Tante adesioni per l’appello de Le Muse di Reggio in omaggio ai migranti vittime di Steccato di Cutro

L’associazione culturale Le Muse “Laboratorio delle arti e delle lettere” di Reggio Calabria ha rappresentato la città metropolitana di Reggio Calabria martedì 21 marzo a Rossano per l’evento dedicato in occasione della Giornata mondiale della poesia celebrata in onore alle vittime di Cutro.

Poeti dei sud voce degli esuli è il titolo dell’evento che coinvolgerà tutta la Calabria con vari referenti per ogni città della regione. Il presidente Giuseppe Livoti nel saluto iniziale ringraziando l’amministrazione comunale di Rossano e la referente Unesco, Anna Lauria, per l’invito a partecipare ad organizzare tale evento ha subito ricordato tutti i sodalizi della città metropolitana di Reggio Calabria che hanno aderito ed accolto l’iniziativa proiettata sul regionale ed esattamente: Fidapa Bpw Italy sezione Reggio Calabria Morgana con la sua presidente Cinzia Iadicola, Nuovo Giangurgolo presidente Oreste Arconte, Arte club accademia di Cz con la presidente Marisa Scicchitano, Fidapa sez. Piana di Pami presidente Anna Pizzimenti, Club Unesco di Palmi “D. A Cardone” presidente Marisa Militano, Soroptimist Italia club Palmi presidente Maria Teresa Santoro, Circolo Bella epoque di Villa San Giovanni presidente Giovanna Santoro, Associazione artistica 5139 con la referente Dominy Labate.

Ed ancora Antonella Minasi, Palma Comandè, Francesca Raso, Onofrio Maccarrone, Maurizio Maisano, Anna Pizzimenti, Parand Azizi, Maria Teresa Castiglione,  Enza Versace, Marisa Militano, Oreste Arconte, Luigi Barberio,  Clara Condello, Maria Frisina, Grazia Papalia, Monica Cristiano, Santina Milardi, Cristina Benedetto, Stefano De Angelis,  Lilli Sgrò,  Pina Verduci, Teresa Celestino, Sonia Impala’, Enza Cuzzola, Marina Cuzzola, Tiziana Paulazzi Cannatà, Francesco Ravenda, Patrizia Pipino, Mimma Scibilia, Teresa Barresi,  Domenica Cotroneo, Rocco Polistena, Pino La Barbera, Pino Gattuso, Ninetta Marra, Ornella Cicuto,  Mimma Gallelli, Ileana Mauro, Marisa Scicchitano, Luigi Novello, Piovasco, Dominy Labate, Rossana Rossomando, Titti Strano Polimeni.

«Siamo il mare che accoglie i nostri fratelli, solidali con i conterranei di Steccato di Cutro onoriamo le vittime degli esuli. Con questo spirito celebriamo il 21 marzo la Giornata mondiale della poesia istituita dall’Unesco. Una chiamata alla poesia, ai poeti, all’arte, alla fotografia, alle arti grafiche importante» ha ricordato in apertura l’assessore alla cultura di Corigliano Rossano, Alessia Arboresi, evento dedicato al tema della memoria, ai superstiti della strage di Cutro, oggi vince la generosità ed il cuore della gente di Calabria.

La referente Unesco per la Giornata mondiale della poesia, la nota poetessa visiva Anna Lauria, ringraziando Giuseppe Livoti – presidente del sodalizio reggino e tutti i partecipanti per questo grido creativo, ha ribadito come tutti un insieme esprimiamo un grido non solo umano ma ideale convogliando e coinvolgendo le forze creative e comunicative anche della città metropolitana di Reggio Calabria.

Franco Maurella, giornalista e presidente del Club Unesco di Trebisacce ha, invece, proposto una pubblicazione che dovrebbe servire per ricordare ai posteri il messaggio collettivo dell’evento che vede un coro unanime ed un momento di dolore della comunità calabrese.

