LOCRI (RC) – Sabato Paolantoni rivisita Shakespeare a modo suo

Ancora un nuovo grande evento per la XXX Stagione Teatrale della Locride, organizzato dal Centro Teatrale Meridionale, per la Direzione artistica di Domenico Pantano, che ha riscosso un grande successo da parte del pubblico per l’ampia offerta in grado di spaziare tra i generi più diversi.

Sabato 20 Aprile, alle ore 21, sarà la volta di un grande attore comico Francesco Paolantoni, che porterà in scena al Palazzo della Cultura di Locri il suo “O Tello o… io”, nell’ambito della rassegna “Locri al Teatro”.

Scritta e diretta dallo stesso Francesco Paolantoni, sul palcoscenico insieme a Stefano Sarcinelli, Arduino Speranza, Raffaele Esposito, Viola Forestiero, Felicia del Prete, la pièce – produzione Idue – è ispirata al dramma shakespeariano Otello.

Seguendo il meccanismo del “teatro nel teatro”, protagonista è una compagnia amatoriale intenta a fare le prove dello spettacolo che debutterà l’indomani sera. Tra disavventure, deliranti discussioni interpersonali tra i vari attori, dissertazioni psicologiche sui rapporti e la disperazione per la notizia che l’attore che avrebbe dovuto interpretare proprio il protagonista non verrà più, l’unica soluzione è che il regista stesso dovrà interpretare Otello senza però conoscerne la parte.

Uno spettacolo trascinante e divertentissimo dove non mancano i riferimenti alla situazione di precarietà che attraversa lo spettacolo dal vivo oggi. Il regista, infatti, sicuro che le compagnie amatoriali, non dovendo subire i tagli alla cultura e allo spettacolo, siano l’unica risorsa per portare avanti il teatro, sceglie quindi un testo impegnativo: il dramma della gelosia per eccellenza, sentimento rovinoso e comune, che consente di allontanarsi dal classico repertorio delle compagnie amatoriali.

Con una scrittura che rimanda alla commedia dell’arte, dal ritmo veloce, “O Tello o… io” è una impietosa ed esilarante messa in scena con un finale inevitabilmente diverso che mai il grande Bardo avrebbe potuto immaginare.

Il genio comico napoletano di Francesco Paolantoni trova qui la sua realizzazione perfetta, tornando al suo primo amore, il teatro, dopo una lunga ed entusiasmante carriera che lo ha visto in cinema e in televisione, in numerosi spettacoli e film, sempre apprezzato dal grande pubblico.

La commedia, dopo aver girato in tutta Italia, fa ora tappa in Calabria nella prestigiosa rassegna curata dal Centro Teatrale Meridionale, con il patrocinio del Comune di Roccella, del Comune di Locri e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Locri, e co-finanziata dall’Assessorato regionale alla Cultura della Regione Calabria. (rrc)

LOCRI (RC) – In scena “Mamma ho perso… l’Aureli”

In scena domani sera, a Locri, alle 21, al Palazzo della Cultura, lo spettacolo Mamma ho perso… l’Aureli! con Emanuela Aureli.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della 30esima Stagione Teatrale della Locride, organizzata dal Centro Teatrale Meridionale, per la direzione artistica di Domenico Pantano. La Stagione si avvale del patrocinio del Comune di Roccella, del Comune di Locri e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Locri, ed è co-finanziata dall’Assessorato regionale alla Cultura della Regione Calabria.

Uno show, scritto dalla stessa Aureli e da Sergio Di Folco, con l’accompagnamento del musicista Giandomenico Anellino, prodotto da GoodMood di Nicola Canonico, in cui la nota imitatrice porterà sul palcoscenico i suoi personaggi più noti.

Con la brillante ironia che la contraddistingue, l’attrice racconta i suoi inizi artistici, il suo percorso professionale e di vita, in un viaggio intessuto dai repentini cambi di voci, dalle espressioni mimiche con le quali riesce velocemente a impersonare le figure che l’hanno resa nota. L’Aureli sembra non essere sola davanti agli spettatori: con lei, cantanti come Albano, Orietta Berti, Mahmoud, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Vasco Rossi, Loredana Bertè, i Ricchi e Poveri, Noemi, Iva Zanicchi, Patty Pravo, Katia Ricciarelli e tanti altri; ma anche vari personaggi dello spettacolo, della politica, da Mara Venier, Sofia Loren, Maria De Filippi, Barbara D’Urso, Antonella Clerici, Cristiano Malgioglio, fino ad arrivare al Papa e al Presidente Mattarella.

