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Al Liceo Zaleuco di Locri “Le nuove frontiere della ricerca biomedica” con l’Accademia dei Lincei

Al Liceo Zaleuco di Locri "Le nuove frontiere della ricerca biomedica" con l'Accademia dei Lincei

Un’ occasione straordinaria quella che hanno vissuto, giorno 23 novembre, i ragazzi del Liceo Scientifico Zaleuco di Locri, guidato dal dirigente Carmela Rita Serafino, che hanno assistito in modalità videoconferenza all’apertura dei lavori del XLVIII Seminario organizzato dall’Accademia Nazionale dei Lincei – Centro Linceo interdisciplinare “Beniamino Segre”, dal titolo Evoluzione biologica e i grandi problemi della Biologia – Editing del genoma: uomo e non solo. Prospettive della tecnologia CRISPR/Cas9 nell’uomo e negli altri organismi.

L’importante occasione di formazione, diretta a studenti e docenti, rientra in una nuova collaborazione che lo Zaleuco ha avviato con la prestigiosa Istituzione: l’Accademia dei Lincei, infatti, è stata fondata nel 1603 da Federico Cesi e ha avuto tra i suoi  membri, nel corso dei secoli, scienziati di altissimo livello come Galileo Galilei; attualmente l’Accademia, in linea con la sua tradizione, riunisce studiosi tra i più prestigiosi come il neo premio Nobel Antonio Parisi che riveste anche il ruolo di vicepresidente

Il Seminario è stato strutturato in quattro sessioni, il Liceo Zaleuco ha partecipato, con i docenti di Scienze, con tutti gli studenti della curvatura biomedica e con alcuni studenti delle quinte classi che sono già indirizzati verso facoltà biomediche, alla prima sessione dal titolo L’editing del genoma. Le altre sessioni Nelle patologie umane, Nei vegetali e Bioetica e Biopolitica potranno essere seguite fuori dall’orario scolastico, sempre in modalità videoconferenza.

A presiedere i lavori della prima sessione il dott. Mario Stefanini (Accademia dei Lincei) che, nei saluti iniziali, a nome della Direzione del Centro Linceo interdisciplinare “Beniamino Segre”, ha sottolineato i motivi di tale Seminario e della sessione sull’editing del genoma.

Prima di tutto la straordinaria rilevanza di questa tecnologia, perché dà l’opportunità di illustrare il significato del premio Nobel e delle prospettive che una scoperta premiata può aprire. Infatti il premio Nobel per la Chimica, assegnato nel 2020, a Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna per aver sviluppato un sistema di editing del genoma nel sistema CRISPR/Cas9, ha messo a disposizione una potente tecnologia per cambiare il dna degli animali, delle piante e di altri microrganismi, con una precisione senza precedenti.

Questo sistema ha permesso, inoltre, di sviluppare nuove terapie contro i tumori e potrebbe rendere possibile la cura di diverse patologie ereditarie nell’uomo, così come una varietà di interventi negli animali e nelle piante. Questo studio ha sicuramente rivoluzionato gli studi di biologia e di biomedicina. Il primo relatore, dott. Michele Morgante (Accademia dei Lincei), ha sviluppato il tema Da Mendel al genoma editing: una lunga rincorsa fra scienza e tecnologia.

Lui stesso ha contribuito allo sviluppo dello studio del genoma e durante l’esposizione ha fornito un excursus sulle origini dello studio genetico, spiegando i progressi scientifici riguardo le tecniche di sequenziamento del genoma. Ha sottolineato, inoltre, la rivoluzione del genoma editing: la proteina CRISPR/Cas9, che avrà enorme impatto nella progressione dello studio molecolare del dna e delle molecole epigeniche, modificando in maniera precisa e mirata singole basi azotate. A seguire il dott. Giuseppe Macino (Accademia dei Lincei) che ha relazionato sul tema CRISPR/Cas9 da meccanismo di difesa batterico a potente strumento di editing genomico ed epigenomico.

Ha esposto i meccanismi genetici sui funghi, sui batteri, specificamente approfondendo l’interferenza del RNA (RNAi). È una tecnica ampiamente utilizzata in cui l’RNA, a doppio filamento viene introdotto esogenamente in un organismo, causando l’abbattimento di un gene bersaglio. Nel nematode C. elegans l’RNAi è particolarmente facile ed efficace, perché può essere erogato solo alimentando i batteri vermi che esprimono l’RNA a doppio filamento (dsRNA) che è complementare ad un gene di interesse. Il Dott. Luigi Naldini (Università Vita-Salute San Raffaele di Milano) ha esposto la tematica “Una nuova medicina di precisione per il III Millennio: terapia genica ed editing del genoma”. Nell’ambito della relazione si è soffermato sulle strategie efficaci per isolare e trapiantare cellule staminali (terapia cellulare), nonché sulle nuove tecnologie per il trasferimento ed inserimento dei geni, utile nella prevenzione e nel trattamento dei difetti di un singolo gene, come nella fibrosi cistica. In ultimo la divulgatrice scientifica Dott.ssa Anna Meldolesi, autrice del libro E l’uomo creò: CRISPR e la rivoluzione dell’editing genomico, ha relazionato Dall’invenzione al Nobel, la storia del CRISPR per immagini. E proprio attraverso le immagini ha egregiamente sintetizzato i temi trattati nei vari punti della conferenza, soprattutto il funzionamento della CRISPR/Cas9.

Un incontro proficuo, dunque, sia sul piano formativo che orientativo, di rilevanza altamente scientifica, come ha testimoniato Angelo Praticò, allievo della classe V C e rappresentante degli studenti al Consiglio d’Istituto: «Abbiamo avuto l’onore di partecipare a questa strepitosa lezione tenuta da illustri ricercatori su un tema scientifico importante, quale quello del genoma. Questo evento si inserisce nell’ambito del percorso di biologia con curvatura biomedica, che ha avuto inizio quest’anno, grazie al grande impegno del Dirigente Scolastico e dei docenti. L’obiettivo è quello di facilitare le scelte universitarie e professionali in ambito sanitario».

«La partecipazione a questi seminari – ha aggiunto – ci aiuta a perseguire quello che è lo scopo della curvatura biomedica, ovvero un sistematico approfondimento sui temi riguardanti le funzioni e la cura del corpo umano, e l’importanza della ricerca in questo ambito».

Una testimonianza che conferma la qualità delle conferenze organizzate dal Liceo Zaleuco, il cui obiettivo è proprio quello di arricchire la formazione degli allievi attraverso incontri con alte personalità nell’ambito della ricerca, soprattutto in campo biomedico, in modo che la nozione  scientifica sbocchi in professione medica, intesa come impegno costante e proficuo, che possa portare alla “scoperta”, a quella “goccia” che nel campo delle malattie genetiche, diventi scroscio di speranza per l’umanità. Instillare questo spirito altruistico nel percorso didattico e professionale è una delle doti da attribuire al Liceo Zaleuco, grazie ad un ambiente scolastico collaborativo, a livello di docenza, ed ad un’azione didattica ed educativa “in rete” con i migliori esperti in ambito scientifico. “La ricerca è, per definizione, movimento: ciò che era vero ieri non lo è più oggi, e sarà ancora modificato domani” (Piero Angela). (Luisa Totino)

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