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Addio al giornalista catanzarese Enzo De Virgilio

Endo De Virgilio (1936-2023)

di  PINO NANO  – Addio al giornalista catanzarese Enzo De Virgilio.  Una persona perbene, un gran signore del giornalismo calabrese. Un pioniere dell’Ordine regionale dei Giornalisti, ma anche uno dei grandi artefici del sindacato di categoria.

Sempre estremamente garbato, viveva la sua vita sempre un passo indietro agli altri. Attentissimo alle mille insidie di questo nostro mestiere, era a suo modo un apripista e un maestro. Padrone assoluto del campo, conoscitore di uomini e cose come nessun altro, tant’è vero che ricordo che da Caporedatore della Rai se avevo necessità di avere un conforto su una notizia che riguardava la città capoluogo chiamavo Enzo con la certezza assoluta di trovare in lui sempre la risposta più equilibrata e più serena possibile. C’è stato un pezzo della mia vita professionale in cui io scrivevo anche per lui, quando lui da Direttore de Il Piccolissimo, giornale che aveva anche fondato, mi chiedeva soprattutto delle note di colore sul mondo dell’emigrazione calabrese che io avevo incontrato in Nord America.

Mai di parte, ma testardo e cocciuto quando difendeva una causa che riteneva sacrosanta e legittima. Mai fazioso, ma determinato nelle scelte in cui credeva, e soprattutto figlio vero della città di Catanzaro. Enzo considerava Catanzaro la sua città naturale, e viveva la vita della città come se ci fosse realmente nato e cresciuto. Non era così in realtà, essendo lui nato a Galatro nel 1936, ma tutta la sua vita è stata attraversata e segnata dalla storia dei catanzaresi.

Se ne è andato anche lui nel silenzio quasi assordante di questi giorni di caldo ferragostano, era stato ricoverato all’Ospedale Pugliese per l’acuirsi dei suoi antichi malanni, ma questa volta non ce l’ha fatta.

Enzo aveva anche un passato da militante del Psi, ed era stato Segretario della Camera del Lavoro di Catanzaro non ancora trentenne, poi Segretario regionale della Uil. Coltiva la passione per il giornalismo fin da ragazzo, apprendendo i rudimenti della professione al Gazzettino del Jonio diretto allora da Titta Foti. È stato poi corrispondente de Il Giorno, quando viveva a Vibo Valentia, e del quotidiano economico Il Globo.

Passerà alla storia per essere stato il primo vero “direttore” responsabile della redazione calabrese dell’Agenzia Giornalistica Italia, redazione che ha guidato magistralmente per oltre trent’anni valorizzando al massimo la funzione e l’importanza di una agenzia che non era l’ANSA ,ma che con lui ha vissuto la stessa luce riflessa e gli stessi onori dell’ANSA. E una volta andato in pensione, Enzo era diventato il punto di riferimento in Calabria di un’altra agenzia di stampa ancora, l’Agenzia ASCA, riscoprendo all’età di settantanni ed oltre il gusto per la notizia e per la ricerca della stessa, come se avesse ancora non più di 30 anni. Ma non contento di tutto questo, fondato anche un’agenzia on line, che aveva chiamato Calabria notizie, e che alla soglia dei suoi primi 80 anni lo aveva ripiombato nel mondo dell’informazione digitale, cosa del tutto inimmaginabile per un vecchio cronista d’altri tempi. Davvero indimenticabile.

“La morte di Enzo De Virgilio segna un giorno di grave lutto per tutto il mondo giornalistico calabrese.-sottolinea il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri– Enzo è stato un giornalista di primissimo livello: sempre attento alla fondatezza, alla attendibilità, alla correttezza della notizia che non mancava mai di verificare e di approfondire nelle sue diverse sfaccettature. Era cultore di un giornalismo rigoroso, mai superficiale, rispettoso anche della dignità e dei diritti di tutti. Per me -aggiunge Soluri- è stato prima di tutto un grande amico, un fratello maggiore, un punto di riferimento costante per la sua saggezza, la sua capacità di valutare le cose. Con Enzo De Virgilio il giornalismo calabrese perde un grande professionista. Personalmente perdo un amico vero, con cui abbiamo vissuto stagioni importanti dell’informazione calabrese e condiviso anche aspetti molto personali della vita. Enzo è stato un uomo di animo buono e sincero, ed è per questo che, come ben sottolineava Epicuro, ‘è vissuto soprattutto nella saggezza e nell’amicizia’. Sarà impossibile -conclude il presidente Soluri– dimenticare il suo magistero sia professionale che umano”.

Profondo cordoglio per la scomparsa di Enzo De Virgilio viene espressa dal segretario generale della Figec Cisal, Carlo Parisi, per diciotto anni anche segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria. “Enzo De Virgilio è stato uno dei padri nobili del giornalismo calabrese e degli istituti di categoria dei giornalisti. Uomo di grande cultura, sempre pronto a offrire il proprio contributo di idee e a battersi per i diritti dei giornalisti, è stato un collega corretto e leale in una giungla nella quale, purtroppo spesso, l’ingratitudine e la gelosia prevalgono sui buoni sentimenti di quanti lavorano per tenere alta la bandiera della professione e della qualità dell’informazione. Al figlio Alessandro e alla famiglia tutta – conclude Carlo Parisi – il commosso abbraccio e il ringraziamento di quanti hanno sempre trovato in Enzo non solo un prezioso collega, ma un fraterno amico, sempre pronto a stemperare e superare i problemi con una battuta e un sorriso. “Barriere e ostacoli – mi ha detto l’ultima volta che ci siamo sentiti al telefono – albergano solo nella testa di quanti, per ovvi limiti, o non sono mai riusciti a vedere l’orizzonte oltre il proprio campanile o si illudono di fare fessi quanti, in realtà, fanno loro credere di esserlo”. Quanta saggezza in Enzo, che per una vita ha giocato al gatto e il topo con Venturino Coppoletti, beccandosi spesso ma, rispettandosi e volendosi sempre un bene dell’anima”.

Ma a ricordarlo e a rendergli il saluto dell’intera Calabria è anche il Governatore Roberto Occhiuto: “Sincero cordoglio, da parte mia e della Giunta che presiedo- scrive il Presidente della Regione- per la scomparsa di Enzo De Virgilio. Protagonista per decenni del giornalismo calabrese, alla guida per oltre 30 anni della redazione regionale dell’Agenzia giornalistica Italia, professionista di qualità e spessore. Durante la sua brillante carriera ha raccontato, con equilibrio e imparzialità, grandi eventi di cronaca, cambiamenti culturali e sociali, le vicende politiche più importanti della nostra Regione. Vicinanza alla famiglia e alle persone a lui piu care in questo momento di dolore”. Così anche il Presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso: «Esprimo, a nome mio e del Consiglio regionale che rappresento, sentimenti di cordoglio per la scomparsa del giornalista Vincenzo de Virgilio,  alla guida dell’ “Agenzia Giornalistica Italia” (Agi) per tre decenni e protagonista, oltre che testimone scrupoloso, di numerosi eventi (anche sociali e culturali) che hanno segnato, nel bene e nel male, la storia contemporanea della Calabria.

 

 

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