Comitato Leonardo, ci sono anche Amarelli e iGreco

È stata una giornata all’insegna dell’eccellenza italiana nel mondo quella di ieri, dall’idea dei fondatori del Comitato Leonardo, l’Avvocato Gianni Agnelli, Confindustria e l’Ice. A Palazzo Montecitorio, i brand più prestigiosi del Made in Italy.

Tommaso e Filomena Greco hanno partecipato alla Giornata Qualità Italia, alla presenza del ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani e del ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso.

Nel pomeriggio, Tommaso Greco ha preso parte all’assemblea dei soci del Comitato Leonardo, che ha eletto il neo presidente Sergio Donpé.

«È stato un grande onore per me poter sedere a fianco di grandi personalità, che rappresentano al meglio l’Italia oltre i confini e rappresentare la Calabria insieme a Pina Amarelli», ha commentato Tommaso Greco, rivolgendo un ringraziamento per il lavoro svolto sin qui alla presidente uscente Luisa Todini e augurando buon lavoro al neo presidente Sergio Donpé. (rrm)

Amarelli protagonista della rubrica “Grandi famiglie dell’imprenditoria italiana” del Tg1

La famiglia Amarelli di Corigliano Rossano è stata protagonista della rubrica Le grandi famiglie dell’imprenditoria italiana del Tg1.

Rapporto con il territorio, heritage marketing, responsabilità sociale, binomio tradizione ed innovazione, radici profonde nella storia. Dalla Fabbrica al Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli.  Ad accogliere ed accompagnare la troupe e l’inviata del TG alla scoperta dei diversi spazi ed ambienti dove si declina questa esperienza è stata Pina Amarelli, tra gli Italian Genius raccontanti nel mondo da Rai Cultura.

Presente anche nell’enciclopedia Treccani come icona del Made in Italy, fra le pagine che raccontano l’evoluzione imprenditoriale, tecnologica, scientifica del nostro paese. Quella di Amarelli – è la voce che fa da sottofondo alle immagini – è una lunga storia fatta di cultura, passione, impresa e tradizione che affonda le sue radici a Rossano, terra di Calabria. Così si può riassumere la storia di Amarelli , azienda familiare che alcuni documenti attestano già intorno al 1500.

Una vera e propria saga che è giunta alla sua dodicesima generazione; un’azienda che coniuga artigianalità e tecnologia; la qualità al cambiamento. Per raccontare questa storia unica la famiglia Amarelli nel 2001 ha aperto nell’ antico palazzo, sede dell’azienda, il museo della liquirizia Giorgio Amarelli che ha ottenuto il Premio Guggenheim Impresa & Cultura. Incisioni, documenti, libri, foto d’epoca ma anche attrezzi agricoli, oggetti quotidiani e splendidi abiti antichi diventano un palcoscenico di un museo unico nel mondo e testimoniano la vita di una famiglia universalmente riconosciuta. (rrm)

Il Pmi day di Confindustria ha aperto le porte dell’azienda e del Museo Amarelli agli studenti

Grande successo per il Pmi Day – Industriamoci, svoltosi nell’Amarelli Fabbrica di Liquirizia di Corigliano Rossano e organizzata dalla Piccola Industria di Confindustria.

L’evento, che si inserisce nell’ambito della XXI Settimana della Cultura d’Impresa e nella Settimana Europea delle PMI, patrocinata dai Ministeri degli Affari Esteri e dell’Istruzione, ha coinvolto una delegazione di studenti che ha visitato lo storico sito produttivo ed il Museo della Liquirizia, unico nel suo genere nel mondo.

«In questa edizione del Pmi Day – ha commentato il presidente di Confindustria Cosenza, Fortunato Amarelli – il focus è sulla bellezza del saper fare italiano, frutto delle competenze, dei valori e della cultura che ritroviamo nelle produzioni di beni e servizi delle nostre imprese».

«La bellezza nasce dall’attitudine alla cura e dalla volontà di fare bene – ha aggiunto – esprime la capacità di innovazione e la creatività, il patrimonio di saperi e tradizioni che derivano dalla storia e dalla cultura delle comunità e dei territori di cui le Pmi sono parte integrante».

