REGGIO CALABRIA – Falcomatà apre la festa del volontariato nel segno di Don Italo Calabrò

A Reggio Calabria è iniziata la Festa del Volontariato. Il sindaco Giuseppe Falcomatà, sulle scale del teatro comunale “Francesco Cilea”, ha aperto l’iniziativa insieme al presidente del Csv, Ignazio Giuseppe Bognoni, ed a tanti cittadini che, impegnati nelle varie associazioni del territorio, spendono la propria esistenza aiutando gli altri. Alla manifestazione era presente anche il presidente del consiglio comunale, Enzo Marra.

«E’ un onore essere qui», ha detto Falcomatà ricordando «il percorso di condivisione intrapreso, in questi anni, con tutte le realtà che operano e lavorano creando inclusione sociale secondo l’esempio di don Italo Calabrò, il padre del volontariato nella nostra città».

«Lo spirito – ha aggiunto – che ci anima e chi vede, ancora una volta, tutti uniti è lo stesso di chi affronta ogni questione legata alla marginalità con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno».

«In questa splendida festa – ha continuato Falcomatà – riconosco, con vero piacere, il volto ed il sorriso di tante persone amiche, con le quali abbiamo condiviso momenti di crescita della comunità. Voglio ringraziarvi perché mi avete insegnato moltissimo sul valore del contributo».

«La meravigliosa famiglia del volontariato – ha concluso il sindaco – ci ha aiutato a comprendere il dovere sacrosanto dell’aiuto, del sostegno e della partecipazione; elementi fondamentali per rendere una comunità più forte nel contrasto e nella lotta alle fragilità. Ormai tanti anni fa, abbiamo iniziato un cammino mano nella mano, seguendo il solco tracciato da don Italo, la grande stella che illumina il nostro cammino e ci indica la strada accompagnandoci in tutte quelle che sono le nostre attività. Abbiamo una missione comune che siamo contenti di poter continuare a condividere con voi». (rrc)

Usb e Coolap: «Psichiatria fuori legge, combattiamo “l’altra pazzia”»

Unione sindacale di base Reggio Calabria e Coordinamento lavoratori psichiatria tornano sulle vicende che riguardano il servizio di Psichiatria nella città dello Stretto.

«Lo stato di difficoltà in cui versano le strutture psichiatriche reggine dovrebbe essere cosa ben nota, ma la negazione del diritto alla cura non sembra suscitare molto interesse dentro le mura della Cittadella regionale. L’accordo siglato il 13 novembre scorso a Catanzaro, che ha posto fine all’occupazione dei locali dell’Asp di Reggio Calabria, sembra sia rimasta lettera morta. Le risposte fattive sarebbero dovute già arrivare il giorno dopo, rassicurava il sub Commissario Esposito. Poi il giorno dopo è diventata una settimana, poi due settimane, adesso siamo a venti giorni. Nel frattempo non solo non è arrivato alcun segnale di attività dagli uffici regionali, ma siamo costretti ad assistere ad una ridda di dichiarazioni tese a sminuire il problema e sviare l’attenzione dai veri ostacoli ponendone altri del tutto fittizi».

«Si è ventilata – dicono Usb e Coolap – una “anomalia” reggina, una richiesta di posti letto spropositata rispetto agli altri territori, quasi a far immaginare che tale domanda sia figlia di una mera speculazione. A tal proposito vorremmo ricordare che il rapporto Istisan sulle strutture residenziali psichiatriche del giugno 2023 assegna alla Calabria il triste primato del minor numero di strutture (0,2 ogni 100mila abitanti, a fronte della media nazionale di 3,7) e del minor numero di posti (9,7 ogni 100mila abitanti a fronte di una media di 51,2). Secondo l’Istituto Superiore della Sanità quindi ad essere anomala è tutta la Calabria, ma per motivi diametralmente opposti a quelli asseriti e sbandierati dalla Cittadella. Servono più posti letto per Reggio e per tutta la regione. D’altronde è la stessa Regione Calabria a evidenziare che il dato per il 2019 di ricoveri fuori regione era di ben 900 pazienti psichiatrici. Anche la scusante di un eventuale aumento di costi derivante dall’autorizzazione delle attuali strutture è risibile e paradossale, considerando che i ricoveri fuori territorio sono comunque a carico della Regione, a costi molto più alti. Non ci vuole un economista per capire come si otterrebbero, invece, i risparmi per le casse regionali».

