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SQUILLACE (CZ) – Al via i lavori per la Chiesetta Gotica e il Santuario della Madonna del Ponte

chiesetta

Al via, a Squillace, ai lavori per il recupero della Chiesetta di Santa Maria della Pietà e del Santuario della Madonna del Ponte, che saranno curati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici.

A renderlo noto, Guido Rhodio, già sindaco di Squillace, la cui Amministrazione aveva presentato il progetto e la richiesta di finanziamento.

Anche Elena Bova, presidente della sezione di Catanzaro di Italia Nostra, dopo un sopralluogo della Chiesetta da parte di una delegazione della sezione catanzarese, ha ribadito la necessità di «interventi di consolidamento e restauro che, affidati alla Soprintendenza, partiranno quanto prima, grazie ad un finanziamento richiesto ed ottenuto dall’ex Sindaco Guido Rhodio e dall’assessore alla Cultura della sua Giunta, Berenice Brutto, componente del Direttivo di Italia Nostra».

«È stato assicurato – ha proseguito la presidente Bova – anche il finanziamento per il restauro del Santuario della Madonna del Ponte, importante edificio religioso e luogo di culto anch’esso, come Santa Maria della Pietà, parte degli itinerari del turismo internazionale in Calabria e del “percorso cassiodoreo».

I lavori, dunque, dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2021.

«Visitare Squillace – si legge in una nota di Italia Nostra – significa immergersi nella bellezza e nella storia per il suo castello e per numero dei suoi edifici e chiese di prestigio che segnano un’epoca in cui la città ebbe un grande ruolo».

«La buona amministrazione del sindaco Pasquale Muccari – prosegue la nota – si nota in ogni angolo, nella cura e nella pulizia dei luoghi, per i quali si nota anche l’amore dei suoi abitanti che si esprime attraverso i fiori alle finestre nelle viuzze che ci portano al Castello e al Duomo».

«Oggi, con gli interventi di restauro previsti – prosegue la nota – si aggiungono due elementi all’eccezionale patrimonio storico della città ed il nostro impegno, come Italia Nostra, deve arrivare a rendere fruibile a tutti anche il prestigioso complesso di Santa Chiara, chiesa e monastero, databile quest’ultimo a fine ‘500, se si considera il documento a firma del Vescovo Sirleto, inviato a Roma per annunciarne la ricostruzione. Il complesso è stato oggetto di lavori di “cristallizzazione” dell’esistente che si sono conclusi una decina di anni fa, ora da completare, perché edifici di tale valore storico possano essere restituiti alla città».

«Italia Nostra – conclude la nota – segnalerà il complesso di Santa Chiara alla “Lista Rossa” dei beni del patrimonio artistico italiano da tutelare e a e promuovere, con ogni mezzo, interventi di sollecitazione presso il Ministero e gli organi competenti, affinché i lavori possano essere ultimati». (rcz)

 

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