Una voce bellissima, che le permette di cantare con molta maestria ed esibirsi accompagnata dal grande chitarrista Anellino, in uno scambio continuo tra note comiche e musicali, aneddoti, curiosità, e tanta allegria, che trascinano e divertono il pubblico, tra emozioni e risate. 

Una voce bellissima, che le permette di cantare con molta maestria ed esibirsi accompagnata dal grande chitarrista Anellino, in uno scambio continuo tra note comiche e musicali, aneddoti, curiosità, e tanta allegria, che trascinano e divertono il pubblico, tra emozioni e risate.

Emanuela Aureli è un talento dello spettacolo italiano, una verve unica che l’ha fatta notare fin dai suoi esordi ne La Corrida di Corrado; è iniziata così una lunga carriera costellata da successi, che l’hanno resa sicuramente una delle artiste più apprezzate nel suo genere. Una poliedricità che le ha consentito di essere protagonista in numerosi e seguiti programmi televisivi sulla Rai e Mediaset, Domenica In e Buona domenica tra i tanti, ma anche alla radio come conduttrice, e come attrice in film e serie tv. (rrc)

LOCRI (RC) – Domenica Ennio Coltorti in scena con “Shylock il giudeo”

Domenica 14 aprile, in scena Ennio Coltorti in “Shylock il giudeo”, alle ore 18, presso il Palazzo della Cultura di Locri, nell’ambito della rassegna “Locri al Teatro”.

Una Stagione costellata di successi e grande apprezzamento sta animando la vita culturale calabrese, grazie all’impegno del Centro Teatrale Meridionale diretto da Domenico Pantano.

La XXX Stagione Teatrale della Locride, infatti, continua con grandi nomi e spettacoli di altissimo livello e interesse, del panorama nazionale, opere pluripremiate che hanno fatto tappa nei teatri di Locri e Roccella Ionica.

La pièce è tratta da Il Mercante di Venezia di William Shakespeare, regia dello stesso Ennio Coltorti, con Jesus Emiliano Coltorti, Adriana Ortolani, Giuseppe Manfridi, una produzione T. T. R. Il teatro di Tato Russo Coop Arl.

L’opera è una delle più controverse ed enigmatiche di Shakespeare: in una sorta di quinta parete teatrale – che equivale a una quinta dimensione – un personaggio/medium incontra Shylock, il vero protagonista di uno dei massimi capolavori shakespeariani “Il Mercante di Venezia”, dopo la conclusione della vicenda. L’incontro/scontro, divertente e drammatico allo stesso tempo, svelerà le ragioni, condivisibili o no, dell’iconico usuraio.

In un dibattito furente col pubblico, all’interno di uno spazio scenico tradotto in arena secondo i dettami del più autentico teatro elisabettiano, Shylock viene chiamato ad andare al fondo di una storia dal cui lieto fine è l’unico a essere escluso, e nel modo più feroce possibile.

Il medium cercherà di stabilire con lui, a nome dell’intera platea, un abbozzo di difficilissima (e a tratti divertente) comunicazione, per esplorare e chiarire le ragioni del suo duro comportamento. Shylock ne approfitterà per un proprio “controprocesso” – opposto a quello del quarto atto dell’opera shakespeariana; Jessica, sua figlia, che nel dramma non esita a tradirlo fuggendo con un cristiano e oltretutto portando via con sé parte dei beni paterni, si manifesterà per cercare di ricucire il rapporto con il padre e rivelando le ragioni del proprio apparentemente ingrato comportamento; Shylock, nella sua rabbiosa requisitoria, denunciando l’ingiustizia a suo dire subita, riversa sui suoi accusatori il suo cieco furore fino a ritenersi l’incarnazione di un intero popolo destinato nei secoli futuri alla più atroce delle tragedie collettive, quasi una folgorante preveggenza del celebre usuraio shakespeariano.