«Aprire le proprie imprese, – ha continuato Amarelli – far conoscere il valore del lavoro delle persone che ne fanno parte, il legame con il territorio e la comunità in cui operano è di fondamentale importanza per i giovani che così possono toccare con mano la bellezza di intraprendere, di trasformare un’idea in progetto e un progetto in un risultato concreto, di raccogliere sfide, del mettersi in gioco, di migliorarsi anche sbagliando, di assumersi rischi e responsabilità anche oltre i cancelli dell’azienda, del saper fare insieme coinvolgendo le persone e valorizzandone abilità e competenze».

Oltre al presidente Amarelli, gli studenti sono stati accompagnati nella visita dal direttore Rosario Branda, dalla Responsabile dell’Area Education Monica Perri, dalla professoressa Alessandra Rovito e dalla Dirigente Alisia Rosa Arturi del Liceo “Pitagora” di Rende che ha parlato di «una esperienza arricchente per gli studenti, che hanno potuto toccare con mano come una idea d’impresa si possa trasformare in un futuro lavorativo per le giovani generazioni».

L’occasione di confronto è stata utile per approfondire il lavoro svolto dai ragazzi al concorso “latuaideadimpresa”, risultato particolarmente apprezzato dalla giuria, tanto da vincere la competizione regionale nel 2021.

«Incontrare l’impresa e i suoi protagonisti, gli imprenditori e i loro collaboratori che ogni giorno mettono in campo energie, passione e capacità per creare prodotti, servizi e nuove opportunità di sviluppo, occupazione e benessere per tutti – ha aggiunto il direttore Branda – è il senso di questa giornata che si è svolta oggi in tutta Italia».

Premiate con i Calici d’Ausonia le eccellenze dell’enograstronomia calabrese

Appuntamento questa sera a Corigliano-Rossano, al Concio Amarelli per la consegna dei premi Calici d’Ausonia alle eccellenze dell’enogastronomia calabrese. Il forte radicamento al territorio e alla Calabria del Premio Ausonia – giunto alla sua ottava edizione, sotto la direzione artistica di Antonio Maria D’Amico – trova la sua perfetta e piena concretizzazione nell’esperienza dei Calici D’Ausonia, i premi per le eccellenze calabresi che, nel 2022, si sono distinte nel panorama nazionale e internazionale. La cerimonia avverrà, come di consuetudine, nel Concio Amarelli, a partire dalle ore 20.15La premiazione sarà arricchita da una conversazione su come raccontare al meglio la nostra terra.

I premiati, che riceveranno delle sculture appositamente create grazie ad uno degli sponsor ufficiali della kermesse, Bper Banca sono:

Mangiatorella, ritira il premio l’amministratore delegato Pietro Federico

IGreco, ritira il premio Tommaso Greco

Gias, ritira il premio l’amministratore delegato Gloria Tenuta

Maccarony Chef, ritira il premio Corrado Rossi

Maison Celestino, ritira il premio Caterina Celestino

Feudo Liguori, ritira il premio Saverio Liguori

La serata di premiazione sarà anticipata da un talk con Paolo Iabichino, all’Auditorium Amarelli – a partire dalle ore 19 – sulla valorizzazione del brand e sulla capacità della comunicazione di aggiungere valore al mondo. Paolo Iabichino, comunicatore di fama internazionale, sarà̀ l’ospite d’onore del talk.  Paolo Iabichino, conosciuto come Iabicus, scrive pubblicità dal 1990 e ha trascorso gli ultimi anni ai vertici di WPP come direttore creativo esecutivo del Gruppo Ogilvy Italia. Oggi si dedica a nuovi progetti di comunicazione, al servizio di realtà che sentono la necessità di voltare pagina. Ha inventato il concetto di “invertising” in un libro che è diventato un manifesto per un messaggio pubblicitario rinnovato e consapevole. Due volte giurato al Festival di Cannes, si occupa di creatività e nuovi linguaggi nella costruzione di contenuti fuori e dentro la Rete. È tra i Maestri della Scuola Holden di Alessandro Baricco per i corsi di Story Design e Holden Pro, ed è stato premiato dal Dipartimento di Comunicazione ed Economia dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia come Comunicatore dell’anno 2018. Il suo ultimo libro è Scripta Volant: un nuovo alfabeto per scrivere (e leggere) la pubblicità oggi (Codice Edizioni); Hoepli gli ha affidato la direzione editoriale della collana Tracce e con Ipsos Italia ha fondato l’Osservatorio Civic Brands, progetto editoriale e di ricerca che racconta l’impatto sociale di aziende e brand in Italia. Il suo ultimo libro è Scripta Volant: un nuovo alfabeto per scrivere (e leggere) la pubblicità oggi (Codice Edizioni).

