di ARISTIDE BAVA – Quando si parla del lungomare di Siderno l’ Amarcord è inevitabile. In altri tempi è stato un prestigioso punto di riferimento sociale dell’intera provincia reggina, secondo solo al lungomare di Reggio Calabria. Un luogo simbolo che richiamava, oltre a moltissimi cittadini di Siderno, un notevole numero di forestieri che arrivava da ogni centro della Calabria per ammirare una struttura decisamente all’avanguardia che è riuscita ad aprire la strada a tante altre realizzazioni del genere anche se la sua bellezza è rimasta, per molto tempo irraggiungibile soprattutto per la sua conformazione e per la sua bellezza. Erano altri tempi. Gli anni hanno provocato alla struttura sidernese molte ferite e il lungo tempo trascorso dalla sua realizzazione non è servito neppure a cancellare alcune storture che gravitano, nella parte alta e che nessuno è riuscito a risanare anche se la parte che si affaccia sul mare rimane ancora di immensa bellezza. Ci sono ancora, però, alcune ferite provocate da anni dalle violente mareggiate che (almeno queste…) andrebbero sanate. Infatti, il lungomare di Siderno, alla vigilia della stagione estiva mostra ancora alcune di queste ferite. Quest’anno, però, sembra aprirsi la speranza che si possa finalmente intervenire. Alcune recinzioni che si notano lungo i suoi quasi due chilometri di percorso danno ad intendere che molto presto sarà reso fruibile al grande pubblico in una veste rinnovata. Almeno questa auspicano i cittadini sidernesi che nel lungomare non vedono solo un luogo di passeggio ma anche, e soprattutto, un simbolo della città, che aspetta di tornare nel suo antico fulgore. E non è un caso se il lungomare affonda le sue radici nella lungimiranza degli amministratori del dopoguerra, e in particolare nel “sindaco” per eccellenza della città, quel Cosimo Iannopollo che ha amministrato Siderno per circa 30 anni. Proprio a lui, d’altra parte, è stato intitolato il lungomare che dagli anni 50 in poi è diventato un’arteria pulsante della città oltre che luogo di incontro e di vacanze turistiche per tanti forestieri. Un luogo iconico arricchito da alcune pregiate sculture del grande Maestro Giuseppe Correale che ideò anche il disegno delle foglie sulla ringhiera, che hanno dato un imput artistico all’intero lungomare. Una struttura che, purtroppo, nel corso degli anni ha, poi subito parecchie ferite provocate da forti mareggiate che sinora si sono potute rimarginare solo a tratti accompagnati anche da necessari lavori di manutenzione. E sino allo scorso anno in molti, cittadini e forestieri, si chiedevano come mai, ancora, il lungomare di Siderno non fosse stato ripristinato in quei “pezzi” che ancora lamentano ferite vecchie di quattro o cinque anni. E, per la verità, in molti si aspettano che questo sia l’anno buono per mettere le toppe necessarie a questa struttura che appena un mese addietro è stata arricchita dal rinnovato spazio “turistico” costituito dalla realizzazione della nuova Villa comunale che offre, adesso, un bel colpo d’occhio proprio ai cittadini che frequentano ( e sono in molti) il lungomare. Uno spazio che in tanti vogliono vedere tornare a splendere come reale simbolo della vitalità di Siderno e dell’enorme potenziale che la città ha sempre dimostrato di avere, soprattutto per la capacità dei suoi cittadini che, in tempi passati. l’hanno resa primario punto di riferimento anche economico e commerciale dell’intera Locride. (ab)
Siderno vuole ritrovare la bellezza del suo lungomare