Hanno detto dello spettacolo: «Una magistrale rilettura della tragicommedia shakespeariana»; «Manfridi ci mostra con estrema eleganza l’ingiustizia subita da Shylock, il giudeo»; «Molto interessante l’interpretazione di Manfridi che dà voce a Shylock, in una sorta di spin-off, garantendogli la possibilità di motivare le sue ragioni e i suoi comportamenti. Suggestivo e potentissimo (…)»; «Una messinscena riuscita che illumina le contraddizioni di una società materialista e ipocrita, costretta a confrontarsi con il sentimento di rancore che essa stessa ha prodotto».

La Stagione si avvale del patrocinio del Comune di Roccella, del Comune di Locri e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Locri, ed è co-finanziata dall’Assessorato regionale alla Cultura della Regione Calabria. (rrc)

La Metrocity consegna il campo polivalente del Liceo Zaleuco di Locri

La Città Metropolitana di Reggio calabria ha consegnato il nuovo campo polivalente che servirà il liceo scientifico “Zaleuco” e l’intera comunità di Locri.

Alla consegna formale delle chiavi, nelle mani della dirigente scolastica, Carmela Rita Serafino, ed alla presenza del sindaco di Locri, Giuseppe Fontana, Carmelo Versace si è detto «molto soddisfatto per il lavoro portato a compimento dall’amministrazione metropolitana, che rappresenta l’ennesimo risultato positivo dell’esecutivo guidato dal sindaco Giuseppe Falcomatà in termini di spesa dei fondi Pnrr e miglioramento dell’edilizia scolastica e sportiva del territorio».

«Adesso – ha detto Versace – le studentesse e gli studenti hanno a disposizione un impianto moderno, accogliente, ricco di ogni comfort per praticare attività motoria, socializzare e crescere insieme. Il campo polivalente si aggiunge alla palestra e consentirà l’esercizio sia del calcio a cinque sia della pallavolo».

«L’investimento di 150 mila euro – ha aggiunto – ha permesso di realizzare la pavimentazione in erba sintetica, di installare il nuovo impianto di volley e l’impianto di illuminazione. Contestualmente, la ditta incaricata dei lavori ha provveduto a smantellare delle pertinenze in disuso e di pulire e rimuovere la vegetazione cresciuta spontaneamente lungo il perimetro del cantiere. Insomma, è stato portato a compimento un bellissimo progetto e, per questo, non posso che ringraziare il dirigente del settore Edilizia, Giuseppe Mezzatesta ed il suo staff».

«In appena sessanta giorni – ha concluso il vicesindaco – l’Ente è riuscito a dotare la scuola e l’intera comunità locrese di un campo da gioco che può davvero diventare un nuovo punto di incontro e riferimento per i ragazzi e le ragazze del comprensorio. Anche per questo è stato molto significativo raccogliere gli apprezzamenti del sindaco Fontana e della dirigente scolastica Serafino. A loro rivolgo un sentito ringraziamento per quanto stanno facendo per il territorio e per uno dei plessi scolastici più importanti dell’area metropolitana». (rrc)

LOCRI (RC) – Partiranno a breve le riprese del film “L’agorà perduta”

Inizieranno a breve le riprese del film “L’agorà perduta”, il nuovo progetto cinematografico di “EnergiECondivise-Movimento Creativo” per la regia di Antonio Ciano e la produzione esecutiva della Scuola Cinematografica della Calabria.

Dopo “Memorie incantate”, docu-fiction nata nel 2009 dal laboratorio audiovisivo “Zaleuco” di “EnergieCondivise”, con il coinvolgimento di oltre cento persone, tra filmaker, musicisti, attori non professionisti e appassionati, di tutta la Locride, l’associazione culturale guidata da Antonio Pezzano torna a ripercorrere le vie magnogreche attraverso una nuova produzione filmica. Molte le location già individuate a Locri, grazie alla disponibilità e al supporto dell’amministrazione comunale – Assessorato alla Cultura della Città di Locri.