Il presidente Livoti dopo l’appello a tutti scrittori, poeti, artisti commenta entusiasta la partecipazione di associazioni e club service che numerose hanno inviato il loro materiale pur non presenti fisicamente il 21 marzo a Rossano, messaggio artistico o poetico attraverso due diverse forme. Livoti infatti ricorda come i poeti hanno presentato un loro componimento su carta in formato a4 con la loro firma autografa e la data del 21 marzo 2023 mettendo in evidenza il dolore, l’indignazione nei confronti di quello che è «…divenuto una distesa di scarpe spaiate come le famiglie che il naufragio ha spezzato. E poi vestiti stracciati dal mare, una ciabatta rosa da bambina, un vecchio portafoglio pieno solo di sabbia, pezzi di barca sparpagliati lungo più di quattro chilometri di costa. Davanti il mare, che forse ancora nasconde i corpi di dispersi».

Un dolore che i versi potranno contenere ed essere utili a riflettere. Gli artisti, invece, i pittori, i fotografi, hanno realizzato un segno grafico cromaticamente incisivo rendendo visivo l’idea del dramma, del dolore consegnando un una superficie di immagine “povera”, un messaggio salvifico su una striscia di carta da imballaggio che accoglie mari insaguinati, spiagge della libertà, nature morte del ricordo.

Il 21 marzo dunque ha unito la Calabria intera nel nome della parola e della scrittura nella Sala grigia e rossa del Palazzo San Bernardino. Una maratona  con poeti ed artisti che hanno letto il loro pensiero su questo avvenimento che assume un valore universale. I poeti e gli artisti che non hanno partecipato fisicamente hanno dato mandato al prof. Livoti per una consegna ufficiale lasciando traccia tangibile visiva in questa esposizione nella comunione e condivisione superando steccati e muri e parlando ai più che “Non c’è presa di coscienza senza dolore”.  (rrc)

CORIGLIANO ROSSANO – Giovedì il libro “La scalata dell’Everest in ciabatte”

Giovedì 23 marzo, a Corigliano Rossano, alle 17.30, sarà presnetato il libro La scalata dell’Everest in ciabatte di Primo Sacchetti.

L’evento è stato organizzato dal Cgil Pollino Sibaritide Tirreno e Fiom Cgil Calabria.

Ad introdurre i lavori sarà Massimo Covello (Cgil Calabria), a seguire gli interventi di Umberto Calabrone, Segretario Generale Fiom Calabria, Angelo Sposato, Segretario Generale CGIL Calabria, Giuseppe Guido, Segretario Generale CGIL comprensoriale e Flavio Stasi, sindaco di Corigliano-Rossano. Concluderà l’autore.

La presentazione si terrà a Corigliano Rossano, Sala Convegni Parrocchia SS Nicola e Leone. A moderare i lavori Francesca Marino (Responsabile Comunicazione CGIL comprensoriale).

Il libro racconta i cento giorni di resistenza di una comunità di 220 persone, vissuti davanti ai cancelli di una fabbrica, la SaGa. È la storia emblematica di una lotta per la sopravvivenza, contro la decisione di chiudere lo stabilimento e portare altrove macchinari e produzioni, che coinvolge tutto il territorio e trascina con sé anche le istituzioni civili e religiose. Alla fine, le operaie e gli operai della SaGa vinceranno e conquisteranno un futuro produttivo per la loro fabbrica. (rcs)

Bit di Milano, Montesanto (8tJ): Quali buyer ha conquistato Corigliano Rossano?

Lenin Montesanto, direttore dell’Associazione Europea Otto Torri Sullo Jonio, ha chiesto «quali sarebbero i buyer e gli operatori del settore che sarebbero stati letteralmente conquistati dalle presunte proposte dell’Amministrazione Comunale alla Bit di Milano lo scorso febbraio?».

«Quale sarebbe stata l’eventuale proposta o l’eventuale pacchetto turistico – ha chiesto ancora – predisposto per tempo dagli uffici comunali interessati, preventivamente strutturato e concordato con gli operatori del proprio territorio ed oggetto di specifica agenda fissata anticipatamente nel previsto programma Bit con i buyer accreditati in quella fiera, così come prima ancora alla Borsa del Turismo delle Origini a Matera e da ultimo alla Borsa Mediterranea di Napoli?».

Per Montesanto «sarebbe interessante oltre che, ancora una volta, un normale e dovuto atto di trasparenza da parte dell’Amministrazione Comunale non tanto spiegare alla Città quale sia l’eventuale piano strategico di posizionamento competitivo di quella che dovrebbe essere la destinazione turistica Corigliano-Rossano; ma almeno entrare nel merito e chiarire le tante, troppe enunciazioni generiche che ormai da qualche mese vengono sparate sui media in tema di presunta pianificazione turistica, offendendo però l’intelligenza di tutti».