Chiuderà la serata un elegante spettacolo di fuoco a coronare l’evento e le premiazioni. (rcs)

Collaborazione tra Resort Torre S. Antonio e Azienda Amarelli

Importante collaborazione è stata fatta tra l’Azienda AmarelliTorre S. Antonio: l’azienda, infatti, personalizzerà, in limited edition, i suoi cofanetti di liquirizia con lo stemma della Dimora Storica Torre Sant’Antonio.

Ma non è finita: la collaborazione proseguirà con l’introduzione di una serie di piatti a base di liquirizia Amarelli. Il primo dolce verrà introdotto nel menù del Resort Torre Sant’Antonio a luglio e sarà il tortino di panna cotta alla liquirizia.

Il 29 luglio, inoltre, l’azienda Amarelli prenderà parte in qualità di partner/sponsor alla Cena delle eccellenze che si terrà presso il Resort Torre Sant’Antonio.

In lavorazione anche una geomappatura per soddisfare i collezionisti delle iconiciche confezioni Amarelli che nelle versione limited edition per l’hotellerie sorprendono gli ospiti  nel Belmond Hotel di Portofino, nell’Hotel Splendido Mare di Portofino e nella Villa Sant’Andrea di Taormina mare. (rcz)

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – L’importanza delle dimore storiche: tre giorni di workshop da Amarelli

All’Auditorium “Alessandro Marelli” di Corigliano Rossano, è stato inaugurato il workshop su La rigenerazione dello spazio storico, organizzato in occasione della decima edizione della Giornata nazionale delle Dimore Storiche Italiane promossa dalla sezione Calabria dell’ Associazione Dimore Storiche Italiane e in programma per fine ottobre.

L’ambasciatore Gianludovico de Martino, presidente della sezione calabrese, ha aperto il dibattito sottolineando i numeri di questo importante patrimonio delle dimore: «insieme ai borghi esse rappresentano – ha spiegato – l’elemento qualificante e non de-localizzabile del paesaggio italiano e delle sue importanti declinazioni turistiche ed economiche. Quasi 15 mila tra ville, castelli, rocche, torri e palazzi: un dato che rappresenta il 17% del patrimonio culturale nazionale, di proprietà privata, gestito quindi da eredi delle famiglie o da fondazioni, che fa registrare circa 30 mila posti di lavoro e ogni anni 45 milioni di visitatori, per un fatturato di 272,5 milioni di euro; numeri paragonabili – ha scandito de Martino – a quelli dei musei pubblici».

A ringraziare l’Adsi e l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Cosenza, rappresentato dall’architetto Paola Giuliani, per la scelta del Palazzo di famiglia e del Museo della liquirizia come location sia dell’evento formativo patrocinato dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco e dalla Regione Calabria che dei workshop, è stato l’Amministratore Delegato Fortunato Amarelli, portando anche i saluti di Confindustria Cosenza di cui è presidente.

Il Presidente Amarelli ha colto l’occasione per sottolineare quanto sia importante che alla rigenerazione dei luoghi storici sia necessario far seguire un forte collegamento con il tessuto sociale garantendone la fruibilità. Ne sono esempio l’Auditorium Alessandro Amarelli ed il Museo della Liquirizia: sono stati ristrutturati da privati ma messi a disposizione della comunità e dei visitatori.