«Certe affermazioni – continua la nota dei sindacati – unite da un lato all’assistenza negata nel territorio dell’Asp 5 (ricoveri bloccati), dall’altro alla contestuale esistenza di interessi legati alla migrazione dei pazienti, costituiscono motivi che ben potrebbero destare l’attenzione della Procura di Reggio Calabria e della Procura di Catanzaro. In particolare perché l’effetto dirompente è la negazione di un diritto sacrosanto per i pazienti e per i loro familiari, con conseguenze evidenti e devastanti sul piano sociale. L’accorato, ennesimo e recente appello da parte dei familiari con cento firme, riteniamo, dovrebbe essere preso in seria considerazione dalle autorità preposte. Non possiamo permettere di perdere altro tempo e che le strutture ripiombino nel dimenticatoio, magari per consentire il procrastinarsi di interessi da parte di terzi. Per questo abbiamo deciso di lanciare una imminente mobilitazione contro “l’altra pazzia”, contro le amnesie (e gli inganni) istituzionali. Auspichiamo che le istituzioni, la cui attenzione ancora una volta richiamiamo, procedano in tal senso». (rrc)

REGGIO CALABRIA – Falcomatà: «Parità di genere sia totale e sostanziale, anche nel mondo del lavoro»

Il sindaco metropolitano e di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha preso parte oggi al convegno ‘I vantaggi della certificazione della parità di genere per le aziende’. L’incontro, organizzato da Studio Cataldi, si è svolto nel salone di Confindustria Reggio Calabria.

«Veniamo da una settimana nella quale si è affrontato il tema della violenza di genere, culminata nella giornata internazionale del 25 novembre, che ha visto la nostra città impegnata per ragionare e confrontarsi su tutte le violenze nei confronti delle donne, che non sono solo quelle fisiche – ha detto il sindaco Falcomatà – assistiamo ancora oggi a violenze di genere, anche nel mondo del lavoro, con evidenti discriminazioni. Misure come quelle legate alla certificazione di genere, sono state un grande traguardo, ma evidentemente necessitano di qualcosa in più affinché non rimangano lettera morta».

«Il Pnrr, ad esempio – ha evidenziato – sconta tra le varie difficoltà anche quella della scarsa informazione relativa all’esistenza di queste “misure”. Esistono molti bandi, progetti, misure: dal sostegno all’impresa, alle categorie più deboli, alle fragilità che esistono nella nostra città ed in generale nel Paese, rispetto alle quali queste misure non vengono spese al 100% perché si ha meno accesso alle informazioni. Questo ci provoca un problema generale, perché, come nel caso del caso del Pnrr, sono risorse a rischio, legate a verifiche e monitoraggio».

«Ben venga, quindi, nella nostra città – ha concluso il primo cittadino – questo incontro di formazione e informazione. Ringrazio Confindustria per averlo promosso, perché ci consente, non soltanto di evitare che queste misure non rimangano lettera morta, ma anche di fare un passo in avanti nel raggiungimento di una parità di genere nella vita in generale e, in particolare, nel mondo del lavoro e delle professioni». (rrc)

CATANZARO – Due ore di risate con Brignano. Stasera la replica

E’ stato un vero trionfo la prima delle due serate del grande spettacolo di Enrico Brignano andato in scena ieri sera in Teatro Politeama di Catanzaro gremito in ogni ordine di posti. Sono arrivati da tutta la regione, infatti, per assistere all’irresistibile “Ma… diamoci del tu!”, scritto con Manuela D’Angelo, la collaborazione ai testi di Alessio Parenti e le musiche originali di Andrea Perrozzi.

E stasera si replica alle ore 21:00 con altri mille spettatori pronti ad invadere il suggestivo centro storico del capoluogo calabrese e il bellissimo Teatro progettato da Paolo Portoghesi.

In una cornice scenotecnica da mega show, arrivata a Catanzaro con ben due bilici di oltre 16 metri carichi di luci e scenografie, Enrico Brignano ha regalato oltre due ore di divertimento puro; un successo straordinario per l’amatissimo attore e comico romano, al centro di un palcoscenico abbondantemente illuminato e colorato nello stile dei grandi varietà televisivi.