«L’obiettivo era ed è tuttora promuovere la cultura e la conoscenza storica come strumenti di consapevolezza e coesione sociale, in primis a favore dell’intero vasto territorio della Locride che con i suoi 42 comuni sempre più sta riscoprendo le sue tradizioni e bellezze – spiega Pezzano, reduce da un festival del Cinema di Venezia ricco di soddisfazioni, grazie al successo del film “Frente a Guernica” alla cui realizzazione ha contributo – Zaleuco, in quanto primo legislatore del mondo antico, è una figura simbolo, che fece di Locri la culla del Diritto e riconduce alla nostre radici di civiltà. Il progetto vuole ora portare quel primo lavoro su un piano professionale, in continuità però con un’esperienza straordinaria di condivisione».

Oltre ad Antonio Pezzano e Antonio Ciano, regista che predilige scenari realistici insieme a proiezioni visionarie, per “L’agorà perduta”, titolo ancora provvisorio, ci sarà la collaborazione di Bernardo Migliaccio Spina, che, insieme a Totò Pezzano, offre angolazioni di immagini, foto e racconto sempre originali e mai scontati, e Cristina Briguglio, docente e scrittrice, con il suo fondamentale apporto di idee e creatività.

“Memorie incantate”, che aveva visto protagonisti il compianto Mimì Brancatisano, nei panni di Zaleuco, accanto alla giovane Valentina Tassone, con la partecipazione di numerosi personaggi della Locride ha partecipato a varie rassegne cinematografiche, tra cui il Magna Grecia Film Festival, ed è stato distribuito nelle scuole italiane con la collaborazione di “Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. Programmato nella rassegna Estate Locrese 2022, è stato accolto con grande entusiasmo dalla comunità locridea, con una proiezione che ha fatto registrare il sold out.

«Sulla spinta di questo percorso molto apprezzato, vogliamo ora realizzare un prodotto diverso, con un cast tecnico e artistico di professionisti, puntando sulla qualità dell’opera. Centrale, nel film, è l’approfondimento della statura morale e politica di Zaleuco, insieme a una ricostruzione molto suggestiva degli studi e degli scavi archeologici, che, ancora attivi e incompleti, non sono riusciti ad individuare il luogo di ubicazione dell’Agorà: il cuore pulsante della vita pubblica della polis magnogreca» dice il regista Antonio Ciano.

Una scrupolosa ricerca documentaristica, con la partecipazione instancabile di Sergio Mottola, connotata da un solido valore scientifico, immagini di repertorio e ricostruzioni visive della topografia della città fanno da base a un soggetto originale per una storia dal valore artistico e storiografico, che unisce documentazione archeologica, realtà storica e finzione cinematografica.

«Quello che desideriamo è pure far conoscere sempre più all’estero l’esistenza degli importanti siti magno-greci jonici, patrimonio oramai degno della tutela Unesco. Accanto all’approfondimento storico, infatti, si vuole documentare, grazie alla disponibilità e all’attenzione della direttrice del Museo e Parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri, Elena Trunfio, anche i luoghi. Il cinema è un’arte dalle potenzialità esclusive, capace di amplificare la comunicazione, favorendo la rivalutazione dei luoghi pure in chiave di promozione turistica. Il patrimonio archeologico esistente diviene, quindi, base per ritrovare un nuovo entusiasmo collettivo, volto a investire energie e risorse che siano in grado di ri-mettere in gioco la Cultura e il Paesaggio come riconoscimento identitario» conclude Pezzano. (rrc)

All’Alberghiero di Locri-Siderno un evento sulla Dieta Mediterranea

di ARISTIDE BAVALa dieta mediterranea oggi rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità è un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari che sono stati diffusi in alcuni Paesi del bacino mediterraneo, ed è da ciò che deriva il nome, ispirato principalmente alle abitudini alimentari di Spagna, Italia e Grecia negli anni ’60. Un fenomeno che è  diventato anche materia di studio.

E, in questa ottica, nel  quadro operativo del progetto Ristoranti di Eccellenza Dieta Mediterranea e Ambasciatori della Dieta Mediterranea italiana di Riferimento, l’Istituto Alberghiero Locri-Siderno ospiterà mercoledì 10 aprile un evento sulla Dieta Mediterranea nell’ambito delle previsioni didattiche di Alternanza Scuola-Lavoro.

L’iniziativa si svolgerà in collaborazione con l’Accademia Internazionale Dieta Mediterranea e con l’Associazione Dieta Mediterranea “Adimen” di Nicotera.

