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Anche Rende a fianco delle donne irianiane “con il vento nei capelli”

Anche Rende a fianco delle donne irianiane “con il vento nei capelli”

A Rende si è espressa la piena solidarietà alle donne iraniane venerdì pomeriggio dinanzi la casa municipale, con la manifestazione Con il vento nei capelli, dove sono state raccolte piccole ciocche di capelli che, ordinatamente confezionate, saranno fatte pervenire all’Ambasciata iraniana a Roma in segno di pacifica protesta.

L’iniziativa è stata promossa da Auser Rende, Consulta Pari opportunità e diritti umani del Comune di Rende, Centro di Women’s Studies dell’Università della Calabria, Comune di Rende, EOS Arcigay Cosenza, Arci Cosenza, Emily Cosenza, Centro contro la violenza alle donne “R. Lanzino”, Associazione Pro-re-active, Nova Associazione, Democrazia e lavoro – Sinistra CGIL, UIL Cosenza, Anpi Provincia di Cosenza sezione “Paolo Cappello”.

«Mahsa è il nome persiano della giovane curda iraniana uccisa per mano della polizia morale di Teheran. Mahsa è il suo nome persiano perché i nomi curdi sono vietati, tanto in Iran che in Turchia. Il suo vero nome è Jina, da Jin che in curdo vuol dire donna. Anche il tragico simbolismo della ciocca di capelli fa parte della medesima lunga storia del controllo patriarcale-religioso sul corpo stesso e sulla sessualità della donna», ha sottolineato l’assessora alla cultura Marta Petrusewicz.
«Dopo l’uccisione di Mahsa l’onda straordinaria delle manifestazioni di protesta e di solidarietà è una voce universale contro  tutte le autocrazie e i regimi che basano la loro forza sulla repressione dei diritti e delle libertà. Ora più che mai le associazione, e gli enti a tutti i livelli sono chiamati a fare Rete per per la tutela dei fondamentali diritti umani. Rende è presente, con le donne iraniane fino all’ultimo capello», ha aggiunto l’assessora alle pari opportunità Lisa Sorrentino. (rcs)

 

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