Da vero mattatore, ha strappato risate continue e applausi convinti con un monologo mozzafiato che ha infiammato e trascinato tutti nel clima festoso di un teatro pervaso da un’allegria straripante e contagiosa. In oltre due ore di autentico “one man show” ha sfoderato tutta la sua bravura e la sua classe da gigante del teatro comico italiano, portando il pubblico a ridere a crepapelle, fino alle lacrime, tra racconti e aneddoti intrisi d’ironia e da una vena sarcastica irresistibile. Dai tanti «no» ricevuti ai provini di attore in cui era sistematicamente bocciato, ai suoi primi corteggiamenti sotto il Colosseo con la scomoda automobile disegnata da Giugiaro, con Radio Maria in sottofondo, fino ad irresistibili gag sui rapporti tra mariti e mogli, è stata una cura di puro e sano divertimento, una immersione nella grande comicità d’autore di uno degli attori più amati dal pubblico di tutte le età e target. Anche a Catanzaro si è avuta la conferma che l’ex allievo di Gigi Proietti oggi è un indiscutibile maestro della comicità e del miglior teatro leggero italiano.

Al termine, anch’egli visibilmente contento per il calore e l’accoglienza, dopo un ultimo esilarante racconto della storia tra Psiche ed Eros, ha regalato alcune copie del suo libro “Non facciamone una tragedia” (edito da Einaudi) agli spettatori che hanno compiuto gli anni proprio ieri.

Strameritato il Riccio d’Argento dell’orafo calabrese Gerardo Sacco, premio ai Migliori Live d’Autore di “Fatti di Musica”, il festival diretto da Ruggero Pegna giunto alla 38°edizione, che ha organizzato l’evento insieme alla Fondazione Politeama. Il prestigioso riconoscimento gli è stato consegnato dallo stesso promoter insieme ad Aldo Costa e Gianvito Casadonte, rispettivamente Direttore Generale e Sovrintendente del Teatro, concordi nell’affermare che, innanzitutto: «E’ stato un successo eccezionale, frutto di una perfetta sinergia che può assicurare altri grandi eventi impegnativi sotto il profilo finanziario e organizzativo, ma non proibitivi anche in un teatro calabrese, grazie proprio a questa risposta entusiasta del pubblico!». (rcz)

ALTOMONTE (CS) – Ristoranti del Buon ricordo, Barbieri protagonista a Milano

Promuovere e raccontare la Calabria autentica attraverso i piatti della tradizione: poveri negli ingredienti ma straordinari nella capacità di far vivere all’ospite un’esperienza del gusto unica. Dall’involtino di suino nero all’arancia alle polpette alla contadina, piatto che ancora oggi, specialmente alla domenica riempie i vicoli di profumi, emozioni e ricordi. Con il cambio di specialità la Famiglia Barbieri è stata protagonista a Milano della convention annuale dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, il prestigioso circuito che raccoglie in Italia e nel mondo ambasciatori impegnati a salvaguardare e valorizzare lo straordinario mosaico delle tradizioni gastronomiche.

Patrizia, Michele ed Enzo Barbieri, quest’ultimo selezionatore e referente per la Calabria dell’Associazione, hanno rappresentato la Famiglia all’evento di presentazione della Guida 2024 dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, ospitata nei giorni scorsi dalle Officine del Volo in Brianza.

La Convention annuale che ha avuto come ospite d’onore il conduttore televisivo Gerry Scotti, ha salutato l’ingresso di 8 nuove esperienze e svelato il cambio di specialità per 4 ristoranti. Tra queste, quello dell’Hotel – Ristorante Barbieri.

Nel nuovo piatto di ceramica, ambito da collezionisti e avventurieri del gusto, è raffigurato proprio l’Agrichef Enzo al quale fa da sfondo la Città d’Arte di Altomonte. (rcs)

CASSANO (CS) – Garofalo chiede di fare chiarezza sui troppi tumori

«Cassano, registra un ennesimo decesso per tumore. La comunità piange una giovane ragazza. Cos’altro deve accadere?». È quanto afferma, Francesco Garofalo, portavoce del Comitato Spontaneo di Cittadini, per la Tutela della salute pubblica.

«La città è chiamata a reagire e soprattutto, deve pretendere che si faccia lo studio epidemiologico da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Abbiamo fondati timori – evidenzia Garofalo -, che il numero è destinato ad aumentare. I medici di base o i sanitari dell’Hospice, sono pienamente a conoscenza di quanto denunciamo da tempo, a cui si deve aggiungere un altro dato che sfugge alla casistica, quello relativo alle visite specialistiche fatte fuori dalla Regione Calabria».

«Così come – rimarca il portavoce del comitato -, occorre che qualcuno spieghi perché ad oggi, ancora non sono partiti i registri dei tumori, nonostante ci sia stato un’accelerazione e un impulso del Consiglio Regionale della Calabria, in questa direzione. Da qui, anche un accorato appello al Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Cosenza, di spingere insieme a noi, affinché non si faccia più melina, rispetto ad una problematica che investe tutte e tutti».

