Il saluto dei maturandi dell’Ippsa “Dea Persefone” di Locri

Giovedì 18 maggio 2023 si è svolta presso i locali del Convitto annesso all’Ipssa “Dea Persefone” di Locri, diretto dalla Dirigente prof.ssa Mariarosaria Russo, la tanto attesa cena dei maturandi che ha visto coinvolti i convittori delle classi quinte prossimi all’esame di Stato.

Il saluto dei maturandi è un evento che i ragazzi attendono con trepidazione e, una volta trascorso, se lo ricordano per sempre, contribuendo a rendere ancora più speciale l’esperienza al Convitto.  Per chi non ha vissuto la vita convittuale, non è semplice capire quanto questi eventi siano di profonda rilevanza nella vita scolastica di un adolescente che, lontano da casa, trova nel Convitto, non solo un porto sicuro nel quale rifugiarsi, ma anche e soprattutto una famiglia nel suo significato intrinseco. 

È questo uno dei motivi fondamentali che, ogni anno, spinge il nostro Coordinatore Domenico Lentini, coadiuvato dagli Educatori, ad organizzare nei minimi particolari, una delle più belle feste dell’anno per  cercare di rendere concreta l’unione tra la GRANDE  famiglia del Convitto e la vera famiglia dei ragazzi.

 In occasione della serata i nostri cuochi hanno deliziato gli ospiti con una cena a base di pesce e i ragazzi si sono divertiti tra balli e canti coinvolgendo tutti i presenti. 

A ciascun maturando è stato consegnato un attestato commemorativo per questi indimenticabili cinque anni trascorsi in Convitto, con l’augurio che questa esperienza possa essere un trampolino di lancio verso obiettivi, sogni, traguardi da vivere con entusiasmo anzi con… Fides et Labor!

All’evento erano presenti i Collaboratori del Dirigente, alcuni docenti della nostra scuola, una rappresentanza del personale di segreteria e del personale Ata e i genitori dei ragazzi che hanno approfittato dell’occasione per esprimere il loro ringraziamento a tutti gli Educatori che vivono fianco a fianco ai convittori per giorni, mesi, anni, condividendo idee, sentimenti e azioni con l’intento di educarli e formarli nel migliore dei modi. 

Un momento molto toccante ed emozionante che ha caratterizzato la bellissima serata è stato il lancio in aria del cappello dei maturandi gesto che esprime la felicità di essere arrivati al loro primo traguardo.  

All’interno della manifestazione è stato consegnato il “premio al miglior convittore”, che consiste in un attestato di merito e un buono in denaro, all’allievo Buba Drammeh che durante l’anno ha rappresentato con il proprio esempio personale i valori di diligenza negli studi e nei comportamenti. (cn)  

REGGIO – La stagione estiva del Rhegium Julii si apre con Gioacchino Criaco

Lunedì 5 giugno, a Reggio, al Circolo del Tennis “Rocco Polimeni”, alle 19, sarà presentato il libro Il custode delle parole di Gioacchino Criaco.

L’evento apre la rassegna A las siete de la tarde del Circolo Culturale Rhegium Julii di Reggio Calabria, che ospiterà alcune delle personalità più significative del mondo, della letteratura del Mezzogiorno e del Paese dialogheranno con il pubblico.

Il testo sarà presentato dalla saggista Benedetta Borratadalla scrittrice e poetessaMarina Neri.

Criaco è l’unico scrittore che, dopo la morte di Corrado Alvaro, ha sentito il bisogno di proporre una diversa e più autentica narrazione dell’Aspromonte.

«La nostra è una storia millenaria – scrive Criaco – che ha forgiato le parole intingendole nel cuore, nella testa, nella pancia, nel miele e nel sale, nel sangue eroico e in quello codardo, nella punta delle spade e nel taglio delle zappe».