«Di quali buyer – ha chiesto – continuano a parlare senza alcuna cognizione di causa gli amministratori della terza Città della Calabria? Esattamente quali sarebbero stati questi fantomatici operatori del settore che avrebbero preso d’assalto, come testualmente riportato in un comunicato istituzionale dell’ente, lo spazio all’interno dello stand regionale? Possiamo conoscerne nomi, attività e target? È possibile rendere noto quale pacchetto specifico è stato proposto loro?».

«Ma si ha la benché minima idea – ha continuato – di quello che si sostiene pubblicamente o si è convinti che si possano raccontare baggianate così indisturbatamente ed irresponsabilmente? Si ha contezza di cosa significhi organizzare, programmare e soprattutto di chi tiene i previsti incontri con i buyer alla Bit d Milano?».

«Soprattutto – ha ribadito il direttore di Otto Torri, invitando gli amministratori locali a confrontarsi umilmente con le migliori esperienze del settore in Italia ed in Europa – la Città ha il diritto di conoscere, al di là delle vuote sparate del Comune, quale sia la proposta specifica venduta a Milano, se c’è».

«Se non fossimo di fronte a tanta grossolana superficialità ed a tanta evidente incompetenza – ha proseguito – nel silenzio costante e grave della comunicazione istituzionale, potremmo anche ipotizzare che gli amministratori di Corigliano-Rossano all’ultima Bit, protagonisti di una inutile passeggiata di circostanza fatta passare come un evento epico, abbiano concordato con gli operatori locali e confezionato e proposto un pacchetto turistico-esperenziale sul formidabile evento identitario dell’imminente Notte dei Fuochi S.Marco (24 Aprile) nel Centro Storico di Rossano con la prosecuzione nel Centro Storico di Corigliano il 25 Aprile per S. Francesco di Paola, che è uno dei Marcatori Identitari Distintivi (MID) oltre che il Santo Patrono della Calabria».

«Ma tra le proposte identitarie ed esperienziali che si sarebbe potuto commercializzare alla Bit, pre-organizzandosi in loco e concordando specifici appuntamenti con i famosi buyer a Milano – ha spiegato –, c’era e c’è anche la plurisecolare festa agreste di S.Onofrio, collegata all’antico oratorio eremitico situato nell’alta valle del torrente Colognati, autenticamente vissuta più che celebrata ogni terza domenica di maggio».

«Temiamo, purtroppo, che non sia andata così – ha aggiunto –. E per averne conferma basta leggere le stesse dichiarazioni general-generiche del Sindaco sull’emozionante tappa alla Bit. Il primo cittadino fa, infatti, riferimento ad un presunto percorso di promozione ormai strutturato, di cui però non vi è traccia nei documenti finanziari dell’ente (oltre 1,3 milioni di euro spesi per eventi di intrattenimento sociale per i residenti a Ferragosto e Capodanno, senza un euro investito in marketing territoriale) e definisce importante la presenza della Città a quella fiera per sviluppare e potenziare progressivamente l’attrattività di Corigliano-Rossano anche come meta storico-culturale; parlando, quindi, del tutto genericamente di una città delle meraviglie senza fare mai preciso riferimento né ad uno qualsiasi dei marcatori identitari distintivi (Mid) per i quali la Città è già riconosciuta nel mondo (su tutti il Codex Purpureus Rossanensis), né a nessun pacchetto specifico che ad esempio sarebbe stato interessantissimo costruire e contrattare in quella sede, avendone ovviamente consapevolezza e competenze».

«Nulla di tutto ciò – ha detto ancora –. Da una parte, si è già data veste ed autorizzazione formale, con un atto d’indirizzo deliberato lo scorso febbraio, all’esatto metodo dello spreco di risorse pubbliche fatte passare per turistiche già sperimentato nello scorso semestre agosto-dicembre scorso, senza alcuna reale misurazione né delle presenze (con una misera tassa di soggiorno ferma a 300 mila euro di cui non si conosce il re-investimento turistico), né delle motivazioni, né dell’efficacia di quella spesa ingente (di cui 500 mila euro solo per il periodo Natale-Epifania e 300 mila bruciati solo per l’ora di concerto di Coez in piazza, a Capodanno, per altro oltre iniziato oltre la mezzanotte)».

