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A Reggio si rivive la storia e i momenti di vita di Concetto Lo Bello

La storia e i momenti di vita di Concetto Lo Bello. Il suo carisma, il suo esempio, i suoi valori di uomo integerrimo, di ammistratore, di parlamentare e dirigente sportivo illuminato, tratti dall’archivio di famiglia. A svelarli il libro scritto dal figlio del più grande arbitro italiano, Rosario Lo Bello (prefazione di Gianni Minà), presentato al  Circolo Tennis, in coincidenza con l’ultimo appuntamento stagionale dei Caffè letterari del Rhegium Julii.

Una chiusura col botto,  in una riuscita serata (nata dalla proposta di un uomo di sport a 360 gradi come Mimmo Praticò) alla quale hanno dato il loro prezioso contributo diversi club della città: Il Lions Fata Morgana di Villa San Giovanni (presente con l’intero direttivo), il Panathlon Reggio, l’Associazione italiana stelle al merito sportivo.

Dopo i saluti di apertura del presidente onorario del Polimeni Igino Postorino e del presidente del Rhegium Giuseppe Bova, la figura di Concetto lo Bello (spentosi nel settembre del 1991) è stata tratteggiata dal relatore, il giornalista Tonino Raffa (voce storica di “Tutto il calcio minuto per minuto”) il quale ha accompagnato la descrizione con la proiezione di suggestivi filmati d’epoca.

Del Lo Bello in ambito familiare, dei suoi rapporti con le istituzioni, degli episodi (anche controversi) che hanno scandito la sua prestigiosa carriera (328 gare dirette in A record ancora imbattuto) ha parlato l’autore (anche lui arbitro internazionale fino 1l 1992), citando i giudizi lusinghieri che hanno sempre riservato al padre, le firme più autorevoli della stampa sportiva: da Gianni Brera a Luigi Gianoli, da Indro Montanelli a Carlo Grandini, da Giampaolo Ormezzano a Claudio Gregori e Candido Cannavò. ù

Il dibattito è stato poi arricchito dagli interventi di Mimmo Praticò, della presidente del Panathlon Irene Pignata, del giornalista di Gazzetta del Sud, Cristofaro Zuccalà, del presidente provinciale delle stelle al merito Nino Zampaglione.

Ricordate tutte le opere che, sotto la spinta di Concetto Lo Bello, hanno reso grande Siracusa a cominciare dalla Cittadella sport, moderno  e sterminato complesso dotato di impianti all’avanguardia al servizio di tante discipline.

Sul finire spazio alle premiazioni, con le targhe del Lions, del Panathlon e dell’Asmes. Nel lasciare il piazzale del Polimeni, tutto il pubblico si è portato dietro il ricordo romantico di un arbitro elegante, freddo, autorevole, tecnicamente straordinario. Ma anche di un personaggio ammireato in tutto il mondo, al quale andavano gli applausi persino quando riconosceva pubblicamente un errore. (ar)

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