Il custode delle parole è una storia d’identità e radici così forti da sfidare il futuro, richiamandoci alla responsabilità di prenderci cura di ciò a cui sentiamo di appartenere: un amore, una montagna, una storia.

Nel 2008 Criaco pubblica Anime nere, per Rubbettino editore, un libro di grande impatto sociale, pluritradotto in francese, tedesco, olandese. Il libro ha una sua traduzione cinematografica che vince il David di Donatello, il nastro d’Argento. Seguono Zefira (2009, Rubbettino), American Taste (2011,Rubbettino), Perduta gente (2012, Lantana), Bel Paese (2013, Metalliè), La strategia del Porco (2013, Lo straniero), Il Saltozoppo (2015, Feltrinelli), L’agenda ritrovata (2017, Feltrinelli), La Maligredi (2018, Feltrinelli), La soie e le fusil (2018, Paris), L’ultimo drago d’Aspromonte (2020, Rizzoli Lizard).  Criaco ha vinto il Premio Rhegium Julii per la narrativa e resta oggi uno dei protagonisti più apprezzati della letteratura italiana. (rrc)

REGGIO CALABRIA – L’Accademia delle belle arti dà il via a “Ambientare l’esperienza”

Nel mese di maggio l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, in collaborazione con lo Studio Spazio Taverna di Roma, ha aperto le porte alla città offrendo un’esperienza immersiva dove si incontrano mondi diversi all’insegna dell’accoglienza, per accorciare la distanza tra artista, opera, spazio e visitatore.

Studio Spazio Taverna, promosso da Eiis – European Institute for Innovation and Sustainability, ha come obiettivo l’incontro tra creatività e innovazione specialista nella realizzazione di progetti curatoriali che hanno lo scopo di “riattivare l’energia dei luoghi attraverso il potere simbolico dell’arte contemporanea”.

Spazio Taverna si pone quindi come obiettivo raccoglie le esperienze di artisti su scala nazionale e internazionale, sperimentando le nuove e più attuali modalità di fruizione dell’arte in un momento di ridefinizione di categorie che sembravano immutabili.

Il Progetto “Ambientare l’esperienza”, curato in sinergia tra l’istituzione accademica e i professionisti di Spazio Taverna, in sintonia con l’intento di innovazione espresso dal Direttore dell’Abarc prof. Pietro Sacchetti, è stato curato dal prof. Marcello Francolini con la supervisione del prof. Remo Malice e ha visto la partecipazione attiva degli allievi dell’Accademia.

A illustrare questo sistema di nuove narrazioni è stato il critico d’arte Ludovico Pratesi, Direttore Artistico, insieme al curatore Marco Bassan, ricercatore e fondatore di Studio Spazio Taverna.

Principali protagonisti del workshop sono stati proprio gli allievi dell’Accademia, Andrea Aliffi, Arianna Aliffi, Romana Azzarà, Melania Barbera, Nicholas Benedetto, Roberto Cananzi, Marco Deluca, Michela Magazzù, Arianna Marina, Giovanni Massara, Graziella Romeo, Valentina Romeo, Marco Scarcella, Antonio Zappone, Dario Zema, selezionati con bando interno all’Accademia.

Ad essi è stato affidato il compito di ideare e realizzare un’opera d’arte intesa come esperienza, estendendo il proposito alla dimensione ambientale, relazionale e partecipativa, nel tentativo di accorciare la distanza tra artista, opera e visitatore, ma anche allo scopo di far dialogare il mondo della formazione con quello delle professioni d’arte.

Il progetto, a carattere multidisciplinare, ha inoltre messo in rete l’intero potenziale didattico dell’Accademia, coinvolgendo ambiti d’insegnamento quali fotografia, allestimento, ripresa, montaggio, tecniche pittoriche e video.
L’esperienza si è conclusa con un evento che ha reso fruibile al pubblico i risultati conseguiti, rappresentati da 204 esperienze che gli allievi dell’Accademia hanno portato a termine nel corso del workshop teorico progettuale.

