’Azione 6.8.3 del POR Calabria Fesr-Fse 2014-2020, orientato alla tutela, conservazione, promozione e valorizzazione di Biblioteche e Archivi storici pubblici. Da donna di Scuola, ho voluto indirizzare una parte di questo finanziamento alle università ed alle istituzioni scolastiche della Calabria, per potenziare e meglio strutturare le biblioteche universitarie e scolastiche, come avamposto di conoscenza e lotta alla dispersione scolastica».

«È noto a tutti noi – viene evidenziato – come lo sviluppo della conoscenza dei nostri ragazzi sia l’obiettivo fondante del nostro lavoro, una vera missione e passione. Come sappiamo, la conoscenza non deve avere limiti né oggettivi né soggettivi. La Scuola e l’Università si prefiggono il compito di formare le giovani generazioni, hanno come mission istituzionale proprio quella di stimolare e alimentare, sempre di più, l’apprendimento dei nostri ragazzi».

«Ecco perché l’avviso, consultabile sul sito web della Regione con tutta la documentazione che Vi invito a scaricare – si legge – assolve proprio a questo obiettivo: fornire strumentazioni alle università ed alle scuole della Calabria per dare alle nostre giovani generazioni nuovi strumenti e nuove opportunità di conoscenza attraverso il potenziamento delle loro biblioteche. Potranno avanzare domanda università pubbliche ed istituzioni scolastiche titolari di biblioteche, stabilmente aperte al pubblico e dotate di statuto e/o regolamento approvato, che siano aderenti al Servizio Bibliotecario Regionale (SBR) o che ne abbiano fatto richiesta alla Regione Calabria prima della presentazione della domanda per il presente Avviso, oppure aderenti al Servizio Bibliotecario Nazionale».

«Per questa tipologia, quindi – continua la nota – per le università e per le scuole, abbiamo previsto uno stanziamento complessivo di 820.000 €. Una somma sicuramente importante per fare investimenti mirati sulla nuova tecnologia, sulla specializzazione di determinate aree della biblioteca; sarà possibile anche incentivare la dotazione tecnologica necessaria per digitalizzare i beni bibliografici in possesso delle istituzioni scolastiche e delle università».

«Le domande di partecipazione – conclude la nota della vicepresidente Princi – dovranno essere presentate entro e non oltre il 31 Marzo 2023. Il personale del Dipartimento Istruzione è disponibile a fornire ogni tipo di consulenza necessaria agli interessati, fornendo ulteriori indicazioni e supporto».

L’avviso è consultabile al seguente link: https://calabriaeuropa.regione.calabria.it/bando/avviso-misure-di-sostegno-per-biblioteche-e-archivi-storici-pubblici Si ricorda che l’avviso è esteso anche alla rete delle biblioteche e degli archivi di tutto il territorio della Calabria, al fine di aggiornare la strumentazione, potenziare la dotazione tecnologica, promuovendone la digitalizzazione. (rcz)

Senese (Fenealuil Calabria): Utilizzare i fondi del Pnrr per rigenerare la scuola calabrese

La segretaria generale di Fenealuil CalabriaMaria Elena Senese, ha evidenziato come «per la scuola in Calabria, per rilanciarla sotto il punto di vista infrastrutturale, per metterla in sicurezza, è di fondamentale importanza spendere bene e subito la grande mole di denaro pubblico che l’Europa ha messo a disposizione con il Pnrr».

«Il Capo della Protezione civile nazionale ha ragione: per la scuola serve una rinnovata attenzione, sono necessari nuovi finanziamenti. Come non essere d’accordo con Fabrizio Curcio, le sue sono parole sagge e condivisibili. Ma noi vogliamo dire di più» ha detto Senese, spiegando che quelli del Pnrr «sono stati indirizzati all’ammodernamento delle infrastrutture, per il potenziamento dell’offerta formativa dagli asili nido alle Università, per la strutturazione del tempo pieno, per la messa in funzione delle mense, per la costruzione di nuove palestre, per sciogliere questi nodi e provare a recuperare quell’odioso gap fra Nord e Sud del Paese e non sentir più parlare di autonomia differenziata e di disuguaglianze. Per rimettere in moto, cosa non di poco conto, la macchina produttiva del settore edile».