«Pretendiamo di sapere – ha concluso -, che fine hanno fatto i 20 posti previsti per la struttura dell’Hospice, che registra una inspiegabile disattenzione da parte degli organismi del governo sanitario. Purtroppo, siamo costretti a registrare una perdurante indifferenza della politica rispetto ad un problema di vitale importanza». (rcs)

REGGIO – Con le muse si scoprono i legami tra i dolci natalizi e la storia dell’arte e della linguistica

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 18, nella sala d’arte di Via San Giuseppe 19, è in programma un incontro con una conversazione dedicata al connubio tra la storia delle tipicità dolciarie collegate alle feste ed a vari collegamenti di tipo storico, artistico e linguistico, organizzato dall’Associazione Culturale Le Muse, Laboratorio delle Arti e delle Lettere.

L’evento è il primo degli appuntamenti natalizi del sodalizio.

La tematica trattata sarà appunto Nacatule e Protalia: indagine archeolinguistica sul cibo nella Calabria Greca e vedrà una conversazione con Pasquale Casile, docente – vicepresidente Associazione Magna Grecia Pieve Emanuele, membro CdA Fondazione Calabro Greca ed organizzatore del Bicentenario dei Greci di Calabria.

Insieme a lui altro intervento sarà quello di Bartolo Foti, pasticcere ed esperto dolci della tradizione calabrese. Anche un momento della poesia vernacolare reggina con la presenza di Rossana Rossomando, delegata Muse Poesia e Cultura Dialettale.

Il presidente prof. Giuseppe Livoti ricorda che si è pensato a questo primo incontro, che precede tutte le attività culturali che si terranno fino al 6 gennaio, «utile per immergerci nella storia dei territori, attraverso, dolci della tradizione che in effetti nascondono altri significanti e significati oltre che collegamenti con riferimenti archeologici e con immagini importanti della pittura e dell’arte e della lingua soprattutto nell’area grecanica».

«Proprio per questo non potevamo non indagare – ha spiegato – dal punto di vista pratico e conoscitivo anche con la figura di un pasticcere e noto conoscitore della tradizione, mentre il vernacolo sarà utile a scandire i vari momenti tra tradizione e classicità. Le “nacatole” sono dei dolci tradizionali di origine antica, di forme diverse, che venivano preparate nelle famiglie per ricorrenze varie come matrimoni e battesimi e per le festività più importanti. Si preparavano generalmente una settimana prima di Natale come segno beneaugurale e non possono mancare nel cenone di fine anno».

«Oggi si preparano tutto l’anno – ha proseguito – e si possono trovare nelle pasticcerie e nei panifici. Questo tipico dolce viene consumato e si sposa magnificamente con i classici vini locali da dessert (assimilabili per molti versi ai cantucci col vinsanto). La mattina, invece, a colazione, si associa molto bene con il latte fresco. L’area di produzione è il territorio del comprensorio della Locride e della Piana di Gioia Tauro. Un tempo le nacatole venivano considerate un dono per amici e parenti, da parte dei futuri sposi in occasione del matrimonio».

«Questi dolci rappresentavano quindi – ha concluso – la tradizionale pasticceria calabrese durante le feste nuziali. La loro forma è ellissoidale, caratterizzata da una spirale all’interno, riconducibile alla sagoma di un bambino. Non a caso, la parola calabrese naca proviene dal greco nakè, che significa culla. È quindi un dolce non solo buon augurio per il matrimonio, ma anche come buon auspicio per il concepimento di una nuova vita. Per la stessa ragione, probabilmente, sono entrate a far parte anche della tradizione natalizia locale». (rrc)

 

TAURIANOVA (RC) – Nasce il primo asilo Nido pubblico con i fondi Pnrr, partiti i lavori nella frazione Amato

Sono partiti i lavori per la costruzione di un asilo Nido pubblico nella frazione Amato, opera finanziata con i fondi del Pnrr chiesti e ottenuti dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roy Biasi. La consegna dei lavori, presenti oltre al primo cittadino anche gli assessori Crea, Fedele, Monteleone e Grimaldi, apre quindi un cantiere svolta dal doppio significato perché attesta l’efficacia di un disegno amministrativo in cui la giunta ha creduto sin dall’inizio del suo mandato, creando per la prima volta nella storia di Taurianova un servizio scolastico essenziale, e perché consente all’amministrazione comunale di investire nella cura dell’Infanzia, prima e più di altri Comuni del territorio della Piana di Gioia Tauro, a favore dell’intera comunità cittadina a cui viene la possibilità di veder migliorati i tempi di vita delle famiglie.