In via eccezionale, visto l’interesse suscitato da questo sistema di nuove narrazioni per leggere e agire nel mondo contemporaneo, le porte dell’Accademia torneranno ad aprirsi lunedì 29 maggio dalle ore 13.00 alle 18.00. (rrc)

CATANZARO – Presentati i libri da “mangiare” di Davide Costa

Si è svolto con un grande riscontro, l’evento “LIBeRI da mangiare: presentazione dei libri di Davide Costa”, presso la Sala dei Concerti del Comune di Catanzaro.

L’evento si è aperto con l’introduzione del professore di chirurgia vascolare dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Vitambiente, Raffaele Serra che ha presentato l’autore, Davide Costa, come uno studioso che conosce e segue, avendolo incluso nel suo gruppo di ricerca da oltre dieci anni, definendolo come un pensatore unico e peculiare con una produzione scientifica vasta, nonostante la sua giovane età, fatta di originalità, innovazione e rigore metodologico, caratteristiche, come ha sottolineato il professore sempre più rare nel mondo della ricerca pregno dello stato mentale “publish o perish” ed ha sottolineato l’assoluta originalità tanto del primo saggio di Davide Costa, “Mangiare da matti: una storia socio-alimentare a Girifalco (non solo)” edito da Editoriale Progetto 2000, di cui il professore è coautore avendo eseguito l’opera di revisione generale sulla parte medica del saggio; ma anche di “Cannibalismo questioni di genere e serialità” edito da qualche mese dalla casa editrice universitaria Tab edizioni, definendolo come un saggio che «stimola il cannibalismo della lettura, lo si divora di colpo e poi se ne vorrebbe ancora…».

La parola, poi, è passata alla professoressa di filosofia del diritto dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Paola Chiarella, che ha innanzitutto sottolineato come nel caso del professore Serra, di conoscere Davide Costa da molto tempo, essendo stato suo studente in diversi momenti formativi dell’autore. Ha mostrato il suo plauso per un dottorando proficuo nella produzione scientifica come Davide, ed ha definito il saggio sul cannibalismo, un’opera stimolante che «porta a confrontarci con i limiti, le nostre paure, con i tabù di cui Davide parla molto bene nelle prime pagine del suo saggio». Ha anche definito il libro come una prova su come il giovane autore sia capace di orientarsi in diversi settori disciplinari: dall’antropologia, alla sociologia, alla psicoanalisi e alla criminologia. Inoltre, la professoressa ha fornito spunti storici, antropologici e giuridici sul fenomeno.

È intervenuto, poi, l’avvocato Pietro Marino, presidente di Confprofessioni e presidente nazionale Vitambiente, che ha ringraziato Davide non solo per averlo invitato a presentare il libro sul cannibalismo ma anche per aver scritto la prefazione del saggio sui regimi alimentari del Manicomio di Girifalco.

L’avvocato ha innanzitutto definito i saggi di Costa come vere e proprie “opere d’arte” perché «leggendole ho immaginato Davide come un sommozzatore che va nei fondali più profondi del mare e non si ferma al primo ostacolo, cercando di scandagliare i diversi ambiti di sua competenza dalla sociologia alla criminologia». L’avvocato Marino, con grande entusiasmo, ha definito il saggio sul cannibalismo come un vero e proprio manuale da proporre agli studenti universitari delle varie branche del sapere incluse nel saggio.

La parola è poi passata all’autore dei saggi, Davide Costa, che ha ringraziato i relatori e ha raccontato come sono nati i due libri: entrambi sono la versione estesa ed approfondita delle sue due tesi di laurea triennale e magistrale entrambe insignite della dignità di stampa.

