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CATANZARO – Al Cine Teatro Comunale il film “Il Signore delle Formiche”

Il Signore delle Formiche

Oggi, al Cine Teatro Comunale di Catanzaro, è prevista la proiezione del film Il Signore delle Formiche di Gianni Amelio, in gara alla 79esima Mostra del cinema di Venezia, dove è stato accolto da un lungo applauso.

Due gli spettacoli alle 18 e alle 20.30.

“Sarebbe bello se per una volta il Cinema si trasformasse in casa propria e accogliesse il pubblico come se fosse a casa con tutte le comodità del Cinema. Proprio quello che cercheremo di fare per il nostro pubblico – afferma il direttore artistico Francesco Passafaro -. Ma è al Cinema che avviene la magia: quando le luci si spengono, iniziano i titoli, entra la musica e tutto diventa sogno, meraviglia, spettacolo. Ecco perché è stupendo vedere un film al Cinema, ed in particolare a Teatro Comunale”.

“Il Signore delle formiche” di Amelio ricostruisce un caso dimenticato, quello di Aldo Braibanti, il poeta, scrittore e drammaturgo, omosessuale accusato nell’Italia di fine anni ‘60 del reato di plagio (oggi non esiste più) con l’accusa di avere «soggiogato» un suo studente, maggiorenne, il quale per volere della famiglia finì in un ospedale psichiatrico. Braibanti finì sotto processo e venne poi condannato a nove anni di reclusione. Siamo nella campagna emiliana, la morale – quella dei più – viene considerata l’unica linea guida e l’omosessualità è una vergogna, una malattia da correggere. Anzi, da curare spesso con l’elettroshock

Nel film, Luigi Lo Cascio interpreta l’intellettuale, l’esordiente Leonardo Maltese è il giovane studente Ettore, mentre Elio Germano veste i panni di Ennio, il giornalista dell’Unità che per più di un motivo si appassiona al processo e vuole raccontarlo senza censure.

«Amo questo film, lo accompagnerò anche nell’ultima parrocchia di Malta», ha avuto modo il regista nel corso della conferenza stampa di presentazione «ma non sono felice. In questo film ho messo tutto quello che sono, come entusiasmo e come talento, se ce l’ho. È forse la cosa più bella che ho fatto finora, ma vi auguro di essere più felici di come sono io oggi».  (rcz)

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