«Dall’altra – ha concluso – si vorrebbe far passare ancora nel 2023, come chissà quale strategia istituzionale che è invece del tutto assente, l’indistinta esposizione ad un pubblico occasionale, di depliant paesaggistico-informativi senza alcuna proposta distintiva e senza alcuna capacità competitiva, tanto più in contesti di elevatissima comparazione internazionale come la Bit, con modalità considerate inutili e fallimentari già alla fine degli anni ’90, che non solo non servono a nulla ma che fanno pure danni». (rcs)

CORIGLIANO ROSSANO – È nato un Cafè Alzheimer

Parte da Corigliano – Rossano il Cafè Alzheimer, la rete multifunzionale che accoglie in uno spazio informale e rilassato pazienti, caregivers, volontari ed esperti.

Promosso dalla Regione Calabria, sul territorio il progetto pilota è stato affidato dal Comune di Corigliano – Rossano all’esperienza della Cooperativa sociale I Figli della Luna, guidata dal Presidente Lorenzo Notaristefano, che nella sede di via Pietro Malena, ospiterà gli incontri, per un anno intero, ogni martedì e giovedì mattina.

Il primo degli appuntamenti, al quale hanno partecipato anche l’assessore comunale alle politiche sociali Alessia Alboresi e la responsabile dei servizi sociali Valentina Carucci, ha fatto registrare tanta partecipazione e forte entusiasmo. Il format è stato promosso a pieni voti dal primo momento.

Il Cafè Alzheimer è un luogo dove ci si può incontrare, bere una bibita o un caffè insieme e, grazie al confronto con esperti del settore, ricevere informazioni e trovare punti di contatto tra esperienze simili, in un ambiente non giudicante. Per il familiare è altrettanto importante poter parlare con persone competenti da cui ricevere informazioni su come comportarsi, sul significato della malattia e sulle possibili forme di assistenza attuabili.

Lo spazio assistenziale sarà gestito da personale qualificato. Da una psicologa coordinatrice, da una neurologa, da più educatori professionali, da un assistente sociale e da una neuropsicomotricista. Nel progetto tutti i partecipanti sono coadiuvati dagli operatori di base con finalità di mutuo aiuto. I familiari stessi diventano una risorsa per se stessi e per gli altri pazienti e caregiver coinvolti.

L’intera equipe offre le proprie competenze professionali cercando di individuare attività e laboratori che potenzino le loro capacità e risorse residue. La conoscenza della patologia diagnosticata permette loro di comprendere le reali potenzialità psicofisiche ancora presenti nei soggetti malati, di definire obiettivi riabilitativi adeguati e di individuare strumenti idonei al raggiungimento degli obiettivi stessi. (rcs)

CORIGLIANO ROSSANO – Sabato la lectio magistralis sulla cura e dignità della persona

Domani pomeriggio, a Corigliano Rossano, alle 16, nel Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile, è in programma la lectio magistralis del professore Pietro Grassi, dell’Università Pontificia di Santa Croce di Roma, sul tema del convegno Per una società della cura e della speranza – il valore della vita tra fragilità, dolore e morte promosso dal Movimento per la Vita di Corigliano.

La Lectio Magistralis del professore Pietro Grassi sarà anticipata dagli interventi di Aquilina Sergio dell’Istituto Teologico Cosentino, di Michele Florio dell’Istituto Teologico Cosentino e di Francesco Nigro Imperiale, esperto di cure palliative di Cosenza.

Bruno ha colto l’occasione per informare che il Movimento ha nominato il nuovo Consiglio Direttivo. Salvatore Fontana e Aquilina Sergio sono i due nuovi vicepresidente. Il primo si occuperà dei rapporti istituzionali e della promozione del Concorso Annuale del Movimento per la Vita Italiano nelle scuole; la seconda, della formazione culturale, dei rapporti con il mondo accademico e dell’organizzazione della Giornata annuale della Vita. (rcs)

 

CORIGLIANO ROSSANO – Presentato il libro “Alla ricerca del cibo perduto”

È stato presentato, a Corigliano Rossano, il libro Alla ricerca del cibo perduto – Manuale di sovranità alimentare per la Calabria del terzo millennio di Pietro ArditoManuelita Iacopetta all’Auditorium “Alessandro Amarelli”.