«Sono 481 milioni di euro – ha spiegato – rimanendo ancorati allo sviluppo del solo settore dei servizi all’istruzione, subito disponibili e spalmati su tutte le province calabresi, la maggior parte dei quali indirizzati a migliorare i servizi di educazione e cura della prima infanzia (255 milioni di euro); per l’estensione del tempo pieno e delle mense (17 milioni di euro); per il potenziamento delle infrastrutture per lo sport a scuola (24 milioni di euro) e per la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’edilizia scolastica (185 milioni di euro)».

«A sostegno di quanto stiamo dicendo, poi – ha proseguito – arriva un recente monitoraggio realizzato dalla Cassa depositi e prestiti i cui analisti, proprio per offrire un quadro di supporto all’impiego delle risorse del Pnrr, hanno classificato la situazione degli edifici scolastici nel paese attraverso 4 parametri: presenza di barriere architettoniche, mancanza di accorgimenti per la riduzione dei consumi energetici, assenza di impianti di riscaldamento e carenze nella progettazione antisismica. Ebbene, se su queste basi l’indice di carenza strutturale è in media in Italia dello 0,8, il dato cresce tantissimo in Calabria ed arriva all’1,5».

«Così come per il tempo pieno che se al Centro Nord è presente nel 60% delle scuole – ha continuato – vede precipitare questa percentuale al Sud al 18%. Un problema anche strutturale, se si pensa che per incrementare il tempo pieno occorre avere gli spazi in cui attivare il servizio mensa».

«Per questo siamo convinti, e chiediamo all’amministrazione pubblica regionale e locale – ha continuato Senese – di fare uno sforzo concreto in questa direzione, sia necessario – prima di parlare di altri finanziamenti che di certo non ci dispiacciono – mettere a terra quelli già esistenti e finalizzarli al potenziamento delle infrastrutture per lo sport, al miglioramento della didattica digitale, alla messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole, alla costruzione nuove mense e alla riqualificazione di quelle esistenti».

«Nella convinzione che – ha concluso – come sostenuto dal Capo della Protezione civile nazionale, “in tema di sicurezza delle scuole, c’è ancora molto, moltissimo da fare” e bisogna farlo con immediatezza partendo dal dato certo, ove questo fosse presente, in mano a chi gestisce la cosa pubblica in Calabria». (rcz)

Il sindaco Papasso scrive alla presidente Succurro per manutenzione nelle aree delle Scuole

Interventi di manutenzione nelle aree di pertinenza degli edifici scolastici di competenza, presenti e operanti nel territorio comunale. È quanto ha chiesto il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, in una lettera inviata alla presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro.

Il primo cittadino, nella missiva ha esordito con una nota di rammarico riferita soprattutto allo stato di degrado che si registra nelle aree di pertinenza delle scuole provinciali di Cassano, con particolare riferimento ai due plessi dell’Istituto di Istruzione Superiore “Erodoto di Thurii”- sede dei licei, ubicati in Via Corrado Alvaro e la sede dell’’ITC di Via Nicola Callipari.

Tali siti, ha evidenziato il sindaco di Cassano, risultano essere ancora invase da erbacce, nonostante ci siano state reiterate segnalazioni richiedenti la necessità di un intervento di manutenzione e di pulizia e le rassicurazioni ricevute in merito. Il sindaco Papasso, nel ribadire l’istanza, con il garbo istituzionale che lo contraddistingue, ha invitato la presidente Succurro a disporre al più presto l’intervento, al fine di garantire agli studenti e agli operatori scolastici di godere di un ambiente salubre, ordinato e decoroso. (rcs)

La Calabria è la regione con più alunni in presenza

La Calabria è la regione con la più alta percentuale di alunni in presenza, che sono del 92,7% contro l’81,9% della media nazionale. È quanto è emerso dai dati del monitoraggio disposti per seguire l’andamento dell’emergenza Covid ed i relativi impatti sulla Scuola del Ministero dell’Istruzione.

Lo ha reso noto la vicepresidente della Regione, Giusy Princi, che ha espresso grande soddisfazione: «Il Sud finalmente si distingue per disciplina e forza organizzativa – ha dichiarato –. Le strategie messe in atto dalla presidenza Occhiuto nel corso del mese di gennaio oggi sortiscono questi effetti che balzano agli occhi di tutta Italia, ottenuti anche grazie al gioco di squadra della grande macchina organizzativa regionale calabrese che si è occupata di vaccinazioni mirate soprattutto agli under 12».

