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Valorizzare i borghi: va sbloccato urgentemente il bando della Regione

Badolato

Sbloccare, urgentemente, il bando Valorizzazione dei Borghi relativo alle risorse destinate ad operatori privati e quindi ad attività ricettive, della ristorazione e dei servizi turistici e culturali.

È questa la richiesta che l’Associazione degli Operatori Turistici “Riviera e Borghi degli Angeli”, insieme ad un gruppo di oltre 50 operatori turistico-commerciali e della ristorazione ha chiesto, tramite l’avv. Fabrizio Schiavone con Pec formale e ufficiale, alla presidenza della Regione Calabria, al vicepresidente Nino Spirlì e all’assessore Fausto Orsomarso

Nella lettera, gli operatori turistico-commerciali chiedono di intervenire «fattivamente affinché il bando de quo venga sbloccato nel più breve tempo possibile con la pubblicazione delle graduatorie e la successiva erogazione della liquidità per realizzare i nostri progetti e la nostra ripartenza a beneficio di tutti. Inoltre, la crisi che stiamo vivendo ci impone di prendere seriamente in considerazione una criticità legata alla mancanza di liquidità dei partecipanti al bando per far fronte alle anticipazioni di iva e quota privata come originariamente previste dal bando. Pertanto chiediamo di allargare la percentuale del fondo perduto ivi previsto, attraverso l’introduzione nei progetti dell’adeguamento al piano d’azione contemplato dall’Oms, per quanto riguarda le azioni anticoronavirus, giustificando il finanziamento al 100%, per prevenzione sanitaria pubblica».

«Per questa via – si legge nella lettera – si eviterebbe il rischio che la maggior parte degli aventi diritto sia costretta a rinunciare al beneficio per mancanza di liquidità, circostanza che negli ultimi mesi interessa la maggior parte di noi. Ma ancora sempre in ragione dell’emergenza sarebbe auspicabile intervenire nelle varie fasi del bando, dalla fase progettuale fino a quella di collaudo e quindi rendicontazione, snellendo e semplificando i vari processi di gestione con enormi benefici in termini di tempi costi. Avviare i nostri progetti significa dare lavoro, creare un indotto, realizzare opportunità di sviluppo lontane da visioni assistenzialistiche e soprattutto dare a quanti amano la nostra terra il ritorno alla speranza…per tornare a intravedere un futuro positivo. Alla luce delle argomentazioni sopra esposte rimaniamo in attesa di un urgente e positivo riscontro dichiarandoci sin d’ora disponibili ad un incontro attraverso una nostra delegazione». (rrm)

 

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