«Mangiare da matti è nato da una visita casuale presso l’Archivio storico di Catanzaro. L’ho scritto nell’arco di due anni per poi venire discusso come tesi di laurea nel luglio del 2018. Ha visto la sua pubblicazione, però, dopo ben 5 anni di attese e rimandi, nonostante si trattasse di un’opera unica nel suo genere dalla quale, subito dopo la pubblicazione nel marzo del 2022, è nato anche un articolo scientifico dal titolo “Eating in a Total Institution Considering History, Nutrition, and Gender Issues” pubblicato sulla rivista internazionale Social Sciences».

Poi l’autore ha descritto come è nato il suo secondo saggio «Cannibalismo, Questioni di genere e serialità, è un saggio pregno della pandemia di Covid19. È stato scritto nel periodo della zona rossa, il che ha reso molto complicato reperire fonti bibliografiche poiché non era possibile spostarsi. Ma è stato proprio nel momento in cui, dopo un mese e mezzo di positività al Covid, ho deciso di dare uno scossone alla mia vita proponendo il saggio ad una casa editrice universitaria rinomata e molto lontana dalla Calabria, come la Tab edizioni di Roma. Quando ho ricevuto l’accettazione di pubblicazione e il mio primo contratto editoriale ero veramente molto emozionato».

Davide ha anche descritto la sfida di sottoporre il saggio al processo di revisione a doppio cieco per dare maggiore robustezza scientifica, e la sua estrema gioia nel leggere commenti esclusivamente positivi.
È seguito poi un lungo dibattito tra l’autore, i relatori e la platea in cui sono stati forniti spunti di riflessione.

L’evento si è concluso con l’autore che ha salutato tutti annunciando con gioia ed emozione di essere già all’opera per la scrittura di un nuovo saggio scientifico. (rcz)

RIZZICONI (RC) – La diocesi celebra il Terzo congresso eucaristico

La Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi a pochi mesi dalla chiusura del 1° Sinodo Diocesano si prepara a celebrare il 3° Congresso Eucaristico Diocesano dal titolo: “Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace”. L’evento, desiderato fortemente dal Vescovo diocesano Mons. Francesco Milito, vuole essere dunque di consegna missionaria all’intera Chiesa locale.

«I Congressi Eucaristici hanno accompagnato il nostro cammino diocesano nello sviluppo dei temi degli anni pastorali», scrive il vescovo Francesco – «Il primo a Palmi nel giugno 2014, “Signore tu lavi i piedi a me?”-“Va’ e anche tu fa’ lo stesso”, e il secondo a Gioia Tauro nel giugno 2019 “Fratello, per celebrare degnamente i santi misteri… va’ prima a riconciliarti, poi torna”. In linea di continuità e, soprattutto, nello spirito della celebrazione e delle aspettative del 1° Sinodo Diocesano, avviato, sostenuto, concluso e affidato alla vitalità eucaristica delle nostre comunità, il prossimo dal 3 all’8 giugno 2023 vuole essere di consegna missionaria».

Una settimana di incontri, preghiere e momenti di riflessioni, una sosta della Chiesa diocesana incentrata sul mistero dell’Eucaristia e sul suo stretto rapporto con la vita, che vedrà interessati delegati di tutte le comunità parrocchiali, ma che coinvolgerà tutte le comunità domenica 4 giugno, che vivranno il Congresso in parrocchia con opportune iniziative

L’apertura del Congresso eucaristico avverrà sabato 3 giugno a Rizziconi nell’Auditorium “Famiglia di Nazareth”, con la solenne concelebrazione dei Vespri che sarà presieduta da Mons. Milito.

Tra i relatori dei lavori: Mons. Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria – Bova, Presidente Conferenze Episcopale Calabra, a cui è affidata la relazione di apertura. Seguiranno Mons. Serafino Parisi, vescovo di Lamezia Terme; Mons. Claudio Maniago, arcivescovo metropolita di Catanzaro – Squillace, Presidente del Centro di azione liturgica; Mons. Luigi Renna, arcivescovo di Catania, Presidente della Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro.

