Un evento di alto spessore culturale, sociale e umano è stata l’intitolazione dell’Aula Magna dell’istituto Alberghiero di Villa San Giovanni a Emanuela Loi.
L’iniziativa di intitolazione, promossa dalla Presidente della Biesse, Bruna Siviglia, ha visto la presenza delle più alte cariche dello Stato, dal Prefetto Mariani, il Questore Vallone, il procuratore Sferlazza, il Procuratore generale Petralia, il vicecapo della Polizia di Stato Antonio de Iesu e la testimonianza di Tina Montinaro, moglie del capo scorta di Falcone, morto nella strage di Capaci.
«L’intitolazione dell’aula magna dell’istituto Alberghiero di Villa San Giovanni – ha dichiarato Bruna Siviglia, presidente di Biesse – non è solo un momento di memoria, ma vuole scuotere le coscienze di tutti per essere più consapevoli nello scegliere da quale parte stare».
«La commozione – ha proseguito la presidente Siviglia – del Procuratore Sferlazza, del Procuratore Petralia e del Questore Vallone che hanno conosciuto e lavorato con Falcone e Borsellino mentre si proiettavano le immagini del video sulla storia di Emanuela Loi, agente di polizia di stato morta mentre era in servizio nella strage di Via D’Amelio, rimarrà impressa in ognuno di noi».
«La Prima donna poliziotto morta per servire lo Stato – ha proseguito la presidente Siviglia – un esempio per i nostri giovani di coraggio, lealtà e attaccamento ai valori di legalità e giustizia. Ringrazio la preside dell’Istituto, Carmela Ciappina, dirigente straordinario dell’Istituto Alberghiero di Villa San Giovanni, per aver accolto la mia proposta ed il Questore Maurizio Vallone che ha condiviso l’iniziativa all’interno del percorso A- Ndrangheta una città senza Crimine». (rrc)