Riuscire a recuperare, spiegare e riproporre circa 400 tra ingredienti e piatti della tradizione sociale, culturale, economica dei nostri territori, andati definitivamente perduti o a rischio estinzione, potrà rappresentare sicuramente anche un momento di romantico ritorno alla memoria collettiva, carico di ricordi, emozioni e sentimenti legati ad un tempo che non c’è e che non ritornerà. Ma è soprattutto altro. È qualcosa di molto più importante e di dinamico.

Riappropriarsi con convinzione e visione contemporanee del proprio patrimonio identitario enogastronomico, sintesi del millenario crocevia di dominazioni, culture e identità succedutesi e della ricchezza di biodiversità naturale che insieme rendono distintiva la nostra regione, significa oggi mettere finalmente al centro dell’agenda politica e di sviluppo locale una indispensabile rottura epistemologica rispetto alla nostra stessa eredità. Diventa inequivocabile chiave di lettura per un’altra visione della stessa crescita economica. Significa iniziare a proporre modelli di formazione, professionalizzazione e di impresa diversi, alternativi e competitivi, sia rispetto all’ideologia globalizzante del cibo spazzatura imposto dalle multinazionali e dalla grande distribuzione; sia rispetto alla retorica oicofobica meridionale della cosiddetta fuga dei cervelli.

Serve, soprattutto, a restituire valori e contenuti, simboli e prospettive autentiche, di autonomia di pensiero e di economia circolare, ma anche di sovranità e di educazione alimentare, di serenità e qualità della vita ad intere generazioni, giovani e meno giovani, sempre più prive di radici ed in debito di futuro.

«È stato questo – ha dichiarato Lenin Montesanto, coordinatore dell’associazione europea Otto Torri sullo Jonio – il messaggio principale emerso in modo plurale dal bello e partecipato evento di presentazione dell’edizione 2023 del volume Alla ricerca del cibo perduto – Manuale di sovranità alimentare per la Calabria del terzo millennio, di Pietro Ardito e Manuelita Iacopetta, ospitato nei giorni scorsi nell’Auditorium Alessandro Amarelli a Corigliano-Rossano».

«Un messaggio – ha continuato – che ha trovato oltre che la sua conferma più emozionante anche la sua migliore e più spontanea esaltazione nell’intervento dal pubblico della giovane studentessa dell’alberghiero (IPSEOA) del Majorana Maria Pia Graziano che ha emozionato tutti, condividendo con la platea il suo sogno, la sua idea rivoluzionaria di voler realizzare, al termine degli studi, in questo territorio, una risotteria identitaria, la prima con l’antico riso di Sibari, il più sud del nord del mondo, un marcatore identitario distintivo (Mid) della Calabria».

Coordinati dallo stesso Montesanto (Program Manager della Cabina Regia sui Marcatori Identitari Distintivi della Regione Calabria) con la giornalista Rosaria Talarico, insieme ai due autori, sono intervenuti anche l’Amministratore Delegato Fortunato Amarelli, che sottolineando il rapporto di ultraventennale collaborazione con Otto Torri per la promozione ha colto l’occasione per ricordare come il rilancio della liquirizia pura sia partito proprio dalla necessità di difendersi dalla diffusione delle rotelle e dei cosiddetti pastigliati, che «abbiamo superato – ha detto – attraverso la narrazione e la valorizzazione nelle comunicazione commerciale dell’identità territoriale; Sonia Ferrari, docente di Marketing del Turismo e di Marketing Territoriale dell’Università della Calabria, che ha ribadito come le radici possano e debbano diventare oggi economia».

«Il turista – ha aggiunto – è cambiato. Oggi è più attento, sensibile, vuole entrare in contatto diretto con i residenti. È sostenibile, si rapporta bene con il contesto. Ed a questa tipologia nuova di visitatore  bisogna offrire l’autentico».