Mercoledì 7 giugno il Congresso vivrà invece la modalità laboratoriale nelle quattro vicarie della Diocesi con il quarto Cantiere Post Sinodale su “Giustizia e legalità”, mentre l’8 giugno il Congresso Eucaristico si concluderà a San Ferdinando con la Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinale Mario Grech, Segretario del Sinodo dei Vescovi, a cui seguirà la processione con lo speciale evento conclusivo: la dedicazione di San Ferdinando a “Cittadella della Carità”.(rrc)

REGGIO CALABRIA – La vicepresidente di Banca Mediolanum in visita al Museo archeologico

Dopo il taglio del nastro della nuova sede a Reggio Calabria di Banca Mediolanum, avvenuto ieri alla presenza del sindaco f.f. Paolo Brunetti e di altri rappresentanti delle istituzioni reggine, oggi la Vicepresidente Sara Doris ha voluto visitare il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria prima di lasciare la Città sullo Stretto.

Accolta dal direttore del MArRC, Carmelo Malacrino, la Doris, accompagnata dal suo staff, ha apprezzato il percorso espositivo e le collezioni esposte, restando letteralmente incantata dalla bellezza dei Bronzi di Riace. Molte le domande poste al direttore, sia sulle caratteristiche delle due statue, sia sulle varie interpretazioni proposte dai tanti studiosi nel mezzo secolo trascorso dalla loro scoperta.

«È stato bello cogliere la particolare attenzione rivolta dalla vicepresidente Doris nella sua visita al Museo, svoltasi poco dopo l’apertura – commenta il direttore Malacrino. Abbiamo parlato di tante questioni, segno della curiosità verso i reperti esposti e il loro significato storico e artistico. Allo stesso tempo ho apprezzato molto la sensibilità manifestata verso future collaborazioni, in particolare nel sostegno di progetti di restauro e valorizzazione delle collezioni conservate nei depositi tramite la formula dell’Art Bonus. Credo che per una banca investire sulla cultura sia il segnale più significativo dell’interesse verso lo sviluppo di un territorio e la crescita sociale di una comunità. Ci siamo dati appuntamento a un prossimo incontro per elaborare concrete ed efficaci sinergie pubblico-privato».

Oggi 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, l’ingresso al Museo sarà gratuito per tutti. Il MArRC sarà aperto con orario continuato dalle 9.00 alle 20.00, con ultimo ingresso alle 19.30. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Tutti i premiati dell’Apollo school 2023

Un lavoro arduo quello della giuria del Premio artistico letterario Apollo school 2023 che chiude la V edizione con la cerimonia di consegna dei premi e delle borse di studio.
20 gli istituti di Reggio Calabria partecipanti al contest che ha coinvolto scuole secondarie di primo e secondo grado. Due sezioni: Junior per le medie, Young per le superiori.

La realizzazione di un disegno, un video o la sostituzione di parte del racconto di una delle letture proposte, era il compito assegnato ai ragazzi Junior; la redazione di un racconto originale scritto anche a più mani, quello per gli Young.

Ciò che ne è scaturito è stato un meraviglioso viaggio attraverso la fantasia, la creatività, la volontà di esprimersi di questi studenti che hanno gremito la sala Perri di Palazzo Alvaro per assistere alle premiazioni.
Premio speciale della giuria “Iris” assegnato ad un’opera che si è particolarmente contraddistinta. È andato a Davide Puntorieri, classe III B dell’Istituto comprensivo Nosside Pythagoras, col suo video “Speranza (Mago di Oz)”.

Un’opera carica di umanità, espressa attraverso un accostamento di immagini tali da dar vita a delle similitudini tra Dorothy di Oz e i tanti bimbi che partono da lontano, su barche e barconi, in cerca di futuro. La realtà odierna espressa in foto e parole per un messaggio che parla di speranza.

