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Su “Made in Calabria” tv (ddt a Reggio e Roma e streaming web) si discute di teatro

Made in Calabria tv

Stasera (venerdì 21 aprile), alle 21, su GS Channel, canale 83 calabrese e sul Canale 98 Made in Calabria di Roma Capitale, per il programma Calabria ieri. Oggi. E… ideato e diretto dal giornalista e regista  Paolo Bolano si discute di teatro in Calabria. Ospiti in studio Gimo Polimeni, ex assessore alla Cultura della Giunta di Italo Falcomatà, il presidente del Circolo Rhegium Julii Pino Bova, lo scrittore e autore Oreste Arconte e il performer Peppe Mollica. Il programma sta crescendo in consensi e soprattutto a Roma – dice l’editore di GS Channel Franco Recupero – stiamo misurando un largo interesse tra la vastissima comunità calabrese (oltre 600mila nella Capitale) che ha mostrato di gradire una “presenza” televisiva indipendente che racconta della Calabria e propone personaggi, eventi e iniziative che non sarebbe diversamente possibile seguire da Roma. Il segnale del canale 98 del digitale terrestre è di altissima qualità, frutto anche di investimenti in tecnologie di ultima generazione, e le trasmissioni proposte suscitano ampio interesse. «È un’iniziativa destinata a crescere, destinata alla comunità romana dei calabresi, ma non solo: c’è la possibilità di far conoscere aspetti poco noti della nostra terra, sia dal punto di vista turistico-culturale ma anche religioso e imprenditoriale».

Il tema di stasera è in linea con questi progetti. Il Teatro, com’è noto, è uno dei simboli identitari della Magna Grecia e la Calabria vanta una meravigliosa tradizione millenaria. Quanto e cosa di produce oggi in Calabria? E con quali difficoltà? Bolano chiederà il parere degli operatori culturali che partecipano alla trasmissione, ripercorrendo iniziative fortunate e fatte fallire nel corso degli ultimi 50 anni non solo a Reggio, ma in tutta la Calabria. La politica culturale, purtroppo, ha sempre avuto il fiato corto, seguendo più ideologia che obiettivi di crescita e formazione, ma si è sempre in tempo a invertire la rotta. Servono risorse umane, prima di ogni cosa, ma non deve mancare l’apporto delle Istituzioni.

Il teatro è Cultura e va sostenuto e incentivato, così come vanno promosse le iniziative di formazione (scuole di attori, corsi professionali per registi, autori, e, ovviamente, tecnici e maestranze.

La risposta del pubblico a teatro è largamente positiva, in Calabria, ma è necessario promuovere e sostenere la nascita di nuove compagnie con talenti locali. Le idee ci sono, mancano spesso i mezzi e le risorse finanziarie, ma soprattutto manca (però si può delineare e costruire) una visione di futuro che veda il coinvolgimento dei giovani e l’utilizzo delle nuove tecnologie per far conoscere il piacere del teatro e seminare cultura. In una terra dove la cultura fa parte del territorio e fa sentire il suo profumo in ogni angolo della Calabria. (rrm)

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