La Dieta Mediterranea non ha bisogno di presentazione, essendo diventata la voce tra le più note nel mondo (una ricerca dell’Università del Minnesota ha rilevato essere la parola di settore più cliccata nell’universo informatico) La sua elezione a Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco la dice lunga sul suo valore storico, sociale, medico e di salute.

Il programma dell’evento prevede per le ore 10 i saluti della dirigente scolastica Maria Rosaria Russo e quello delle autorità istituzionali e associative. Seguiranno due relazioni, rispettivamente  del dott. Antonio Leonardo Montuoro e del dott. Salvatore Reggio, rispettivamente presidente dell’Accademia Dieta Mediterranea e co-presidente dell’Associazione Adimen.

La mattinata proseguirà con la premiazione di due ristoranti di eccellenza, l’Osteria Ritrovo dei Picari di Grotteria e la Taverna del Borgo di Mammola. A seguire anche la premiazione di due Ambasciatori della Dieta Mediterranea, lo chef Giuseppe Trimboli e lo chef Domenico Cognetta. La mattinata  si concluderà con uno show cooking preparato dagli studenti dell’Istituto alberghiero con il tocco di maestria dei due chef premiati.

Per l’occasione viene ricordato che gli studi sulla Dieta Mediterranea sono stati condotti in Calabria nel 1957 con uno studio pilota che si è svolto a Nicotera, con lo sguardo rivolto all’intero territorio regionale. Sono note sono, infatti, le visite ed indagini di raffronto e acquisizione dati che l’equipe medica insediatasi a Nicotera guidata da Ancel Keys, padre scientifico della Dieta Mediterranea e composta dai migliori studiosi e scienziati provenienti dai sette Paesi che costituivano il Seven Countries Study, tra cui il cardiologo Paul Dudley White, medico personale del Presidente degli Stati Uniti d’America, sviluppatesi in altri centri calabresi.

Da allora le associazioni adesso interessate all’evento di Siderno costituite ed operanti senza scopo di lucro, sulla scia del loro impegno divulgativo, hanno realizzato, su base rigorosamente scientifiche, un Disciplinare che definisce i requisiti che devono avere le pietanze per essere considerate alimenti della Dieta Mediterranea (I.A.M. indice adeguatezza Mediterranea). (ab)

 

LOCRI (RC) – Luca Ward a Locri il 7 aprile per la stagione teatrale della locride

Arriva domenica 7 aprile, alle 18.30 al Palazzo della Cultura di Locri, Lo spettacolo “Il talento di essere tutti e nessuno” con Luca Ward, testo e regia di Luca Vecchi, musiche di Jonis Bascir, una produzione Skyline, nell’ambito della rassegna a cura del Centro Teatrale Meridionale, per la direzione artistica di Domenico Pantano.

L’appuntamento, inserito nel cartellone “Locri a Teatro”, segna una trentesima edizione ricca di successi e consensi, che animerà il territorio calabrese ancora per tutto il mese di aprile.

È stato Pierce Brosnan, Russell Crowe, Hugh Grant e Samuel L. Jackson. Nel corso dei decenni Luca Ward è entrato nell’immaginario collettivo degli italiani grazie al doppiaggio. Pulp Fiction, Matrix e Il Gladiatore sono solo la minima parte dei film cult a cui ha prestato la sua voce. In punta di piedi Luca Ward ci è entrato gradualmente sotto pelle, ed ora risiede indiscutibilmente nel dna di ognuno di noi. Ma nell’arco della sua vita Luca Ward è molte altre cose oltre una voce: marinaio, attrezzista, bibitaro, teppista, militare, motociclista, padre e persino John Wick, ultimamente. Luca Ward è stato tutti, nessuno e centomila.

Nel suo spettacolo ci racconterà del rapporto viscerale che ha col mare, del lavoro che ha fatto su di sé come artista e, non per ultimo, del suo trascorso intimo e personale come uomo, marito e padre. Luca Ward scherza sul talento che l’ha reso famoso (la voce) e ci racconta del rapporto conflittuale che ha con esso.

La persona, l’individuo, l’artista. Figure spesso inconciliabili ma che, quando hanno la fortuna di sovrapporsi, lo fanno dandoci l’opportunità di scorgere una meravigliosa visione d’insieme.