Il dirigente dell’Istituto d’Istruzione Superiore (IIS) E.Majorana di Corigliano-Rossano Saverio Madera, che sottolineando la mission militante dell’Istituto rispetto ai temi dell’economia circolare e della sovranità alimentare è ritornato sulla necessità di far capire bene ed ogni giorno alle nuove generazioni il grande e reale valore economico del ritorno manageriale e innovativo alla terra ed alle produzioni agricole per una terra come la Calabria. L’editore Nella Fragale (Graficheditore), che ha esortato a promuovere la diffusione di questo vero e proprio manuale nelle scuole; il Presidente del Consorzio di Tutela Patata della Sila Igp (PPAS) Pietro Tarasi, per il quale la svolta per quello che è riconosciuto ormai come uno dei più virtuosi casi di successo di marketing e posizionamento commerciale (con un incremento di fatturato per il Consorzio negli ultimi anni da 2 a 10 milioni di euro)  è stato ancora una volta inserire il territorio, la Sila, nel packaging.

Roberto Bonofiglio di Mi‘Ndujo, che rilanciando la prossima uscita sul mercato del nuovo panino identitario ‘U Ghiegghiu è ritornato a richiamare tutti a costruire reti ed alleanze territoriali per costruire reddito e sviluppo endogeno sull’identità enogastronomica calabrese e, infine, Antonello Rispoli dell’Ente Nazionale Microcredito che dopo aver ricordato numeri, contenuti, metodi e record del progetto Yes I Start Calabria, modello nazionale ed europeo per l’auto-impiego, ha esortato a trarre da proposte e iniziative importanti come quella degli autori Ardito e Iacopetta tutti i contenuti e l’energia necessari per aprire finalmente i riflettori, insieme al mondo della scuola e soprattutto rispetto alle attese delle nuove generazioni, sui tanti e nuovi spazi di mercato e di crescita disponibili, aggredibili, governabili e competitivi, del tutto differenti ed alternativi ai modelli di gastronomia troppo spesso dominanti sui media.

Numerosi i contributi anche dal pubblico, tra i quali quello del presidente della Coldiretti zonale Antonello Fonsi, del docente di enogastronomia del Majorana Pietro Bloise che ancora una volta ha coordinato tutte le fasi di preparazione delle ricette scelte tra le 400 contenute nel volume e presentate in degustazione nell’affascinante cornice del plurisecolare Concio della Liquirizia Amarelli: dalla guastella china ai panattasimi, dalla licurdìa alle frittelle di bucce di fichi d’india, dalla ‘nchiampara alla frittata di patate senza uova, fino alle crocette di fichi. (rcs)

 

CORIGLIANO ROSSANO – Ramificazioni Festival porta in scena “Masquarade”

Domani, a Corigliano Rossano, dalle 15.30, a Piazza San Giovanni Paolo II, è in programma Masquerade, tutte le suggestioni del Carnevale reinterpretate dai danzatori di Ramificazioni Festival, il primo festival della danza d’autore in Calabria.

Lo ha reso noto il direttore artistico, Filippo Stabile, invitando tutti a partecipare ai diversi momenti previsti e che vedranno i danzatori esibirsi in pole dance, aereal hoops, danza con il cerchio e altre parti danzanti.

Le coreografie di Ramificazioni Festival impreziosiranno il racconto de La Divina Commedia che Maros Eventi porterà in scena alle ore 21 al Teatro Metropol.

Un secondo appuntamento è previsto per il 21 febbraio.

Conclusasi con successo la rassegna dedicata alla creatività contemporanea, alle arti visive e coreutiche, riconosciuta per il triennio dal Ministero della Cultura (MIC) che con 20 spettacoli, il coinvolgimento di 14 compagnie di danza, tra le più prestigiose nel panorama nazionale ha toccato nei mesi scorsi ben 6 città calabresi, l’associazione Create Danza guarda già alla nuova edizione di Ramificazioni Festival. Nel prossimo autunno interesserà le Città di Corigliano-Rossano, Cosenza, Polistena, Palmi, Lamezia.