Per la categoria Junior tre i primi classificati, uno per sezione:
1° classificato – Immagina leggendo
Racconto “La fabbrica di cioccolato” di Demetrio Caccamo e Nicolò Casciano classe I unica, Istituto Maria Ausiliatrice
1° classificato – Crea leggendo
Disegno “La Fabbrica di cioccolato” di Greta Blasimme classe II C Istituto Comprensivo Nosside Pythagoras
1° classificato – Ciak… sorridi alla vita
Video “Mago di OZ” di Arianna Loreta Arrigo, Rebecca Cariddi, Angelo Conforti, Marco Lax, Daniel Scarfò, Beatrice Vita, Silvia Vita, Alice Melito, Bruna Nava, Domenico Nocera, Marta Patanè, classe I G, Istituto comprensivo “Carducci – Vittorino da Feltre”
Premiamo la sezione Young – racconti
3° classificato
“Il Gatto bianco” di Emma Toscano – classe III A, Liceo classico Campanella
2° classificato
“Nessuno” di Elisa Rosaci – classe II A, Convitto Nazionale di Stato “Campanella”
1° classificato
“Una strana settimana” di Anselmo Antonio Speranza, Antonio Dromì, Sofian Mallouk– classe V AE, Istituto industriale Panella Vallauri.

«È stata una bellissima edizione del Premio – ha affermato Natalia Spanò, presidente di Nuovi Orizzonti che ha organizzato il contest – tante scuole, tanti racconti, video, disegni. Siamo molto contenti perché dalla risposta significa che i ragazzi hanno bisogno di questi stimoli, significa che vogliono confrontarsi e mettersi in gioco, e l’associazione Nuovi orizzonti è sempre dalla parte dei giovani per aiutarli a costruire un futuro in modo costruttivo e attraverso la cultura. Troppa tecnologia li allontana dai loro pensieri. Leggere un libro significa andare oltre i confini, sognare, immaginare. Da questo concetto nasce Apollo School».

La cerimonia è stata animata dagli interventi della giuria composta da Daniele Amaddeo, titolare libreria Amaddeo – Liberama; Daniela Scuncia, critico letterario; Claudia Serio, autrice e illustratrice del libro “Coral Blu e la grande barriera oltremare” e di Pasquale Ferrara, docente di illustrazione dell’Accademia di Belle Arti che, con gli allievi Angelo Cuccia e Natale Catrimi, ha dato dimostrazioni live della produzione di disegni attraverso supporto informatico.

In giuria anche Alessandra Tavella, Presidente comitato provinciale Unicef Italia. «Un modo nuovo per avvicinare i ragazzi alla lettura. Come istituzioni siamo contenti della riuscita di questo importante progetto che coinvolge tantissime scuole», ha affermato Carmelo Versace, sindaco facente funzioni della MetroCity.

«Potrebbe sembrare un passo indietro rispetto all’era digitale – sono le parole di Paolo Brunetti, sindaco facente funzioni del Comune di Reggio – ma è quello che serve in questo momento, allontanare lo sguardo dei giovani dal telefonino”. (rrc)

CATANZARO – Domenica in scena “Chiacchiere da Bardo”

Domenica 4 giugno, a Catanzaro, alle 18.30, al teatro Comunale, un scena Chiacchiere da Bardo, il saggio -spettacolo delle sedi esterne di Pentone e Fossato Serralda della Scuola di Teatro “Enzo Corea”.

Chiacchiere da Bardo, ideato e diretto da Pasquale Rogato con la direzione artistica di Salvatore Emilio Corea, è un viaggio tra due opere importanti come “Romeo e Giulietta” e “La Tempesta”. Un unico filo che lega due storie diverse ma vicine in alcuni tratti. Un finale tragico e uno magicamente lieto che porteranno lo spettatore a riflettere su emozioni, sentimenti e condizioni di vita tutt’altro che lontani da quello che viviamo oggi. Più di venti i ragazzi in scena, provenienti dalle sedi esterne di Pentone e Fossato Serralta della Scuola di Teatro “Enzo Corea” insieme ad altri della sede centrale di Catanzaro.