In uno splendido quanto innovativo one man show, Luca Ward accoglierà il pubblico in sala con la sua voce avvolgente, proprio come se fossimo in prima classe su un volo di linea. Delle retroproiezioni, con un’alternanza tra foto e video, accompagneranno i racconti di Luca e del suo trascorso personale. Nostalgia, tensione, divertimento. Un racconto intimo, condiviso a tu per tu con il pubblico.

L’attore interagirà con il pubblico in sala, reciterà stralci di monologhi e versetti di poesie, canterà, accennerà dei passi di danza e si batterà con alcuni spettatori scelti in punta di fioretto, condividendo con loro i trucchi del mestiere, appresi in oltre 40 anni di carriera.

Lo spettacolo si trasformerà in una vera e propria esperienza condivisa e il pubblico tornerà a casa arricchito ed entusiasta del viaggio fatto assieme a uno dei beniamini più amati dal pubblico italiano.

La Stagione si avvale del patrocinio del Comune di Roccella, del Comune di Locri e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Locri, ed è co-finanziata dall’Assessorato regionale alla Cultura della Regione Calabria. (rrc)

LOCRI (RC) – Studenti del Zaleuco incontrano lo scrittore Navicello e il presidente anti usura Forte

Lunedì 25 marzo gli studenti del liceo scientifico Zaleuco di Locri, guidato dalla dirigente Carmela Rita Serafino, hanno incontrato lo scrittore Giovanni Luigi Navicello, autore del romanzo “Dannati e condannati – Welcome to Sarajevo”, e il presidente onorario dell’associazione anti-usura “Sos Italia Libera”, Monica Forte.

Ad aprire i lavori del convegno, il prof. Giuseppe Giarmoleo, organizzatore dell’incontro, che ha sottolineato come il libro di Navicello sia un testo duro, disperato e poetico, fitto di pagine e immagini, da cui è difficile staccarsi. L’opera, ha aggiunto Giarmoleo, è stata accolta con grande favore dalla critica, recensita sui principali giornali nazionali ed è nella classifica di qualità de “La Lettura” del Corriere della Sera, per le migliori pubblicazioni del 2023.

La presenza della Forte, ha ribadito il professore, la cui relazione riporta gli interessi delle mafie internazionali negli scenari bellici e post – bellici, mette in evidenza la qualità dell’incontro e il suo essere attuale, per i tempi che stiamo vivendo. La parola è, poi, passata a Navicello, che ha illustrato il contenuto dell’opera. Matteo Lovoci, vive a Villari, una cittadina sul confine della Basilicata. Nel ‘94 il ragazzo riceve la chiamata per la leva obbligatoria. Lui è un pacifista, non vorrebbe andare e non vorrebbe sparare, ma sa che se non lo facesse perderebbe il posto in polizia, ereditato da suo padre.

In poco tempo Matteo si accorge che impartire ordini gli piace, e che qualcosa dentro di lui sta cambiando. Nel ‘96 il Tenente Lovoci salpa da Brindisi, in “missione di pace” verso la Bosnia, convinto di tornare in Italia col suo plotone al completo. Ma non sarà così. L’orrore della guerra, la paura delle bombe, la fame e la morte lo cambieranno per sempre. Terminata la missione i soldati tornano a casa, qualcuno sceglie di ripartire, altri di riprendere le abitudini di un tempo.

E Matteo, che da Villari era partito con grandi ideali, lascia Sarajevo con nessuna certezza, tranne una: la pace è un’utopia. Una storia di partenze e di ritorni, di strade percorse in città distrutte dalla guerra, ma anche un viaggio interiore, tra ricordi e speranze, per salvare le proprie anime. Il libro affronta le dinamiche della guerra in Bosnia, che ha caratterizzato gli anni Novanta, ma si interroga anche sull’utilità delle “missioni di pace” e della loro conseguenza sulla vita dei soldati, che riportano ferite inguaribili, fisiche e psicologiche, problemi noti solo negli ambienti militari.

