Il segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, ha ribadito la necessità di allargare il dibattito sulla Strada Statale 106 anche agli Amministratori del Catanzarese e del Crotonese, «così come è necessario focalizzarsi sull’appuntamento del Consiglio regionale sulla Strada statale 106 che dovrà avere la forza di dare corpo ad un documento unitario che sia la voce unica del territorio».
Biondo, infatti, ha partecipato all’assemblea dei sindaci della Locride convocata per discutere della problematica dell’ammodernamento della Strada statale 106, e ha sottolineato come «la Calabria, in questa fase assai delicata, sembra non essere Italia. Il Governo si dimentica di quelle che sono le necessità infrastrutturali di questo territorio, fa il gioco delle tre carte con le istanze del territorio, promette la realizzazione di tante opere pubbliche ma, poi, nei fatti non le finanzia. Il governo nazionale sta contraddicendo quanto chiede l’Europa sulla spesa dei fondi del Pnrr. Se l’Europa dice spendete questi fondi per ammodernare i territori, Roma risponde di non essere in grado di farlo o, peggio, di volerlo fare».
«È paradossale – ha detto ancora il Segretario generale della Uil Calabria – che un Paese che si vuole modernizzare con i fondi del Pnrr, poi, decide di allargare il divario infrastrutturale, sociale ed economico fra il Nord ed il Sud della Nazione».
Per Santo Biondo, poi, «C’è la necessità di dare forza alla voce del nostro territorio. Per questo la riunione di questa sera è molto importante, ritengo necessario alimentare questa discussione che si sta sviluppando sul territorio, che è un fatto assai positivo, ma siamo convinti che sia necessario allargare questo dibattito agli amministratori del catanzarese e del crotonese. Così come è necessario focalizzarsi sull’appuntamento del Consiglio regionale sulla Strada statale 106 che dovrà avere la forza di dare corpo ad un documento unitario che sia la voce unica del territorio».
Dall’aula “Fortugno” dovrà partire l’invito al Presidente del consiglio Mario Draghi ad inserire la Calabria, questa fetta di regione a forte rischio di isolamento, nel suo viaggio lungo la Penisola.
«Il Presidente Draghi – ha rimarcato Santo Biondo – faccia della Strada statale 106 una delle tappe simboliche del suo viaggio in Italia, anzi la prima tappa, proprio per dare un segnale forte, partendo da una regione che, purtroppo, nonostante le riconosciute potenzialità, vive ancora adesso una fase di marginalizzazione territoriale e sociale ma che desidera, vuole, pretende di diventare un punto di ripartenza dopo il Coronavirus».
«Mario Draghi – ha concluso il Segretario generale della Uil Calabria – accolga questa sfida, lo faccia anche per mandare un messaggio preciso alla criminalità organizzata che imperversa in Calabria e, spesso, ostacola l’apertura dei cantieri e mette a serio repentaglio la conclusione delle opere pubbliche. Il sindacato, unitariamente, sarà pronto e disponibile ad accompagnarlo lungo la via crucis della incompiuta fra le incompiute, lungo quella Strada statale costellata di tante, troppe, edicole funerarie». (rrc)