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A Sellia Marina l’evento sull’autonomia differenziata: è un’opportunità per il Sud o il Nord è egoista?

A Sellia Marina l'evento sull’autonomia differenziata: è un'opportunità per il Sud o il Nord è egoista?

Domani pomeriggio, a Sellia Marina, alle 17.30, nel Salone della Cultura del Resort Costa Blu, si terrà un incontro-dibattito dal titolo “Autonomia Differenziata: un’opportunità per la rinascita del Sud o un Nord sempre più egoista?”.

L’evento vedrà la partecipazione di importanti personalità del panorama politico ed economico, che si confronteranno su un tema cruciale per il futuro del nostro Paese, ovvero l’autonomia differenziata e le sue implicazioni per le regioni del Sud.

Tra i relatori presenti ci saranno il senatore Nicola Irto, coordinatore regionale del Partito Democratico, Sasso Rossano, coordinatore regionale della Lega, Filippo Mancuso, presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini, già Presidente del Consiglio regionale della Calabria; Mario Tassone, ex parlamentare e Sottosegretario, Giuseppe Mazzullo, Presidente Nazionale di Cicas; l’economista Matteo Olivieri e il Dr. Giuseppe Nucera, fondatore de “La Calabria che vogliamo”.

Il dibattito sarà introdotto dai saluti di Walter Placida, sindaco di Sellia Marina, e sarà moderato da Santo Strati, direttore del quotidiano Calabria.Live. L’incontro rappresenta un’occasione unica per riflettere su un argomento di grande attualità, analizzando le diverse prospettive e conseguenze di una maggiore autonomia per le regioni italiane, in particolare per quelle meridionali.

«La sfida del decentramento (che è innanzitutto decisionale e riguarda la possibilità di prendere in mano il proprio futuro) include anche la possibilità di creare aziende di credito a carattere regionale o enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale», ha evidenziato Nucera, sottolineando come «riportare dopo tanti anni in Calabria un istituto di credito a carattere regionale, che investa nella crescita del territorio o nel ritorno di cervelli in fuga come parte del proprio mandato, potrebbe certamente ridare nuova linfa alle filiere agroindustriali della nostra regione ed impedire il drenaggio di risorse che annualmente lascia la nostra regione per essere investita altrove».

«Siamo convinti – ha proseguito il già presidente di Confindustria RC – che l’autonomia differenziata possa rappresentare la scintilla in grado di far scattare nuovamente nei calabresi l’orgoglio di appartenenza, e per questo motivo riteniamo che il tempo sia maturo per avviare una discussione seria e non dogmatica sull’argomento, utile soprattutto a scardinare la mentalità assistenziale che ancora prevale in molte aree della nostra Calabria». (rcz)

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