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Truffe nei consolati esteri direzione Calabria, Nucera: Basta con i funzionari furbetti

Giuseppe Nucera

Giuseppe Nucera, leader del movimento La Calabria che vogliamo, in una lettera aperta indirizzata all’attenzione della premier Giorgia Meloni e del Ministro degli Esteri Antonio Tajani, denuncia le truffe subite dagli immigrati intenzionati a spostarsi in Calabria o verso altri luoghi.

«Quanto accade nei consolati, in Marocco e non solo, è inaccettabile. Immigrati costretti ad attendere tempi biblici o in alternativa a dover pagare per ricevere servizi dovuti. Appuntamenti non concessi, documenti non forniti, gravi le inefficienze che i cittadini subiscono e che talvolta possono superare soltanto pagando funzionari compiacenti», ha detto Nucera.

«Sono comportamenti da prima repubblica – ha continuato – che ritenevamo definitivamente appartenenti al passato. Questi funzionari furbetti, per non dire ladri di professione, oltre ai soprusi con i quali vessano gli immigrati, danneggiano in modo importante l’immagine e la dignità dell’Italia”.

Nucera, già presidente di Confindustria Rc, si rivolge direttamente alla presidente del consiglio Giorgia Meloni e al Ministro degli Esteri Antonio Tajani.

«Faccio un al Governo per la gestione dei flussi d’immigrazione – ha proseguito – ma va fatta pulizia nel Consolati, dove si annidano truffatori che speculano sui visti d’ingresso in Italia. Piccoli uomini che sfruttano la povera gente e danneggiano anche noi imprenditori. Negli ultimi anni, la mancanza di manodopera si è acuita, spesso gli immigrati rappresentano la soluzione ideale per far fronte alla necessità di personale. Questi ritardi e problematiche, dovuti ai funzionari furbetti, impediscono a noi imprenditori di trovare manodopera e ai cittadini immigrati di poter lavorare una volta arrivati in Italia».

«Siamo alle porte di luglio, in ritardo rispetto alla programmazione della stagione estiva – ha concluso –. Non è possibile -conclude Nucera- che gravi comportamenti di alcuni funzionari, scorretti e miserabili, mettano a rischio le nostre imprese e limitino le libertà degli immigrati. E’ il momento di fermare questo triste mercato, si intervenga adesso per porre fine a questo squallore». (rrm)

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