È stato consegnato, al Piccolo Teatro di Milano, all’imprenditrice rossanese Pina Mengano Amarelli il Premio “Giorgio Ambrosoli”.
Il Premio, istituito sette anni fa in memoria di Giorgio Ambrosoli, avvocato ucciso dalla mafia l’11 luglio del 1979, viene assegnato a persone, gruppi di persone, in particolare della Pubblica amministrazione e delle imprese, che su tutto il territorio nazionale si sono contraddistinti per la difesa dello stato di diritto tramite la pratica dell’integrità, della responsabilità e della professionalità, pur in condizioni avverse a causa di contesti ambientali, o di situazioni specifiche, che generavano pressioni verso condotte illegali.
Presenti, alla cerimonia di premiazione, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ed il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani.
«Penso – ha dichiarato Pina Mengano Amarelli in una intervista a Radio Radicale – che se si affronta tutto con il rispetto delle Istituzioni e degli altri, con il senso di responsabilità nei confronti del territorio nel quale si opera, valorizzando le risorse umane che ti ricordano, certi riconoscimenti arrivano in maniera naturale».
«Quando negli anni ’80 – ha proseguito Amarelli – è partita per me l’esperienza imprenditoriale con la Fabbrica di liquirizia Amarelli, mi sono sentita privilegiata dal fatto di essere donna e di essere in una regione come la Calabria. Fare impresa, da Corigliano Rossano, l’invito ai giovani: investire sulle proprie competenze per favorire la crescita del Paese».
Insieme a lei, sono stati premiati Amalia Ercoli Finzi, accademica, scienziata ed ingegnere aerospaziale, e il magistrato Giuseppe Pignatone.
A seguire, il video a Pina Mengano Amarelli