Esaltando il lavoro delle Istituzioni scolastiche nel mettere in atto i protocolli di sicurezza antiCovid, Giusi Princi enfatizza l’importante sinergia che si è determinata con l’USR «per rendere l’istruzione il volano della crescita sociale e valoriale della nostra Terra». (rcz)

Covid, diversi Comuni rimandano l’apertura delle Scuole

Il presidente Occhiuto aveva già chiaramente esplicato che, sulla chiusura delle scuole, il potere decisionale è in mano ai sindaci che, di fronte alla situazione sanitaria in corso, non hanno perso tempo, e hanno disposto la chiusura delle Scuole.

In Calabria, la maggior parte dei sindaci hanno deciso di andare contro le regole del Governo, ma i primi cittadini di Cosenza, Rende, Corigliano Rossano Crotone e Lamezia Terme, invece, hanno deciso di far tornare i ragazzi in aula il 10 gennaio. È quanto è emerso dal confronto in videoconferenza organizzato dal sindaco di Rende e presidente di Anci Calabria Marcello Manna, con il sindaco Franz Caruso, Flavio Stasi, Vincenzo Voce e Paolo Mascaro.

Per Manna, infatti, è «inutile varare ordinanze contro legge, considerato che le ultime norme parlano chiaro e la chiusura si può disporre solo in caso di zona rossa. La situazione sarà comunque oggetto di costante valutazione e abbiamo deciso di attivare un osservatorio permanente che ci consentirà di adottare tempestivi provvedimenti relativi alle singole scuole in caso di necessita».

Il Comune di Reggio, ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. – tranne gli asili nido – fino al 15 gennaio «a tutela della salute pubblica».

«È necessario in questa fase attuare un attento monitoraggio della situazione e nel contempo favorire la campagna vaccinale, con particolare attenzione alle fasce d’età comprendenti bambini e ragazzi. Naturalmente, – conclude il Sindaco f.f. – tale misura potrà essere eventualmente prorogata nei prossimi giorni, in ragione delle ulteriori esigenze che verranno imposte dalla diffusione dei contagi, contemplando la possibilità di un nuovo allungamento del periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza» ha spiegato il sindaco f.f. Paolo Brunetti.

Ma non è stato solo il primo cittadino di Reggio a prendere la stessa decisione: anche a Motta San Giovanni, il sindaco Giovanni Verduci ha disposto la chiusura delle scuole fino al 15 gennaio, con l’attivazione della didattica a distanza. Anche il sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia, ha dato stesse disposizioni.

«Mi assumo ogni responsabilità e non mi interessano le polemiche, le lezioni di alcuni saccenti o le paure di presunti ricorsi. Io agisco secondo la mia coscienza e accetto ogni conseguenza quando sono convinto di una scelta. Infine, per quanto mi riguarda, questa decisione avrebbe dovuta prenderla il Governo che diventa, per me, sempre meno credibile» ha scritto il primo cittadino.

Chiudono le scuole, nella Provincia di Reggio Calabria, anche a Taurianova, Melicucco, Palmi, Condofuri, Gioia Tauro, Oppido Mamertina, Scilla, Bagnara Calabra, Motta San Giovanni, Molochio, Anoia, Fiumara, Montebello Jonico, San Roberto, Sant’Agata del Bianco, Monasterace, Bivongi e Stilo fino al 15 gennaio. Solo Monasterace, Varapodio, Rizziconi, Palizzi e Melito Porto Salvo hanno prolungato il tempo di chiusura, che, come nel caso di Melito, arriva al 23 gennaio. Gerace, chiude le scuole fino al 22 gennaio.

Anche nella Locride, i sindaci al termine dell’assemblea hanno espresso parere favorevole per la chiusura delle Scuole di ogni ordine e grado.