Prosegue, infatti, il percorso di collaborazione nato ormai diversi anni fa, che vede le diverse realtà della scuola di teatro unirsi per la realizzazione dello spettacolo, da un’idea del responsabile del corso di recitazione delle sedi esterne Pasquale Rogato e condiviso da Salvatore Emilio Corea e Claudia Olivadese, rispettivamente direttore e vice direttore artistico della cooperativa Edizione Straordionaria/Scuola di teatro Enzo Corea.

«I ragazzi hanno lavorato intensamente sui loro personaggi, analizzandoli in modo approfondito fino a conoscerne le caratteristiche più profonde – ha spiegato Pasquale Rogato –. Uno studio approfondito delle opere che ha più volte portato i ragazzi a riflettere e a trovare diversi significati. Un lavoro che porta a termine l’anno accademico 2022/2023 dopo un lavoro durato ben 9 mesi. La nostra speranza è quella di vedere la splendida sala del Teatro Comunale piena di persone, sarebbe il giusto riconoscimento per il lavoro svolto dai ragazzi, per creare quel filo magico che lega lo spettatore al pubblico e che consente all’attore di essere ed esistere grazie ad esso». (rcz)

Dal convegno di Badolato presto una monografia su Fra’ Diego da Careri

Nei giorni scorsi, a Badolato, si è svolto il convegno Nel segno di Fra’ Diego da Careri – Protagonista della scultura lignea del Seicento, organizzato e promosso dalla Pro Loco Badolato Aps in collaborazione con l’Associazione Culturale “La Radice” e l’A. Opt. Riviera e Borghi degli Angeli e col patrocinio del Comune di Badolato e della Regione.

Da questo convegno, che rientra nell’ambito del progetto Badolato Cuore di Calabria del Comune e che è stato realizzato grazie al bando regionale “Progetto Strategico per la Valorizzazione dei Borghi della Calabria ed il Potenziamento dell’offerta turistica e culturale” con fondi a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2000-2006, è emersa la volontà di realizzare una monografia su uno dei protagonisti della scultura lignea del Seicento.

«Questo importante progetto e giornata di studio – ha dichiarato in una breve intervista il noto restauratore Pino Mantella, curatore del convegno – ha avuto il suo incipit nel 2019/2020 grazie al progetto “Arte e Fede” della Diocesi di Locri-Gerace, alla quale appartiene il piccolo paese di Careri, fortemente voluto da Sua Eccellenza mons. Francesco Oliva, vescovo di Locri – Gerace (RC). Un progetto che aveva già visto protagonista Badolato, il Convento degli Angeli e la sua macchina barocca della “Madonna degli Angeli Musicanti” di Fra’ Diego da Careri durante un importante intervento di restauro conservativo e di una mostra in quel di Gerace (RC) nel contesto delle attività progettuali “Arte e Fede”».

«Da 8 anni, infatti – ha aggiunto – giovani studenti, professionisti, archivisti, restauratori, diagnosti, storici dell’arte, architetti, provenienti da diversi centri di ricerca, quali Università ed Accademie di Belle Arti (Università di Trento e Verona, Università Pontificia Gregoriana di Roma, Università Roma Tre, Università della Calabria, Università di Chieti, Università di Malta, Accademia Belle arti di Napoli, Catanzaro e Reggio Calabria) si occupano dello studio, restauro e valorizzazione di opere d’arte provenienti dal territorio regionale e che hanno improcrastinabile bisogno di restauro e valorizzazione».

Il convegno nazionale a Badolato – a cura di Giuseppe Mantella, Vincenzo Squillacioti e Antonella Aricò – è stato pensato per coinvolgere studiosi e professionisti allo studio di un grande protagonista della scultura lignea del Seicento con l’obiettivo di diffondere una conoscenza a tutto tondo delle sue opere sparse su tutto il territorio nazionale.