Partirà a breve la tournée che toccherà, tra le altre, Milano, il 27 febbraio, ospite di uno degli eventi di punta della città lombarda, con un lavoro coreografico che tratta il tema della violenza sulle donne e Roma, con una tappa nel prestigioso Festival Corpo Mobile. (rcs)

CORIGLIANO ROSSANO – Sabato si presenta il libro “Alla ricerca del cibo perduto”

Sabato 18 febbraio, alle 16.30, a Corigliano Rossano, all’Auditorium “Alessandro Amarelli”, si presenta il libro Alla ricerca del cibo perduto – Manuale di sovranità alimentare per la Calabria del Terzo Millennio di Manuelita IacopettaPietro Ardito.

L’evento è promosso dall’Associazione Europea Otto Torri sullo Jonio insieme agli autori e al Museo della Liquirizia Amarelli.

La Calabria è mille Calabrie anche nell’alimentazione, caratterizzata com’è da una cucina tipica molto ampia e variamente diversificata, valore aggiunto per questa terra che, oltre alle bellezze ambientali e storiche, offre un patrimonio gastronomico davvero di valore inestimabile. La Calabria, area centrale ed emblematica del Mediterraneo, con le sue diversità geografiche, climatiche, produttive, linguistiche, culturali, con la sua straordinaria ricchezza gastronomica è una specie di tavola imbandita a macchia di leopardo, che va raccontata sia nella sua interezza, sia nei diversi e molteplici elementi che la compongono. Storia di cibi, che non può prescindere dalla storia di uomini e di luoghi.

Questo lavoro di ricerca ricostruisce un lungo ed articolato patrimonio di piatti tipici della cucina calabrese aventi un valore storico e stratificato nel variegato tessuto sociale locale. La cucina tipica di un luogo, infatti, si ricollega alle sue tradizioni più ataviche ed è sintesi tra storia e cultura.

Coordinati dalla giornalista Rosaria Talarico, insieme ai due autori, interverranno l’Amministratore Delegato Fortunato Amarelli, Sonia Ferrari, professore associato di Marketing del Turismo e di Marketing Territoriale dell’Università della Calabria, il dirigente IIS E.Majorana Corigliano-Rossano Saverio Madera, Nella Fragale di Graficheditore, il Presidente del Consorzio di Tutela Patata della Sila IGP Pietro Tarasi, Roberto Bonofiglio di Mi‘Ndujo, Lenin Montesanto, Program Manager della Cabina Regia sui Marcatori Identitari Distintivi della Regione Calabria ed Antonello Rispoli dell’Ente Nazionale Microcredito.

L’incontro sarà impreziosito dalle degustazioni emozionali di alcuni degli oltre 300 tra cibi identitari e piatti perduti calabresi censiti nell’importante ricerca di Ardito e Iacopetta, curata dagli studenti dell’alberghiero (IPSEOA) e dell’agrario (ITA) dell’Istituto d’Istruzione Superiore (IIS) Majorana di Corigliano-Rossano.

«Le pagine di questo progetto editoriale – scrive Fortunato Amarelli – profumano di quell’identità di cui ogni calabrese dovrebbe fare tesoro. Raccontano storie straordinarie, scovate negli album dei ricordi e della memoria di donne e uomini, artigiani della terra, che hanno contribuito a scrivere le pagine del nostro patrimonio culturale».

«Per un’esperienza imprenditoriale e familiare come la nostra – ha proseguito –, saldamente ancorata alla terra ed al territorio, da sempre improntata ad una cultura del fare che affonda le sue radici in secoli di storia, tramandando da 11 generazioni la ricetta della liquirizia, tra i simboli e le icone di quel Made in Italy, il lavoro di Pietro Ardito e Manuelita Iacopetta è da apprezzare perché rappresenta un punto di riferimento importante. È una testimonianza di come la nostra terra sia ricca di esperienze, di prime volte, di primati, che continuano ad emozionare ed a rappresentare la vera grande bellezza italiana in tutto il mondo. Nel nostro caso, la riconoscibilità ed il successo della liquirizia nel mondo è proprio la sua origine calabrese».