Nella Provincia di Cosenza, la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, ha disposto la chiusura fino al 15 gennaio delle Scuole per «precauzione, prudenza, buon senso e spirito di collaborazione nei confronti delle strutture sanitarie». A Bisignano, le scuole restano chiuse fino al 17 gennaio, mentre fino al 29 gennaio sono sospese a Cassano allo Ionio. A Crosia e Caloveto,, invece, si riparlerà di riapertura il 22 gennaio. Anche a Praia a Mare, gli studenti torneranno in classe il 17 gennaio. «Inoltre – si legge in una nota – dovrà presentare il risultato del test antigenico, mentre agli uffici scolastici il compito di mappare e informare l’Ente sul prosieguo della vaccinazione tra gli alunni».

Nella Provincia di Catanzaro, a Sersale, Petronà, Andali, Cerva e Zagarise le scuole resteranno chiuse solo il 10 e 11 gennaio. A Girifalco, invece, sospese le lezioni in presenza fino al 15 gennaio.

Nella Provincia di Crotone, il presidente della Provincia, Sergio Ferrari, ha disposto la chiusura di tutte le scuole della Provincia fino al 15 gennaio. Solo a Crotone rimangono aperte, in quanto il sindaco, Vincenzo Voce, ha espresso la chiara intenzione di non firmare ordinanze a riguardo.

Tale decisione è stata presa nel corso della riunione convocata dal presidente Ferrari, a cui hanno preso parte i sindaci dei 25 Comuni della Provincia.

«Nei prossimi giorni – si legge in una nota della Provincia – si procederà a porre in essere tutte le attività necessarie per cercare di monitorare il dato dei positivi, soprattutto in età scolare, in collaborazione con l’Asp e con la Protezione Civile Regionale».

A Vibo, invece, le scuole sono state chiuse, ma a causa della sospensione del servizio idrico, provocato dalla perdita lungo la condotta adduttrice “Alaco”, fino al 12 gennaio. A parte il caso di Vibo, nella Provincia Vibonese chiudono le scuole a Spilinga fino al 21 gennaio, a Serra San Bruno, Filadelfia e Soriano fino al 15 gennaio.

Il sindaco f.f. della Metrocity Versace: I sindaci valutino la chiusura delle Scuole

C’è grande preoccupazione per l’aumento dei contagi sul territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, ed è per questo che il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio, Carmelo Versace si è rivolto ai sindaci, chiedendo di valutare la chiusura delle scuole.

Tale richiesta avviene in considerazione del «notevole carico sulle strutture sanitarie” del comprensorio, ed in particolare sul Grande Ospedale Metropolitano, segnalata dalla richiesta del Direttore Sanitario ff del Gom, Salvatore Costarella, di valutare il rinvio dell’apertura delle scuole di due o tre settimane».

La chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, per il primo cittadino, è per la «tutela della salute di tutti i cittadini metropolitani e la salvaguardia svolta dal personale sanitario delle strutture del nostro territorio». (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – L’impegno del Comune per la messa in sicurezza delle Scuole comunali

«Abbiamo cercato di restituire ai ragazzi edifici sicuri e confortevoli. Per questo motivo lavoriamo da inizio anno per mettere in sicurezza le scuole» ha dichiarato il sindaco f.f. di Villa San Giovanni, Maria Grazia Richichi, sottolineando che «abbiamo fatto quanto era nelle nostre possibilità per allestire ambienti confortevoli per accogliere i nostri ragazzi».

«Il nostro comune è risultato assegnatario di ulteriori 200.000 euro, provenienti da altri fondi ministeriali, che verranno impiegati nei prossimi mesi, con lavori di diversa natura sia negli spazi esterni, che negli spazi interni, da svolgersi in orari diversi da quelli scolastici. Siamo, inoltre, vincitori di un altro bando di 350.000 euro per potenziare l’offerta ludico/sportiva delle scuole Elementari Centro. Ulteriori 450.000 euro, assegnati dalla Regione, verranno impiegati per completare il piano seminterrato delle scuole elementari di Pezzo e tutte le aree cortilizie», ha dichiarato il consigliere ai lavori pubblici, Giovanni Imbesi

«I lavori di rinnovamento, messa in sicurezza e miglioramento dei plessi scolastici comunali – ha concluso Imbesi – si sono protratti per tutta l’estate appena conclusa. Lavori importanti hanno riguardato i plessi della Scuola dell’infanzia di Ferrito e delle scuole primarie di Cannitello e di Pezzo, grazie all’ottimo lavoro portato avanti dall’Ufficio lavori pubblici, nelle persone del responsabile arch. Bruno Doldo e del geom. Giuseppe Sergi».