Il nostro Paese, che ripudia la guerra per Costituzione, probabilmente non può affrontare la realtà, cioè che i soldati combattono, muoiono, si ammalano, sviluppano problemi psicologici gravi, e che tutto questo avvenga in “missioni di pace”. Monica Forte, a seguire, ha messo in evidenza come quello che vuole veramente la Mafia non sono “i soldi”, ma “il potere”. Ha spiegato come la Mafia si insinui nei territori di guerra dove acquista sempre più potere. Nella guerra in Bosnia ha avuto un ruolo fondamentale, poiché in quelle zone è diventato punto cruciale dei traffici legali e soprattutto illegali. Lì, è iniziato un fiorente traffico di stupefacenti, contrabbando di armi e prostituzione.

Successivamente la Forte ha sottolineato come, anche dopo la guerra, la Mafia ha continuato a prosperare nelle zone colpite. Il suo punto di forza, in guerra, è che riesce ad offrire dei “servizi”, come il contrabbando delle armi, a basso costo. In ultimo, ha fatto una riflessione sulla vita che conducono i mafiosi, costretti a vivere una vita orribile, di nascondimenti e sotterfugi, solo per il gusto di avere il potere. Una giornata che ha segnato i ragazzi del liceo scientifico, prova ne è che sono state rivolte molteplici domande sia a Navicello che alla Forte, ribadendo, ancora una volta l’impegno della scuola di proporre opportunità di incontri con persone, che trasmettono valori di legalità e giustizia, penalizzando la guerra e ogni forma di violenza. (rrc)

LOCRI (RC) – I progetti del Gal Terre Locridee fanno la Calabria protagonista

di ARISTIDE BAVA – La Calabria diviene protagonista della cooperazione europea grazie al Gal Terre Locridee che candida sei progetti interregionali e per la prima volta diventa eleggibile nel bando Grecia-Italia, con dotazione di 45 milioni di euro. I progetti riguardano Turismo, ruralità, innovazione e sostenibilità nei progetti per il territorio.

Il Gal la definisce una “Occasione storica per la Calabria”, Il programma previsto mira a finanziare progetti transfrontalieri tra l’area jonica di Puglia, Basilicata e Calabria e la dirimpettaia Grecia, su assi che spaziano dall’innovazione smart all’ambiente, passando per turismo, inclusione sociale e governance. Il Gal Terre Locridee ha colto quest’opportunità candidando, in collaborazione con Myth Euromed, sei proposte progettuali al bando scaduto a fine gennaio e ora in fase di valutazione, dando così seguito alla sinergia inaugurata con Myth lo scorso anno in occasione del progetto “Levantina”, che coinvolse, tra gli altri, l’Ambasciata greca in Italia.

Le tematiche dei progetti spaziano dal turismo rigenerativo, con la realizzazione di hub e living lab territoriali, alla valorizzazione del patrimonio rurale in networking con eccellenze elleniche e pugliesi, dalla creazione di un modello multimodale di potenziamento turistico attraverso l’intelligenza artificiale all’economica circolare applicata al settore turistico, in favore della sostenibilità, passando per la tutela delle aree protette alla prevenzione dei rischi legati alla navigazione, al fine di migliorare l’esperienza turistica in chiave resiliente.

In alcune proposte progettuali il Gal ha assunto il ruolo di partner, mentre in altre ha coinvolto enti di maggior attinenza territoriale alle tematiche di progetto, come il Comune di Roccella Jonica, e in altre ancora network di maggior specializzazione tecnica, come nel caso del Polo Cassiodoro, di cui il Gal stesso è elemento portante. Il presidente del Gal Francesco Macrì, a questo proposito ha dichiarato «Con grande entusiasmo ci affacciamo, da protagonisti, a questo nuovo programma europeo di finanziamento. Si tratta di un’opportunità senza precedenti per il nostro territorio, che ci consentirà di consolidare le nostre iniziative in settori chiave come sostenibilità, turismo, inclusione sociale e innovazione. Aprendoci alla cooperazione europea, non solo potremo apportare maggiori risorse nei nostri luoghi, generando nuove occasioni di occupazione e sviluppo, ma il fatto stesso di aver saputo concludere con successo le candidature, ci posiziona con solidità nello scacchiere euro-mediterraneo, consolidando la credibilità di tutto il territorio» .