Nel corso del dibattito, coordinato dal comunicatore e lobbista Lenin Montesanto, che ha esordito richiamando la nefasta prospettiva sulla distruzione catastrofica del paesaggio storico italiano anticipata già 45 anni fa dal regista Pier Paolo Pasolini nel celebre documentario La forma della città (andato in onda il 7.2.1974 sulla Rai)  sono intervenuti in video conferenza anche il Sottosegretario di Stato, Mibact Anna Laura Orrico ed il professore Francesco Mauro Minervino, docente di antropologia culturale all’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro e, in sala, il presidente regionale di Ance Giovan Battista Perciaccante che ha sottolineato la questione aperta e complessa della mobilità e della vivibilità alla base di ogni concreta prospettiva di rivitalizzazione dei centri storici.

Messaggi di apprezzamento per la qualità dell’iniziativa, di cui è stata data lettura, sono giunti dall’assessore regionale allo sviluppo economico e turismo Fausto Orsomarso e dalla direttrice della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Cosenza Francesca Casule.

Al termine del vivace confronto, suddiviso in due panel, tra Giulio Pane, professore di Storia dell’Architettura dell’Università degli Studi Federico II di Napoli, Franco Rossi, professore di Tecnica e Pianificazione Urbanistica dell’Unical, Tommaso Manfredi, direttore del Dipartimento di Patrimonio, Architettura e Urbanistica dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Cristiana Coscarella, professore di Storia dell’Architettura del Dipartimento di Studi umanistici dell’Unical, Francesca Valensise, vice presidente della Sezione Calabria Adsi, dottore di ricerca in Conservazione dei Beni architettonici e Ambientali e Raynaldo Perugini, professore all’Università degli Studi Roma 3, l’ingegnere Giovanni Guagliardi, responsabile Urbanistica Area Edilizia e Territorio di Confindustria Cosenza ha illustrato i principali strumenti di incentivazione pubblica per la rigenerazione dello spazio storico, con particolare riferimento al cosiddetto Superbonus del 110% previsto con il Decreto Rilancio.

Gli architetti Angelo De Luca, Massimo Cuconato e Sergio De Luca, membri della commissione cultura dell’Ordine, hanno infine anticipato contenuti e modalità di svolgimento del workshop in programma per martedì 28, mercoledì 29 e giovedì 30 ottobre a Palazzo Amarelli con le lezioni del Professor Perugini su Il linguaggio del giardino tra architettura e simbolo, della paesaggista Giusy Manfredi su Interventi di paesaggio tra architettura e natura e della restauratrice Simona Feraudo su Dialogo e sinergia tra restauratore e progettista.

La Calabria dei borghi è costituita per gran parte da edilizia povera, risultante storica di trattative sociali, di limitatezza degli spazi e del vivere semplice del passato. Una povertà ereditata in quasi tutti i centri storici del Sud Italia che è bellezza da preservare, senza cedere a scelte drastiche in fase di selezione degli interventi di riqualificazione. Purtroppo, ed è l’aspetto più delicato, non c’è più alcuna formazione adeguata per il restauro, come invece in altri Paesi europei. (Pane). – Le dimore storiche hanno traguardato un futuro possibile e rispetto a questo dato le questioni da porci oggi devono essere perché, cosa, per chi e per quale popolazione si recupera un Centro Storico? (Rossi).

È raro trovare oggi in Calabria esempi di identità preservati rispetto alla dittatura del cemento armato ed alle deturpazioni diffuse di cui siamo tutti colpevoli, Università inclusa. (Manfredi).

In questa terra in cui è stato distrutto il nostro patrimonio distintivo, sul bello prevale quasi ovunque il brutto ed il non finito. Che fine ha fatto il paesaggio agrario? I primi responsabili di questa distruzione sono stati anzi tutto le autonomie locali. Per evitare di continuare a correre il rischio di creare ulteriori contenitori senza contenuti, lasciando palazzi isolati come denti cariati, bisogna stoppare la distruzione del tessuto connettivo che fa faceva e fa parte di un unico insieme. (Valensise).

Ma, soprattutto, perché continuare a finanziare e cosa in grandi centri storici già colmi di contenitori di difficile gestione come ad esempio quello di Cosenza? (Coscarella).