«Al momento abbiamo terminato i lavori nella scuola di Ferrito e Cannitello» ha affermato l’Arch.Doldo, responsabile settore lavori pubblici del Comune di Villa San Giovanni.

A Ferrito i bagni ormai usurati, sono stati interamente demoliti e ricostruiti a misura di bambino, tutti gli ambienti sono stati imbiancati, il tetto è stato impermeabilizzato e messo in sicurezza, altri lavori hanno riguardato la sistemazione degli ambienti esterni. 

Nella scuola elementare di Cannitello i lavori hanno riguardato la pitturazione totale dei locali, sono stati realizzati dei cordoli esterni per risolvere criticità dovute ad infiltrazioni delle acque meteoriche, si è proceduto poi al rifacimento di tratti di marciapiedi, infine sono state sistemate tutte le piante esterne per garantire un accesso sicuro agli studenti. Per quanto riguarda la scuola di Pezzo, i lavori sono quasi terminati. 

«Avremmo voluto che il termine dei lavori coincidesse con l’inizio dell’anno scolastico e ce la stiamo mettendo tutta per terminare entro la fine del mese. Occorre però dire che la ditta che sta realizzando i lavori, lo sta facendo senza aver percepito ancora alcun compenso. Questo perché i fondi del Ministero non sono ancora arrivati, ciò nonostante siamo andati avanti con i lavori, completando il 70% degli interventi previsti» ha precisato l’arch. Doldo.  

Nello specifico, nella scuola di Pezzo sono stati ad oggi pitturati i locali, restaurati i bagni, ripristinati gli impianti idrico elettrico e di riscaldamento e sistemata l’area esterna. Entro fine mese verrà terminata la sostituzione degli infissi. Un ritardo dovuto al fatto che la ditta fornitrice ha avuto difficoltà nel reperire le materie prime. Infine, per quanto riguarda la scuola di Acciarello si è proceduto con la messa in sicurezza e a breve si procederà con i lavori di ripristino delle parti ammalorate dei prospetti, la demolizione ed il rifacimento di un muretto perimetrale, il rifacimento di tratti di marciapiedi ammalorati. 

«Sono contenta del lavoro sinergico che è stato fatto tra il personale scolastico, la dirigente Teresa Marino, la delegata alla Pubblica Istruzione Adelaide Barbalace e i nostri uffici, con un notevole risparmio di risorse economiche», ha concluso la sindaca Richichi.

Un risparmio che si aggira attorno ai 30.000 euro, tenendo conto del fatto che il settore lavori pubblici si è fatto carico della direzione dei lavori e della sicurezza cantieri, destinando le somme risparmiate alla progettazione e all’ esecuzione di altre opere.

Non ci resta che augurare buon inizio anno scolastico, in sicurezza. (rrc)

In arrivo per le Scuole 150 milioni del Decreto Sostegni

Sono 150 milioni di euro la somma stanziato dal Governo, grazie al Decreto Sostegni, destinata alle Scuole per l’attuazione del Piano Estate.

Le risorse, dopo il necessario concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sono ora disponibili e, dunque, utilizzabili da parte degli Istituti scolastici, con una media di 18mila euro per scuola. A questo finanziamento si aggiungono le risorse (320 i milioni totali disponibili) dell’Avviso Pon pubblicato lo scorso 27 aprile e in scadenza il prossimo 21 maggio: le scuole stanno presentando in questi giorni le loro candidature. Così come sarà possibile accedere ai fondi, 40 milioni in tutto, messi a disposizione con un Avviso pubblicato oggi nell’ambito delle attività di contrasto delle povertà educative. Prosegue, poi, il lavoro di accompagnamento delle scuole nell’organizzazione delle attività del Piano Estate, che mette a disposizione un totale di 510 milioni. Oggi è stata inviata alle Istituzioni scolastiche la nota ministeriale relativa al finanziamento di 150 milioni in via di erogazione, sostanzialmente una guida all’uso di queste risorse. Nelle prossime settimane saranno organizzati ulteriori specifici incontri per illustrare alle scuole le diverse misure disponibili.