Il Direttore del Gal Guido Mignolli, dal canto suo afferma “«L’obiettivo della progettualità Interreg nell’area jonica è la realizzazione di una “macroregione”, che include territori con caratteristiche simili, come una ricca biodiversità e la presenza di numerosi attrattori culturali e ambientali, attraverso forme trasversali di collaborazione che coinvolgono istituzioni, stake-holder, cittadini. Una nuova sfida, quindi, per lo sviluppo del comprensorio in chiave europea e per dare forza alla nostra identità mediterranea».

Alberto Cotrona, coordinatore di Myth Euromed è entusiasma delle possibilità che si potrebbero cogliere «Collaborando da anni con molte realtà su entrambe le sponde dell’area italo-greca, possiamo affermare con certezza che la Locride merita di diventare un caso di studio in quanto a ricchezza artistica, storica e naturalistica, come attore fondamentale del paesaggio culturale mediterraneo. Il Gal Terre Locridee rappresenta un modello d’eccellenza in fatto di operatività ed efficienza. È stato quindi naturale far convergere in quest’area molte proposte di partenariato, tutte candidate con successo, fatto per niente scontato. La cooperazione non è un fine, ma uno strumento di crescita, che arricchisce i territori e ne aumenta attrattività e reputazione su scala internazionale, garantendo occasioni concrete di rilancio». (rrc)

LOCRI (RC) – Illustrata agli studenti dell’Ipsia l’importanza della cartella clinica

di ARISTIDE BAVAOrganizzato dall’ Istituto Professionale per l’Industria e l’artigianato Siderno – Locri, in collaborazione con il Lions Club di Siderno, si è tenuto presso l’aula magna della scuola nel plesso di Locri, un interessante incontro indirizzato principalmente al settore con indirizzo arti ausiliarie della professione sanitaria Odontotecnico.

L’incontro che ha avuto per tema La cartella clinica in un’ottica di sostenibilità etica dei trattamenti sanitari, si proponeva di trasferire agli studenti dell’indirizzo odontotecnico gli strumenti necessari per gestire, conformemente alla normativa in materia di protezione dei dati personali, i documenti sottesi alla cartella clinica.

Relatori dell’importante argomento sono stati Vincenzo Mollica, presidente Lions di zona 2, già dirigente medico e autorevole responsabile del servizio di radiologia presso l’Ospedale di Locri e Chiara Salsari, advisor consultant in organizzazione e digitalizzazione dei processi sanitari. I saluti istituzionali sono stati portati, ad inizio dell’incontro, dal dirigente scolastico della scuola, Gaetano Pedullà, e dalla presidente del  Lions Club di Siderno, Caterina Origlia, che si sono, anche, brevemente soffermati sull’importanza dell’argomento trattato, direttamente collegato con la futura attività professionale degli studenti del settore interessato.

Poi  Vincenzo Mollica con una corposa relazione si è soffermato sulle novità previste dalle attuali normative sulla composizione della cartella clinica che rappresenta – ha detto – un obbligo e, quindi, una prova nel caso di provvedimenti giudiziari e, quindi, è un documento fondamentale sia per il paziente che per il medico oltre che per la struttura sanitaria.

Mollica ha anche evidenziato che, secondo il nuovo codice deontologico, la redazione della cartella clinica è un dovere professionale e deve essere redatta in forma chiara con puntualità e diligenza nel rispetto della buona pratica clinica e contenere, oltre ad ogni dato obiettivo relativo alle condizioni cliniche del paziente e al suo decorso clinico, le attività diagnostico terapeutiche praticate.

Molto tecnico e particolarmente incisivo è stato, poi, l’intervento di Chiara Salsari, che si è soffermata particolarmente sulla Cartella Clinica Elettronica, ovvero un documento digitale che viene creato e archiviato dalla struttura sanitaria che ha in cura il paziente con tutta la sua storia clinica, per garantire in maniera semplice il suo percorso di cura.

Nella sostanza serve a raccogliere le varie informazioni sulle visite e sugli esami a cui si è sottoposto il paziente nel corso del tempo, e può condividere informazioni in tempo reale e diventare, quindi, quando sarà messa completamente a punto dal sistema sanitario, uno strumento indispensabile per la cura e lo scambio di informazioni. All’incontro ha preso parte anche una delegazione dei Club Lions di Siderno e Locri unitamente a vari docenti della scuola. (ab)