L’esortazione resta quella di studiare la storia come condizione preliminare di ogni progetto di rigenerazione (Perugini) sapendo che la tutela del bello contribuisce anche a ridurre il tasso di criminalità (Guagliardi). (rcs)

Amarelli protagonista a Napoli nella mostra “Tocchiamo Terra”

Amarelli e la sua liquirizia sono i protagonisti e testimonial, a Napoli, di una mostra dal titolo Tocchiamo Terra di Luciano Ferrara.

La mostra, ospitata al Pio Monte della Misericordia e visitabile alla Scala della Misericordia fino al 27 settembre, è composta da 11 scatti – in bianco e nero – e racconta le fasi dell’estrazione della liquirizia, un’operazione delicata che risale al 1500: una lama entra nella terra, scava un fosso di oltre un metro e mezzo e poi vengono tirate le radici con le mani, gradualmente in modo da non spezzarle.

Tocchiamo Terra, inoltre, non è composto solo dalle fotografie sull’estrazione della liquirizia: sul tavolo, infatti, sono esposti degli scatti, a colori, che il fotografo ha fatto nel periodo del lockdown, ritraendo la vita di persone a lui più o meno note, anche solo di vista.

Soddisfazione è stata espressa da Pina Amarelli, presidente del Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli”, per l’attenzione che i presidi culturali di tutta Italia continuano a destinare all’esperienza e allo storytelling Amarelli, fatto di storia ed innovazione, passato e futuro. (rcs)

CORIGLIANO ROSSANO – A Pina Mengano Amarelli il Premio “Giorgio Ambrosoli”

È stato consegnato, al Piccolo Teatro di Milano, all’imprenditrice rossanese Pina Mengano Amarelli il Premio “Giorgio Ambrosoli”.

Il Premio, istituito sette anni fa in memoria di Giorgio Ambrosoli, avvocato ucciso dalla mafia l’11 luglio del 1979, viene assegnato a persone, gruppi di persone, in particolare della Pubblica amministrazione e delle imprese, che su tutto il territorio nazionale si sono contraddistinti per la difesa dello stato di diritto tramite la pratica dell’integrità, della responsabilità e della professionalità, pur in condizioni avverse a causa di contesti ambientali, o di situazioni specifiche, che generavano pressioni verso condotte illegali.

Presenti, alla cerimonia di premiazione, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ed il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani.

«Penso – ha dichiarato Pina Mengano Amarelli in una intervista a Radio Radicale – che se si affronta tutto con il rispetto delle Istituzioni e degli altri, con il senso di responsabilità nei confronti del territorio nel quale si opera, valorizzando le risorse umane che ti ricordano, certi riconoscimenti arrivano in maniera naturale».

«Quando negli anni ’80 – ha proseguito Amarelli – è partita per me l’esperienza imprenditoriale con la Fabbrica di liquirizia Amarelli, mi sono sentita privilegiata dal fatto di essere donna e di essere in una regione come la Calabria. Fare impresa, da Corigliano Rossano, l’invito ai giovani: investire sulle proprie competenze per favorire la crescita del Paese».

Insieme a lei, sono stati premiati Amalia Ercoli Finzi, accademica, scienziata ed ingegnere aerospaziale, e il magistrato Giuseppe Pignatone.

A seguire, il video a Pina Mengano Amarelli

Premio Giorgio Ambrosoli 2019 a Pina Mengano Amarelli

Premio Giorgio Ambrosoli 2019.Pina Mengano Amarelli, imprenditrice e manager, napoletana, 75 anni.Laureata con lode a #Napoli nel 1967 in #Giurisprudenza, #CavalieredelLavoro. Stimata studiosa e docente universitaria di #diritto, si è dedicata dal 1975 alla storica azienda Amarelli Fabbrica di Liquirizia di #RossanoCalabro, di prestigio mondiale nelle settore delle #liquirizie, fondata nel 1731 e già attiva dal Cinquecento. Da capo azienda con efficaci scelte strategiche innovative ha raggiunto una #leadership mondiale.E’ membro di numerose associazioni internazionali a scopo socio-culturale ed è consigliere di AIDAF – Associazione Italiana delle Aziende Familiari. Ha ricevuto il Premio “Made in #Calabria”.

Posted by Premio Giorgio Ambrosoli on Tuesday, 25 June 2019