«Siamo al lavoro – ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi – per costruire un ponte per il nuovo inizio. In queste settimane il mondo della scuola è impegnato per creare spazi e possibilità di potenziamento delle competenze e recupero della socialità di studentesse e studenti. Il Ministero è al fianco del territorio e degli Istituti per promuovere questo nuovo percorso e accompagnare le scuole nel disegnarlo».

I 150 milioni del Dl Sostegni

Si tratta di fondi che sono distribuiti a tutte le Istituzioni scolastiche sulla base del numero di alunni. La nota inviata oggi chiarisce come utilizzare le risorse, che vengono erogate per supportare le comunità scolastiche nella gestione della situazione emergenziale e nello sviluppo di attività pensate per potenziare l’offerta formativa extracurricolare, il potenziamento delle competenze di base, il consolidamento delle discipline, il recupero della socialità, della vita di gruppo delle studentesse e degli studenti anche nel periodo che intercorre tra la fine di questo anno scolastico e il prossimo. Sarà disponibile un help desk.

L’Avviso da 40 milioni per il contrasto delle povertà educative

Quaranta milioni di euro saranno assegnati, poi, sulla base di un Avviso pubblicato oggi sul sito del Ministero: le scuole dovranno manifestare il loro interesse a ricevere i fondi destinati a Istituti del primo e del secondo ciclo di istruzione e ai Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (Cpia) che si trovano in contesti di maggior svantaggio o fragilità nelle competenze e dove si riscontrano più alti tassi di dispersione.
Le istituzioni scolastiche potranno candidarsi esclusivamente attraverso una piattaforma dedicata entro le ore 12.00 del 25 maggio 2021.

I progetti dovranno avere come obiettivo il contrasto della povertà e dell’emergenza educativa, la prevenzione della dispersione scolastica, la riduzione dei divari per garantire pari opportunità. L’Avviso, inoltre, specifica che le proposte progettuali potranno riguardare diversi ambiti di intervento, anche in relazione alle tre diverse fasi del Piano Estate: quella del potenziamento degli apprendimenti (a giugno), quella del recupero della socialità (luglio e agosto), quella dell’accoglienza (settembre, fino all’avvio delle lezioni). Nella prima fase, infatti, si potranno programmare, ad esempio, corsi per il potenziamento delle competenze di base, professionali o tecniche, corsi e laboratori di lingua, iniziative per l’orientamento accademico o professionale. Nella seconda, invece, si potranno prevedere eventi dedicati all’arte, all’ambiente, alla sostenibilità, cineforum, concerti, rappresentazioni teatrali, attività sportive o gite e visite culturali. Nell’ultima, infine, il focus sarà dedicato alla ripartenza dell’anno scolastico, si potranno organizzare quindi giornate di accoglienza, workshop e laboratori di supporto psicologico, sportelli informativi.

Una Commissione dedicata valuterà rapidamente i progetti candidati sulla base di criteri specifici definiti nell’Avviso: il tasso di abbandono registrato nella scuola nel corso dell’anno scolastico, il livello di competenze di base, la difficoltà di accesso o di gestione della progettazione comunitaria, la situazione di svantaggio socio-economico-culturale, la collocazione della scuola in aree interne, il coinvolgimento, nell’ambito della realizzazione delle proposte progettuali, di enti del terzo settore o di imprese sociali. Ogni scuola potrà ottenere un massimo di 40.000 euro, nel caso di istituzioni scolastiche con un numero pari o superiore a 600 alunni frequentanti, e di 30.000 euro con un numero di alunni frequentanti inferiore a 600.

In scadenza il bando da 320 milioni di fondi Pon

A completare lo stanziamento dedicato al Piano Estate 2021, i 320 milioni di fondi Pon, utilizzabili soprattutto nelle aree con maggiori disuguaglianze economiche e sociali. Il termine per la candidatura dei progetti è il prossimo 21 maggio. Le risorse, di cui circa il 70% è destinato alle regioni del Sud, potranno essere spese sino al termine dell’anno scolastico 2021/2022, nella logica di un piano di trasformazione che partirà dall’estate e proseguirà durante il prossimo anno scolastico. Per guidare le scuole nell’organizzazione delle attività e per supportarle nella definizione dei progetti, Il Ministero dell’Istruzione ha organizzato nei giorni scorsi tre webinar dedicati, il principale dei quali è stato messo a disposizione sul canale YouTube del Ministero. (rrm)