Sono stati consegnati, nei giorni scorsi, a Reggio, i Premi nazionali Rhegium Julii, promossi dall’omonimo Circolo Culturale, presieduto da Pino Bova.
Tantissimi i premiati di questa edizione: Valeria Parrella Premio Corrado Alvaro per la Narrativa con il libro La Fortuna. Relaziona Annarosa Macrì. A Gemma Calabresi Milite il Premio Leonida Repaci per la saggistica con La crepa e la luce. Relaziona Annarosa Macrì.
A Giuseppe Manitta il Premio “Lorenzo Galogero” per la Poesia con il libro L’etica dell’acqua. Relaziona Corrado Calabrò. A Pietro Massimo Busetta il Premio “Gaetano Cingari” per gli Studi Meridionalistici con il volume Il lupo e l’agnello. Dal mantra del Sud assistito all’operazione verità.
Sono stati assegnate, inoltre, tre menzioni speciali a: Antonio Salvati per il romanzo Pentcho, Antonella Radogna per la raccolta poetica Ciò che sai amare e Michele Caccamo per il libro su Pasolini Le sacche della rana.
Presente, alla cerimonia, l’assessore alla Cultura del Comune di Reggio, Irene Calabrò, che ha definito il Rhegium Julii «Voce instancabile della forza della nostra terra».
«Credo che questa bellissima frase – ha aggiunto – peraltro riportata nel video di presentazione, sia quella più giusta per sintetizzare lo spirito del Rhegium Julii. Una forza che emerge con la stessa tenacia con cui il premio ed il lavoro culturale del circolo provano a portare in alto nome della Città e della Calabria intera. Il mio invito, quindi, è rivolto a non dimenticare mai i padri fondatori della nostra cultura meridionalista che ci aiutano a lanciare lo sguardo verso il futuro».
«Chi, oggi, vuole fare apparire Reggio come una città morta vuole solo mettere una patina oscura sul significato e la bellezza di eventi come il Rhegium Julii – ha aggiunto Calabrò – il mio ruolo di Assessora alla Cultura, infatti, permette di confrontarmi, quotidianamente, con tutta una serie di realtà che dimostrano quanto Reggio sia viva ed abbia voglia di vivere. La cerimonia odierna è la testimonianza plastica di quanto la città sia viva, di quello che è Reggio e di ciò che sarà».
«Il Premio Rhegium Julii – ha dichiarato Carmelo Versace, sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria – merita di varcare i confini reggini ed arrivare dall’altra parte dello Stretto ed avere il giusto riconoscimento nella costruzione dell’Area metropolitana dello Stretto a cui stiamo lavorando intensamente».
A Messina, ha riferito Versace, «in molti hanno ricordato l’importanza di questo riconoscimento che è orgoglio reggino e meridionale. Vogliamo, quindi, che il Rhegium Julii possa essere allargato ai nostri cugini dirimpettai perché è bene condividere momenti di sana cultura con quegli amministratori che operano e lavorano per la crescita dei nostri territori».
«È davvero un onore poter essere qui – ha aggiunto il sindaco ff – siamo orgogliosi di poter sostenere una manifestazione culturale di così alto livello che nel tempo, grazie al lavoro certosino del gruppo di intellettuali che lo promuove e lo porta avanti da tanti anni, è arrivata ad essere uno dei pilastri portanti del circuito culturale cittadino e regionale».
«Per questo – ha concluso – siamo convinti che questa realtà possa essere esportata, varcando i confini regionali e rivolgendosi alla dirimpettaia Messina. Se nelle nostre azioni mettiamo la caparbietà, la testardaggine e l’umiltà che contraddistinguono i nostri popoli, potremmo vincere ogni sfida nonostante qualcuno continui a volerci far fare un passo indietro». (rrc)