«Come Otto Torri – ha sottolineato il direttore Lenin Montesanto – siamo grati per questo contributo di ricerca preziosissimo e militante messo a disposizione di quanti, restando in quel che resta, stanno investendo, proprio come fanno loro, competenze, energie e ottimismo nella direzione e nell’esperienza di un recupero innamorato, intelligente e protagonista dello storico patrimonio enogastronomico ed agroalimentare calabrese; uno scrigno inesauribile di diffusa memoria collettiva che, sottratto all’oblio, diventa oggi su scala globale l’unità di misura competitiva della qualità della vita e la chiave di lettura più convincente di una diversa visione glocale dello sviluppo individuale e sociale». (rcs)

CORIGLIANO ROSSANO – Sabato si parla di Governo dei Turismi e strategie di marketing “il caso Tropea”

Sabato 4 febbraio, a Corigliano Rossano, alle 10.30, nel Salone del Centro di Spiritualità di Madre Isabella de Rosis, si terrà una iniziativa di approfondimento e confronto pubblico sui temi del governo dei Turismi, strategie di marketing territoriale, pianificazione e misurazione di politiche ed investimenti. – Il caso del Principato di Tropea.

L’evento è promosso dall’Associazione europea Otto Torri sullo Jonio. Attraverso una speciale intervista al sindaco di Tropea, Giovanni Macrì, nel solco di una militanza e sensibilità al tema che vede il sodalizio protagonista del dibattito pubblico da oltre 25 anni, sarà indagata la recente esperienza amministrativa della famosa destinazione turistica, divenuta negli ultimi anni una delle icone più riconosciute, apprezzate e ricercate dell’immagine nazionale ed internazionale della Calabria.

Approfondendo contenuti, metodi e strumenti adottati nelle principali politiche turistiche sperimentate dall’istituzione locale, ci si interrogherà su perimetro e prospettiva del fenomeno e dello stesso ambito di intervento pubblico sui turismi, tentando di ricostruire e capire se c’è un modello efficace di governo, eventualmente replicabile e migliorabile. (rcs)

CORIGLIANO ROSSANO – Successo per la Frida “bizantina” raccontata da Amedeo Fusco

di ANTONIO LOIACONONella serata fredda di mercoledì 25 gennaio, la Frida “bizantina” raccontata nel “sillage” dei volumi della Biblioteca Minnicelli, nel centro storico di Rossano, ha contribuito a scaldare corpo ed anima degli astanti che alla fine, con la loro “standing ovation”, hanno “acceso” la miccia ad un fragorosissimo applauso sottolineando l’ennesimo successo di questa Conferenza-Spettacolo: Amedeo Fusco racconta Frida Kahlo.

Ad introdurre lo spettacolo (già sold out nelle future date italiane) è stata la padrona di casa, Ombretta Gazzola, la quale ha ricordato gli aspetti peculiari di questa artista “sui generis”.

Struggenti gli episodi di alcune vicissitudini patite da Frida e raccontati da Amedeo sul quale corpo, sembravano affacciarsi, in una sorta di magico “transfert”, le ferite, i dolori, le gioie e l’amore della messicana Kahlo!

Un pubblico incantato e sospeso, quasi immobile come i libri che facevano capolino dagli scaffali della biblioteca, alla fine della serata-evento è uscito arricchito: più nuovo nel gelido scorcio di questo Gennaio 2023.

«Una serata commovente e profonda» è stata la “summa” del pensiero dell’avv. Maurizio Minnicelli;

«Molto interessante il racconto di questa grandissima artista dalla vita così intensa e faticosissima, mitica! Bravissimo l’attore! Bella serata. Grazie», ha chiosato l’Avv. Franco Camodeca.

«Amedeo Fusco ci ha regalato una bellissima esperienza. Frida ci ha insegnato ad avere coraggio per diventare uomini liberi!», è stato il commento del Sindaco di Longobucco, Giovanni Pirillo.

Presenti altre associazioni ed artisti locali; da Longobucco, ancora, il presidente dell’Associazione Vesca (Volontari dell’Economia Sociale, Culturale ed Ambientale) avvocato Pino Flotta con Luigina Diletto, naturalmente alcuni tra gli amici storici di Amedeo: Giorgio Castriota Scanderberg (scrittore), Maria Romeo e Tindaro Munafò; nutrita la rappresentanza di Scala Coeli, paese di origine del nostro showman!

Molto commovente è stato l’abbraccio, in appendice della serata, tra Amedeo Fusco ed Enrico Iemboli, già sindaco di Scala Coeli ed apprezzato poeta, a suggellare una antica amicizia!

Frida Kahlo è anche questo. (al)