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Summit museale Italia-Russia, parte da Scolacium il viaggio tra le culture e religione della delegazione russa

Parco Archeologico di Scolacium

Nell’ambito del summit museale Italia-Russia, la delegazione russa, guidata da Vladimir Tolstoj, consigliere del presidente Putin per la cultura, è arrivata in Calabria, nello specifico nel Parco Archeologico di Scolacium.

Ad accoglierli, la delegazione italiana guidata da Vito D’Adamo, Capo della Segreteria del sottosegretario alla cultura Lucia Borgonzoni e da Filippo Demma, direttore della Direzione Regionale Musei Calabria del Ministero della Cultura e composta da alcuni direttori delle più importanti realtà musei meridionali, dove si è svolto un incontro per un confronto tra esperienze di musei ricchi delle loro complessità e patrimoni e un tour dei luoghi della cultura.

Un’occasione anche di dialogo tra culture che, nella storia, hanno compiuto percorsi comuni e tornano a farlo anche adesso. Percorsi, questi, con una visione innovativa necessaria per armonizzare la conservazione e la fruizione pubblica delle collezioni nell’ambito di spazi all’aperto ed edifici spesso di grande valore artistico. Le esperienze condivise contribuiscono ad una visione di grande senso civico che coniuga offerte culturali e turistiche dei territori con il valore aggiunto dell’accessibilità culturale che deve essere piena e per tutti.

Questa comunione d’intenti, questi percorsi condivisi contribuiscono a qualificare le nostre comunità e istituzioni anche in ambito internazionale. L’itinerario della delegazione russa che parte dal Parco Archeologico di Scolacium è proseguita negli antichi luoghi simbolo della religione ortodossa di Calabria, che qui trova la sua “Cattolica”, la casa anche delle comunità dell’Est che è un dialogo con i Paesi di provenienza a cominciare proprio dalla Russia.

Ed ecco i luoghi dove il dialogo tra monachesimo ortodosso e cattolico è reale, concreto, quotidiano. Nella vallata dello Stilaro, tra San Giovanni Theristis a Bivongi, il Monastero di San Giovanni Nuovo e la Cattolica a Stilo, la coesistenza spirituale tra le due matrici cristiane, peculiarità preziosa dell’identità calabrese, è un unicum e rafforza la possibilità di dare una voce comune contemporanea a luoghi, oggetti e storie e affrontare così anche la sfida dell’accessibilità cognitiva a collezioni e patrimoni diversi tra loro.

«La cultura non è un bene comprimibile. Oltre ad essere la base della nostra identità, genera ricchezza”. Così il sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni, in occasione del Summit Museale Italia Russia –. Ci sono nuove sfide verso cui impegnarsi».

«Dobbiamo uscire sempre di più dall’idea di museo come luogo chiuso – ha spiegato – e creare legami con il territorio e con le industrie culturali e creative. Questo comporta maggiore attenzione alla manutenzione, alla protezione degli edifici, alla cura degli spazi verdi e alla loro fruizione legata ad una accessibilità sempre più estesa. Bisogna inoltre potenziare e ampliare sempre più la conoscenza tra i musei periferici, regionali e quelli nazionali già grandi attrattori di turismo, con progetti di grande respiro che portino alla riscoperta dei borghi, delle nostre radici e delle loro bellezze».

«Ricordo che la cultura e le imprese creative, moda, musica, design – ha proseguito il sottosegretario – determinano una parte importante del PIL del nostro Paese. Il museo non è un luogo contenitore, ma al contrario va identificato come luogo di relazioni tra innovazione e creatività».

«Quella che lega l’Italia alla Russia è un’amicizia storica – ha concluso – che si fonda sulla vicinanza culturale e che ha portato ad un flusso continuo di lavoro, di scambi di conoscenze, di nuovi progetti e mostre che hanno arricchito l’offerta culturale dei nostri musei e che siamo sicuri continuerà a farlo, anche grazie alla presenza sempre più strutturata al Forum Russo di San Pietroburgo». (rrm)

 

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