Si arriverà ad avere un asilo Nido ad Amato, grazie ai lavori eseguiti dal Raggruppamento temporaneo di imprese P&G Costruzioni Bulding, demolendo l’attuale vetusto edificio scolastico di corso Italia e sostituendolo con una moderna e gradevole struttura che riqualificherà una porzione del centro urbano, in base al finanziamento ottenuto di 1.700.000 euro, comprensivo delle spese per la progettazione.

Secondo il cronoprogramma predisposto dal Rup comunale Antonino Bernava, l’opera progettata dall’ing. Beniamino Scopelliti dovrebbe essere completata nei primi mesi del 2025, poco più di un anno di lavori che l’amministrazione, anche con lo stimolo dell’assessore alla Pubblica amministrazione Angela Crea, segue con particolare attenzione nell’ambito di un ingente piano di interventi nel settore dell’edilizia scolastica.
L’appalto per l’asilo Nido di Amato, tra l’altro, fa il paio con l’imminente avvio della costruzione anche di una nuova scuola dell’Infanzia nell’area “zona 167” grazie ad un investimento di 2.400.000 euro.

«Si tratta di opere concrete e non di chiacchiere o polemiche – commenta il sindaco Biasi – che offriamo alla comunità con un certo orgoglio politico in più, anche perché segnalano il compimento di una fase amministrativa preparatoria assai intensa, grazie alla quale ora iniziamo a raccogliere frutti che la città aspettava da anni, perché bisogna andare di molto indietro con la memoria per ricordare l’esecuzione di lavori pubblici così imponenti. Il fatto poi che questa accelerazione avvenga per valorizzare il mondo della scuola, che in questo caso noi sosteniamo in coerenza con una delle missioni preminenti del Pnrr che opportunamente l’Unione europea ha dedicato proprio alla Next Generation, conferma la fondatezza del nostro disegno amministrativo complessivo in cui attraverso opere e servizi nuovi diamo una riposta pronta ai cittadini di Amato che finalmente, grazie a questa amministrazione, stanno ottenendo quella attenzione che da anni invocavano, ribaltando il paradigma solito: la frazione, ospitando un servizio rivolto a tutta la città, mai come questa volta diventa centro propulsore». (rrc)

CROTONE – S’inaugura lo Spazio Donna

Lunedì 4 dicembre, a Crotone, alle 9, nella Sala Consiliare, si svolgerà l’iniziativa Parole nuove contro la violenza di genere. Analisi e contrasto contro i fattori culturali della violenza per una nuova relazionalità, promosso dalla Spi Cgil Calabria e dal Coordinamento Donne, insieme al Comune di Crotone.

Intervengono Claudia Carlino, Segretaria Spi CGIL Nazionale, Carmelo Gullì, Segretario Generale Spi CGIL Calabria, Angelo Sposato, Segretario Generale CGIL Calabria, Daniela Oliverio, psicologa e psicoterapeuta Cav Udite Agar, Valentina Castelli, psicologa Associazione Baubò, Michele Iannello, Segretario Generale Spi CGIL Calabria Area Vasta, Enzo Scalese, Segretario Generale CGIL Area Vasta, Rossella Napolano, Segreteria Spi CGIL Calabria, Filly Pollinzi, assessore Politiche Sociali Comune di Crotone.

Dialogo teatrale a cura di Kroma Accademia di teatro, cinema e musical di Crotone.

Nel corso dell’iniziativa sarà presentato lo sportello Spazio Donna. (rkr)

REGGIO – Torna il “Katedromos, il catechismo dell’Educazione stradale”

Il 4 e il 5 dicembre, a Reggio, all’Auditorium  ‘Gianni Versace’ del Ce.Dir. a Reggio Calabria, alle 9.30 tornano gli incontri di educazione stradale denominati ‘Katedromos, il catechismo dell’Educazione stradale’, giunto alla seconda edizione.

Il format multimediale ed interattivo, promosso ed organizzato dalla Polizia locale, con il patrocinio degli assessorati alla Polizia locale e Istruzione, coinvolgerà circa 900 alunni delle scuole cittadine, di ogni ordine e grado.

«Le giornate formative – ha detto l’assessora alla Polizia locale, Giuggi Palmenta – rappresentano, per la qualità divulgativa ed il numero degli utenti coinvolti, una straordinaria opportunità formativa. La volontà di coinvolgere i più giovani, segue le linee di indirizzo politico del sindaco Giuseppe Falcomatà, proiettate ad affermare, soprattutto tra i più giovani, una corretta coscienza civile ed attività di sensibilizzazione, partendo anche dall’educazione stradale». (rrc)