Hanno, infatti, partecipato i docenti ed esperti provenienti da tutta Italia: Sante Guido, Mariolina Spadaro, Don Nicola Commisso, Maria Saveria Ruga, Fina Serena Barbagallo, Giada Policicchio, Matteo Facchi, Antonella Aricò, Pino Mantella, Sebastiano D’Amico, Vincenzo Squillacioti, Antonio Tropiano, Giuseppe Mirijello.

Partendo, quindi, dal Convento degli Angeli di Badolato (CZ), luogo dove Fra’ Diego da Careri scolpì la “Madonna degli Angeli musicanti” ed uno straordinario crocifisso, ed attraverso il restauro della complessa Macchina Barocca eseguito negli anni 2019/20, si è pensato di avviare uno studio sistematico delle opere dell’artista conservate su tutto il territorio italiano, che prevede lo studio degli archivi presenti nei diversi conventi che hanno ospitato il frate calabrese, archivi diocesani e parrocchiali e l’analisi delle opere da lui realizzate, per giungere ad un’approfondita e consapevole conoscenza e valorizzazione del suo autore. E sono  infatti diversi i gruppi di ricerca attivati in giro per l’Italia, con studenti e dottorandi nelle diverse discipline che, partendo dai significativi lasciti artistici e dai luoghi a lui legati, stanno ricostruendo in maniera analitica un percorso storico-artistico-religioso – per una ricerca monografica e scientifica finale – che inizia dalla Calabria e si sviluppa tra Napoli, Roma, Dongo e la Sicilia.


Il convegno badolatese è stato trasformato in una concreta ed importante giornata di incontro e confronto nazionale, aperta al grande pubblico, che ha visto la libera fruizione e partecipazione da parte dei cittadini, al fine di far conoscere un grande scultore del Seicento figlio della nostra terra che ha lasciato in maniera indelebile il segno della sua arte nei monasteri nei quali ha risieduto durate la sua vita. I tanti ospiti giunti a Badolato hanno avuto, altresì, modo di visitare l’antico convento francescano di Santa Maria degli Angeli, grazie alla straordinaria collaborazione di Mondo X. Al convegno seguiranno altri importanti sviluppi concreti di valorizzazione e conoscenza con la redazione, pubblicazione e diffusione degli atti del convegno stesso e con l’auspicio ambizioso di arrivare a pubblicare una specifica, mai scritta, monografia su Fra’ Diego da Careri. (rcz)

CARIATI (CS) – Turismo, si punta tutto sulla destagionalizzazione

«Costruire una destinazione Cariati che migliori l’aspetto balneare e al tempo stesso, punti per i restanti mesi dell’anno, alla valorizzazione e proposta della proposta identitaria ed esperienziale. Destagionalizzare, pianificare e cercare di intercettare potenziali target turistici, da gennaio a dicembre e non solo in estate, parte di una programmazione turistica che deve essere necessariamente annuale».

È quanto dichiara il sindaco Cataldo Minò esprimendo soddisfazione con il consigliere comunale delegato alle politiche per i turismi e marketing territoriale Antonio Scarnato per l’entusiasmo ed il successo di partecipazione fatto registrare per il primo degli incontri sul tema.

Entro giovedì 15 giugno, attraverso un apposito modulo pubblicato sul sito istituzionale del Comune (www.comune.cariati.cs.it), si potranno comunicare eventuali proposte per la programmazione socio – culturale estiva che sarà presentata entro martedì 20 giugno; data del secondo incontro con la rete della ricettività, il mondo dell’associazionismo, le agenzie viaggi, gli operatori commerciali, gli artigiani e la Pro Loco.

Dall’istituzione dell’area turismo alla formazione di una commissione comunale e di una consulta permanente di partecipazione per i turismi. Sono, questi, alcuni degli obiettivi che l’esecutivo Minò vuole condividere con la comunità per promuovere fuori dai confini il patrimonio identitario della destinazione Cariati. (rcs)